Nel seggio elettorale, Facebook vi vede, Dio no!
Fotografa la scheda elettorale, viene fermato dagli agenti. Cadiamo dalle nuvole!
giovedì 28 febbraio 2013
Lunedì, seconda e ultima giornata di votazioni, un evento davvero "inedito" avviene nella nostra integerrima città. Presso la scuola media "Dimiccoli", la tranquillità dell'operazioni di voto è stata scossa da un click sospetto, proveniente dalla cabina elettorale, rimbombando in una delle sezioni. Il click deve essere sembrato peggio di un colpo di arma da fuoco, con volume molto alto, tale da richiamare l'attenzione della presidente della sezione elettorale .
Cosa era? Un click, provocato da un telefonino stretto tra le mani di un uomo dalla apparente età di 60 anni, che ha pensato incautamente di fotografare la propria scheda elettorale. Fingiamo di cadere dalle nuvole.
Istantaneamente, sono stati allertati gli agenti del locale commissariato di Pubblica Sicurezza, che hanno provveduto a porre in stato di fermo l'elettore, novello fotografo, il quale ha dichiarato che la foto era stata scattata per dimostrare agli amici la veridicità di una determinata "preferenza elettorale". Il telefonino e la scheda elettorale sono stati sequestrati.
Resta un dubbio: la foto scattata serviva realmente come "souvenir digitale" da sfoggiare davanti agli amici e magari su facebook, oppure serviva per altri scopi? Davvero strano che, in una città trasparente come Barletta, avvengano questi atti, che di solito avvengono durante le elezioni amministrative.
Chissà, forse l'incauto elettore aveva sbagliato tasto sul telefonino, oppure faceva le "prove generali" per le elezioni amministrative. Nel seggio elettorale, Facebook vi vede, Dio no!
Cosa era? Un click, provocato da un telefonino stretto tra le mani di un uomo dalla apparente età di 60 anni, che ha pensato incautamente di fotografare la propria scheda elettorale. Fingiamo di cadere dalle nuvole.
Istantaneamente, sono stati allertati gli agenti del locale commissariato di Pubblica Sicurezza, che hanno provveduto a porre in stato di fermo l'elettore, novello fotografo, il quale ha dichiarato che la foto era stata scattata per dimostrare agli amici la veridicità di una determinata "preferenza elettorale". Il telefonino e la scheda elettorale sono stati sequestrati.
Resta un dubbio: la foto scattata serviva realmente come "souvenir digitale" da sfoggiare davanti agli amici e magari su facebook, oppure serviva per altri scopi? Davvero strano che, in una città trasparente come Barletta, avvengano questi atti, che di solito avvengono durante le elezioni amministrative.
Chissà, forse l'incauto elettore aveva sbagliato tasto sul telefonino, oppure faceva le "prove generali" per le elezioni amministrative. Nel seggio elettorale, Facebook vi vede, Dio no!