Monossido di Carbonio, tragedia sfiorata a Barletta
Salvato un guardiano intossicato
lunedì 8 marzo 2010
11.55
Tragedia sfiorata dal provvidenziale intervento dei Carabinieri, che hanno salvato la vita ad un 65enne, vittima delle esalazioni di monossido di carbonio, sprigionate da un braciere lasciato acceso durante la notte. È successo ieri notte a Barletta, verso le ore 4.00, in un garage sito in contrada Montaltino, adibito ad affitto di box auto per il parcheggio di mezzi ed attrezzi agricoli. A chiedere aiuto al 112 è stato un agricoltore, che, recatosi presso il garage per ritirare il proprio mezzo, non otteneva risposta al citofono.
Il guardiano del garage, infatti, un 65enne barlettano, aveva perso i sensi a causa delle esalazioni di monossido di carbonio sprigionatesi da un braciere acceso per riscaldare la stanza dove si trovava. I militari di una "gazzella" del Nucleo Radiomobile della locale Compagnia hanno dovuto scavalcare la cancellata del garage - chiuso dall'interno - per poter prestare soccorso all'uomo e trascinare il corpo privo di sensi all'esterno dell'ambiente, ormai saturo del velenosissimo fumo. Il provvidenziale gesto ha fortunatamente permesso al malcapitato di riprendersi. Soccorso da personale del 118, l'uomo è stato poi accompagnato presso il pronto soccorso dell'Ospedale Monsignor Dimiccoli in "codice giallo", ove è stato poi ricoverato nel reparto di Medicina Generale.
Il guardiano del garage, infatti, un 65enne barlettano, aveva perso i sensi a causa delle esalazioni di monossido di carbonio sprigionatesi da un braciere acceso per riscaldare la stanza dove si trovava. I militari di una "gazzella" del Nucleo Radiomobile della locale Compagnia hanno dovuto scavalcare la cancellata del garage - chiuso dall'interno - per poter prestare soccorso all'uomo e trascinare il corpo privo di sensi all'esterno dell'ambiente, ormai saturo del velenosissimo fumo. Il provvidenziale gesto ha fortunatamente permesso al malcapitato di riprendersi. Soccorso da personale del 118, l'uomo è stato poi accompagnato presso il pronto soccorso dell'Ospedale Monsignor Dimiccoli in "codice giallo", ove è stato poi ricoverato nel reparto di Medicina Generale.