Movimenti e politica: il confronto rimane aperto

Al tavolo La Buona Politica, Barletta si fa in quattro, Nuova Generazione, Pd e Pdl. Dicataldo (Buona Politica): «Siamo il “peperino” dell’amministrazione»

lunedì 19 marzo 2012 20.19
A cura di Edoardo Centonze
Una discussione sull'importanza dei movimenti nella politica, sul rapporto tra questi e i partiti politici. A parlarne sono stati Sabino Dicataldo e Giuseppe Dipaola (Buona Politica), Gennaro Cefola e Luigi Antonucci (Nuova Generazione), Ruggiero Mennea e Katia Spatafora (Pd e Barletta si fa in quattro), Francesco Ventola e Maria Grazia Vitobello (Pdl). Peccato che per un tema del genere, il dibattito si sia svolto davanti a un numero troppo ristretto di persone. L'occasione è stata la possibilità per i movimenti presenti di ripercorrere la loro evoluzione, e fare un'analisi del loro ruolo nello scenario politico attuale. In un clima avvolto da una serenità surreale, è stata ampiamente riconosciuta la loro importanza, quale opportunità per il bene comune, e quale frutto dell'esigenza di sopperire alla crisi profonda dei partiti. D'altra parte, il loro possibile punto negativo riscontrato, è quando i movimenti diventano il luogo dei fuoriusciti dai partiti, degli scontenti. Per questo più volte i presenti, in particolar modo nelle parti di provenienza partitica, hanno ribadito la centralità della politica e dei partiti, verso i quali poter indirizzare la volontà dei cittadini ad impegnarsi in politica attivamente.

Nel confronto, è poi emersa una critica diretta verso il movimento "Emiliano per la Puglia", la lista regionale del sindaco di Bari, ora alle prese con i terremoti giudiziari del capoluogo pugliese. E' il consigliere regionale del Pd Ruggiero Mennea a esprimersi più duramente a riguardo: « Emiliano ci ha un po' spiazzati. Questo nuovo movimento è un atto inopportuno, un cortocircuito della politica, che mostra la volontà di mettere avanti un peso contrattuale e politico. E' una stortura della lista civica, un luogo di scontenti e rancorosi, e rappresenta il modo peggiore di supporto ai partiti.»

Al termine dell'incontro abbiamo posto alcune domande a Sabino Dicataldo, presidente de La Buona Politica (movimento organizzatore di questo evento), che, nel corso della serata, ha attribuito al suo movimento il ruolo di «"peperino" dell'amministrazione».

Dicataldo, cosa significa «siamo il "peperino" dell'amministrazione»?
«Significa che La Buona Politica è un movimento che fa parte della maggioranza che sostiene Maffei, che però, quando è stato necessario, ha denunciato i problemi amministrativi, come le opere di urbanizzazione nella zona 167, la disfida di Barletta da dover rendere un evento di livello europeo e non una sagra di provincia, e l'immobilismo generale degli ultimi mesi.»

Cosa chiedete per il rilancio dell'amministrazione comunale?
«Attendiamo di poter conoscere le novità, che dovevano seguire all'elezione del segretario cittadino del Partito Democratico. Per il momento però non abbiamo saputo ancora nulla.»

Certo è che in origine voi un assessore ce l'avevate, ma avete detto che non vi rappresentava.
«Non ci rappresentava e non ci rappresenta in quanto la linea decisa dal movimento è stata di non accettare quel criterio di nomina della giunta, che ha soltanto portato l'instabilità, tipica di una giunta balneare. L'assessore nominato, tra l'altro, ha accettato l'incarico autonomamente senza comunicare nulla a me e al movimento, e senza tener conto quindi delle direttive decise.»

Quindi, cosa c'è da aspettarsi?
«Per ora ci incontreremo (lo scorso venerdì sera ndr), tutta la maggioranza, per parlare degli ultimi omicidi che hanno afflitto la nostra città. In seguito vedremo quali saranno gli altri sviluppi».