Nasce il comitato "Operazione ARIA Pulita", «nulla è più prezioso della vita»

Cianci: «Pagina utile per raccogliere tutta la documentazione»

sabato 9 maggio 2015 0.40
«I riscontri da parte dei cittadini di Barletta e della Bat sono innumerevoli e tutti favorevoli a qualunque iniziativa che possa portare soprattutto chiarezza in questa vicenda». Continua la sua personale battaglia l'avvocato Michele Cianci dando seguito al suo precedente intervento pubblicato ieri sulle pagine di BarlettaViva. «I punti certi sono questi: a Barletta non si effettuano monitoraggi sin dal 28 agosto 2014. Negli ultimi monitoraggi effettuati dall'ARPA - continua Cianci - si legge testualmente: "Durante la campagna di monitoraggio si sono verificati 10 superamenti del limite di legge giornaliero per il PM10, cinque dei quali dovuti a fenomeni di avvezione sahariana che hanno interessato tutta la regione. Per quanto riguarda gli altri superamenti, il vento prevalente proveniva da direzione NNO. Anche il monitoraggio condotto negli anni passati aveva evidenziato livelli di PM10 più elevati nei giorni con vento proveniente da queste direzioni. Alla luce di queste evidenze e considerato che a ridosso del sito di monitoraggio, in direzione ovest, sono collocate aree di stoccaggio di materiale polverulento dello stabilimento TIMAC è verosimile ipotizzare che le emissioni diffuse da tali aree di stoccaggio contribuiscono in maniera ai livelli di PM registrati, sebbene il numero di superamenti registrato sia molto al di sotto di quello previsto dalla normativa vigente, almeno nel periodo di campionamento considerato". Nel 2014 per poco non abbiamo sfiorato con il pericoloso PM 2.5, il limite di legge medio annuo. Barletta è la città pugliese con il PM2.5 più alto in Puglia nella media annua».

«Nel corrente anno, purtroppo non è dato sapere come è la situazione! E sembrerebbe, dico sembrerebbe per usare un eufemismo (perché non abbiamo ancora segnali ufficiali dagli organi preposti) che tali risposte non arriveranno mai per il passato, ma per il futuro?»

«Ora, al futuro ci stiamo pensando attraverso un comitato che abbiamo creato, anche con la creazione di un'apposita pagina localizzata su Facebook dal titolo Operazione ARIA pulita BAT. Nel giro di mezz'ora ci sono state circa trecento adesioni. Tale pagina è utile per raccogliere tutta la documentazione da parte dei cittadini, necessaria all'esposto che inoltrerò a breve alla Procura della Repubblica competente».

«E' chiaro ed evidente che laddove le immissioni non siano velenose e si tratti di vapore acqueo che non nuoce alla salute dei cittadini, l'esposto sarà archiviato e nessuno avrà nulla da temere, ma se così non fosse certamente non resteremo con le mani in mano perché nulla è più prezioso della vita!».