Mostre, promozioni e spending review

I costi di “Odore della luce”- parte prima. La cultura grava sul bilancio, ma il gioco vale la candela?

giovedì 6 settembre 2012 17.24
A cura di Paolo Doronzo
La cultura in generale non ha un valore economico, quantificabile in entrate e uscite, come per un qualsiasi libretto d'impresa. Ma quando si tratta dell'organizzazione di un evento, piuttosto in grande stile, che vede coinvolto un Ente pubblico, che lavora unicamente per la buona immagine di ciò che rappresenta, il discorso cambia e la cultura comincia a diventare piuttosto cara.

Partendo da questo, bisogna riflettere sulle motivazioni per cui un Comune decida di investire, tempo e tanto denaro, per l'organizzazione di un unico evento. Il Comune in questione è quello di Barletta, che, come spero tutti sapranno, ha deciso d'investire nella mostra temporanea "L'odore della luce. Il mondo femminile nella pittura dell'ottocento e del primo novecento", ormai in scadenza, visto che terminerà il 16 settembre, allestita dal 5 maggio presso il Palazzo della Marra. Quando si organizzano iniziative culturali, è ovvio che non si possa preventivare un certo ritorno economico, ma se il risultato deve servire a migliorare l'immagine di una città come Barletta, a livello nazionale e internazionale, e quindi a incrementare il flusso del turismo, è chiaro che uno sguardo al discorso entrate-uscite va dato.

Per realizzare questa mostra, prestigiosa per l'elevato valore artistico, il budget è stato composto da diversi Enti finanziatori. In primis dall'Amministrazione Comunale: con Determina Dirigenziale del Settore Beni e Servizi Culturali n.565 del 06.04.2012 è stata impegnata la somma di 102.619,73€. In realtà la mostra, già approvata con precedente deliberazione di Giunta Comunale n. 254 del 07.12.2011, titolava invece "Il mondo degli affetti. Dai Macchiaioli a Giuseppe Pellizza da Volpedo", per cui era stata prevista una spesa di 100.000 €, candidandola, inoltre, a finanziamento regionale. Ma la sostanza era la stessa: percorso artistico frutto degli approfonditi studi della dott.ssa Emanuela Angiuli, curatrice di questa e di tutte le altre mostre che in questi ultimi anni hanno impreziosito il Palazzo Della Marra. Infatti, per 'l'unicità' delle sue competenze, la barese Angiuli ha ricevuto in marzo anche l'incarico di redigere il piano "per la costituzione del Polo Museale", comprensivo anche del museo civico del Castello e del costituendo museo archeologico, per un compenso di 10.000 € per cinque mesi (Det. Dir. n. 397 dell'8 marzo 2012) e quindi l'incarico per l'allestimento della mostra (contratto n.860 del 27 mar 2012). La Regione Puglia ha dato man forte: 80.000€ (Det. Dir. n.74 del 30/04/2012) a valere sui fondi FESR. Inoltre la mostra ha goduto di 3000€ dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, e 15.000€ dalla Camera di Commercio Industria e Artigianato di Bari. Insomma un piatto ricco: oltre 200.000€ di budget minimo, per poco più di quattro mesi dell'esibizione. Ma il gioco vale la candela? Chissà quale enorme indotto economico avrà portato tale evento al territorio! Cominciamo invece, dicendo che solo 2500€ sono stati spesi presso un'azienda barlettana, poco più dell'1%, per la realizzazione del banner pubblicitario.

Analizzando più nel dettaglio le varie voci di spesa, vediamo che i costi di trasporto delle opere prese in prestito da vari possessori pubblici e privati, sono veramente onerosi: 44.103€, in favore di alcuni vettori italiani e stranieri (Firenze, Napoli e Kloten-Svizzera). Questi suggeriti dai prestatori a cui il Comune non ha saputo dire di no. Ma non potevamo rivolgerci a imprese del territorio? Spulciando le Determine dirigenziali, le assurdità non mancano: abbiamo speso più di 9000€ per piccoli interventi di restauro su quadri e cornici di opere prestateci e dunque non nostre (Det. Dir. n.565 del 6 apr 2012). Chissà se anche noi pretendiamo lo stesso quando, come spesso accade, i nostri De Nittis sono in giro, in prestito, per altre mostre? Nello stesso documento si legge che 23.988€ sono andati per il "Progetto grafico", come la stampa del materiale pubblicitario, 8000€ per l'ufficio stampa, il solito studio Esseci SAS di Padova, presente in altre precedenti attività targate Angiuli; a questi si aggiungono 17.360€ per contratti assicurativi riconducibili a varie filiali del Nord.

Ancora, con una determina a firma del dirigente ing. Ernesto Bernardini del 24 maggio 2012, la n. 839, sono stati impegnati 12.900€ per il contributo scientifico di undici studiosi e storici dell'arte al fine di realizzare una raccolta di approfondimenti sulla mostra. A proposito di testi e pubblicazioni: si è impegnata la somma di 21.000€ per acquistare, per poi rivenderle, dalla casa editrice milanese Silvana Editoriale, 1000 copie del catalogo della mostra "Odore della luce" (Det. Dir. n. 871 del 31/5/12), a dimostrazione della comprovata fiducia con l'azienda che ha proposto la realizzazione di un catalogo completo della Pinacoteca Giuseppe De Nittis (1000pz) e 800 brevi guide del Polo Museale per 35.000€, com'è nella determina n. 2694 del 31 dicembre 2011. Bizzarro che si paghi caro un catalogo su quadri del Comune, su cui lo stesso non ha percepito alcun compenso per l'uso di immagini di proprio possesso. Ma questa è un'altra storia.

Chiaramente il tutto è a carico dell'ancora redigendo Bilancio 2012, ormai famigerato.
Continua…