Natale 2010, il messaggio dell'arcivescovo Pichierri
«Gesù, come vuoi che io viva il tuo Natale in me?». Lettera integrale di monsignor Pichierri ai fedeli
sabato 25 dicembre 2010
Pubblichiamo il testo integrale del messaggio per il Santo Natale 2010 di S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri.
N a t a l e 2 0 1 0 - Un'intervista a Gesù per comprendere il vero Natale
Gesù, ti sei stancato di noi?
Come puoi chiedermi questo? Mi sono rivestito del tuo corpo e del tuo spirito. Io sono con te anche quando tu non mi pensi o mi trascuri; sono anche con chi ancora non mi conosce, perché prendendo la carne da Maria, mia madre, sono entrato da Dio nella storia del genere umano, da Adamo ed Eva, sino all'ultimo che sarà concepito. La mia presenza nella tua persona è talmente radicata che tutto ciò che tu pensi e fai non mi è estraneo: la tua cattiveria mi fa soffrire, la tua bontà e amore mi esprimono come figlio del Padre celeste.
Gesù, come vuoi che io viva il tuo Natale in me?
Lo puoi intendere bene, se guardi la madre mia, Maria; Giuseppe, mio padre putativo; e quanti mi hanno accolto e annunziato come, ad esempio, Paolo apostolo. In Maria e in Giuseppe trovi il sì della fede, l'accoglienza obbedienziale del Padre, che ha voluto che io mi rivestissi della natura umana nascondendo la mia natura divina, condividendo tutti i passaggi lieti e dolorosi della tua vita nella prospettiva della gloria finale. In S. Paolo leggi: "carissimo, è apparsa la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini, che ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo, nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo. Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formarsi un popolo puro che gli appartenga, zelante nelle opere" (Tito 2,11-14).
Gesù, in tanti viene meno la speranza. Sono ammalati, disoccupati, anziani soli, depressi, perseguitati e via dicendo. Cosa dici a questi?
Sono nato anch'io, il vostro Dio Salvatore, nella estrema povertà, perseguitato, oltraggiato, crocifisso. Vi ho tracciato il programma del regno del Padre mio e Padre vostro: la vera beatitudine non la trovate nel mondo, ma nel vivere la volontà di Dio. Rileggete il discorso della Montagna in Mt 5,1-12. Io sto in voi, nella vostra storia e nella storia di tutta l'umanità: "Io sono la Via, la Verità e la Vita" (Gv 14,6), chi viene a me non morirà in eterno, ma giungerà alla gloria. Questo sono venuto a dirvi con il mio Natale, che potete accettare e vivere, se vi lasciate da me incontrare da Risorto, nella Parola e nell'Eucaristia (cfr. Lc 24,13-31: I discepoli di Emmaus).
Carissimi, insieme con voi, dico a Gesù: grazie, Signore Gesù, perché sei venuto in noi e stai con noi! Maranatha, vieni Signore Gesù!
Buon Natale a tutti! Buon Anno 2011!
N a t a l e 2 0 1 0 - Un'intervista a Gesù per comprendere il vero Natale
Gesù, ti sei stancato di noi?
Come puoi chiedermi questo? Mi sono rivestito del tuo corpo e del tuo spirito. Io sono con te anche quando tu non mi pensi o mi trascuri; sono anche con chi ancora non mi conosce, perché prendendo la carne da Maria, mia madre, sono entrato da Dio nella storia del genere umano, da Adamo ed Eva, sino all'ultimo che sarà concepito. La mia presenza nella tua persona è talmente radicata che tutto ciò che tu pensi e fai non mi è estraneo: la tua cattiveria mi fa soffrire, la tua bontà e amore mi esprimono come figlio del Padre celeste.
Gesù, come vuoi che io viva il tuo Natale in me?
Lo puoi intendere bene, se guardi la madre mia, Maria; Giuseppe, mio padre putativo; e quanti mi hanno accolto e annunziato come, ad esempio, Paolo apostolo. In Maria e in Giuseppe trovi il sì della fede, l'accoglienza obbedienziale del Padre, che ha voluto che io mi rivestissi della natura umana nascondendo la mia natura divina, condividendo tutti i passaggi lieti e dolorosi della tua vita nella prospettiva della gloria finale. In S. Paolo leggi: "carissimo, è apparsa la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini, che ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo, nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo. Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formarsi un popolo puro che gli appartenga, zelante nelle opere" (Tito 2,11-14).
Gesù, in tanti viene meno la speranza. Sono ammalati, disoccupati, anziani soli, depressi, perseguitati e via dicendo. Cosa dici a questi?
Sono nato anch'io, il vostro Dio Salvatore, nella estrema povertà, perseguitato, oltraggiato, crocifisso. Vi ho tracciato il programma del regno del Padre mio e Padre vostro: la vera beatitudine non la trovate nel mondo, ma nel vivere la volontà di Dio. Rileggete il discorso della Montagna in Mt 5,1-12. Io sto in voi, nella vostra storia e nella storia di tutta l'umanità: "Io sono la Via, la Verità e la Vita" (Gv 14,6), chi viene a me non morirà in eterno, ma giungerà alla gloria. Questo sono venuto a dirvi con il mio Natale, che potete accettare e vivere, se vi lasciate da me incontrare da Risorto, nella Parola e nell'Eucaristia (cfr. Lc 24,13-31: I discepoli di Emmaus).
Carissimi, insieme con voi, dico a Gesù: grazie, Signore Gesù, perché sei venuto in noi e stai con noi! Maranatha, vieni Signore Gesù!
Buon Natale a tutti! Buon Anno 2011!