Nasce il Comitato cittadino in difesa della Cantina Sperimentale di Barletta

Cinque punti per salvaguardare lo storico ente barlettano

mercoledì 6 aprile 2016
Il giorno 1° aprile, nella Sala della Comunità di S. Antonio, si è riunito il Comitato spontaneo cittadino per la conservazione della Cantina sperimentale di Barletta. Erano presenti i rappresentanti delle Associazioni culturali e di categoria, nonché i principali operatori economici del settore vitivinicolo locale e privati cittadini.

Ad apertura della riunione la prof.ssa Antonietta Magliocca, portavoce del citato Comitato, ha informato i presenti che, per interessamento della Soprintendenza ai Beni culturali di Bari, opportunamente sollecitata dalla locale Società di Storia Patria per la Puglia, i quadri del maestro barlettano De Stefano sono ritornati a Barletta dopo l'improprio trasferimento a Turi. Dopo aver registrato con molto disappunto l'assenza di un rappresentante dell'Amministrazione Comunale di Barletta, pur presente nelle precedenti riunioni, con l'intervento di tutti i convenuti si formulano le proposte per cercare di conservare al meglio ciò che rimane della Cantina sperimentale.

Si riportano di seguito le proposte avanzate:
1) conoscere in modo chiaro se e quali azioni legali l'Amministrazione Comunale intende esperire per accertare la disponibilità d'uso dell'attuale struttura della Cantina e quali vincoli esistono in merito a quanto affermato dall'assessore Giuseppe Gammarota nella prima riunione;
2) nel caso in cui non sia consentita la disponibilità d'uso della palazzina si propone che il patrimonio esistente non sia smembrato e che venga allogato in idonei ambienti (n.d.r. Palazzo S. Domenico e/o Orto botanico);
3) sarebbe auspicabile organizzare un tavolo di concertazione tra l'Amministrazione Comunale, la Provincia e la Regione, con la partecipazione della portavoce del Comitato, anche per realizzare l'impegno dichiarato dagli esponenti politici regionali: Ruggiero Mennea, Filippo Caracciolo e dal Commissario straordinario Salvatore Parlato a ché possano proseguire le attività di ricerca e di sperimentazione;
4) le Associazioni di categoria e gli operatori economici del settore si sono detti disponibili, nel corso della riunione, a dar vita ad una Fondazione o ad un'istituzione mista fra pubblico e privato per l'auspicato prosieguo delle attività della Cantina;
5) si dà mandato al dott. Dario Damiani, unico esponente politico presente nelle riunioni del Comitato, di attivarsi affinché il problema della Cantina Sperimentale di Barletta sia inserito nell'ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale del 7 aprile, non trascurando di fare in modo che la cittadinanza sia opportunamente informata delle decisioni assunte.