Monitoraggio della falda acquifera, «i cittadini non ne sanno nulla»
Una lettera aperta del Collettivo Exit
sabato 8 luglio 2017
«Dobbiamo essere noi movimenti a far emergere dall'oblio il protocollo sul monitoraggio ambientale integrato della falda acquifera sottoscritto l'1 dicembre 2015 da Regione, Provincia, Comune, Arpa e CNR e di cui da tempo si erano perse le tracce. Infatti lo scorso 12 maggio c'è stato un tavolo tecnico presso la Provincia sugli esiti degli ultimi rilevamenti(risalenti anche al novembre 2016) effettuati in base al protocollo d'intesa». Scrivono in una nota i referenti del Collettivo Exit.
«Il verbale del tavolo tecnico e' stato indirizzato ai vari enti lo scorso 14 giugno e dalle prime indiscrezioni sembra che siano emersi dati preoccupanti per quanto riguarda l'inquinamento della falda e del suolo. Da sempre abbiamo denunciato tutti i limiti di questo monitoraggio che non affronta nella sua complessità tutti i nodi strutturali legati al disastro ambientale che incombe sulla città. Però come mai a distanza di quasi due mesi dal tavolo tecnico e a quasi un mese dalla redazione e trasmissione del verbale, i rappresentanti delle istituzioni a partire dal Sindaco Cascella, dell'assessore all'Ambiente Divincenzo, del Presidente della Commissione Ambiente della Regione Caracciolo e del Presidente della Provincia Giorgino non hanno ritenuto opportuno informare la città dei risultati del monitoraggio?
Forse i cittadini di Barletta non meritano di essere messi a conoscenza di indagini che ,vogliamo ricordarlo, sono finanziati con soldi della collettività? Si cerca in tutti i modi di non far emergere i dati sulla crisi ambientale in cui siamo immersi e di non far diventare questo argomento tema di scontro politico nell'imminente campagna elettorale. Noi invece crediamo che i dati emersi dal monitoraggio debbano essere resi pubblici alla cittadinanza attraverso una corretta informazione e soprattutto vadano individuati finalmente i responsabili dell'inquinamento».
«Il verbale del tavolo tecnico e' stato indirizzato ai vari enti lo scorso 14 giugno e dalle prime indiscrezioni sembra che siano emersi dati preoccupanti per quanto riguarda l'inquinamento della falda e del suolo. Da sempre abbiamo denunciato tutti i limiti di questo monitoraggio che non affronta nella sua complessità tutti i nodi strutturali legati al disastro ambientale che incombe sulla città. Però come mai a distanza di quasi due mesi dal tavolo tecnico e a quasi un mese dalla redazione e trasmissione del verbale, i rappresentanti delle istituzioni a partire dal Sindaco Cascella, dell'assessore all'Ambiente Divincenzo, del Presidente della Commissione Ambiente della Regione Caracciolo e del Presidente della Provincia Giorgino non hanno ritenuto opportuno informare la città dei risultati del monitoraggio?
Forse i cittadini di Barletta non meritano di essere messi a conoscenza di indagini che ,vogliamo ricordarlo, sono finanziati con soldi della collettività? Si cerca in tutti i modi di non far emergere i dati sulla crisi ambientale in cui siamo immersi e di non far diventare questo argomento tema di scontro politico nell'imminente campagna elettorale. Noi invece crediamo che i dati emersi dal monitoraggio debbano essere resi pubblici alla cittadinanza attraverso una corretta informazione e soprattutto vadano individuati finalmente i responsabili dell'inquinamento».