Molestie sessuali sulla figlia della propria convivente: accusato un 61enne di Barletta
L’ascolto protetto della presunta vittima è fissato al prossimo venerdì
lunedì 10 luglio 2023
10.05
L'accusa è quella di molestie sessuali sulla figlia della propria convivente. I gravissimi fatti si sarebbero ripetuti per ben 4 anni, da quando la ragazza ne aveva 15: di queste azioni sarebbe responsabile un 61enne di Barletta, attualmente indagato dal Tribunale di Trani con le accuse di violenza sessuale aggravata e atti sessuali con minorenne.
Secondo quanto confidato al padre dalla ragazza, che soffriva già di un disturbo ansioso-depressivo, il compagno della madre, con cui la giovane viveva, avrebbe approfittato dei momenti in cui erano soli in casa per abusare di lei. In cambio, l'uomo le avrebbe concesso modeste somme in denaro per andare al cinema con gli amici oppure in pizzeria.
La vicenda è ancora tutta da chiarire. La presunta vittima, trasferita in una struttura protetta, sarà nuovamente ascoltata venerdì prossimo di fronte al giudice Marina Chiddo nell'ambito dell'incidente probatorio. In un'altra situazione similare aveva rilasciato delle dichiarazioni, che poi aveva negato e tirato di nuovo in causa di fronte al pubblico ministero Lucio Vaira per ragioni ancora ignote. Attraverso la propria consulente, il giudice chiarirà la capacità della ragazza di testimoniare.
Secondo quanto confidato al padre dalla ragazza, che soffriva già di un disturbo ansioso-depressivo, il compagno della madre, con cui la giovane viveva, avrebbe approfittato dei momenti in cui erano soli in casa per abusare di lei. In cambio, l'uomo le avrebbe concesso modeste somme in denaro per andare al cinema con gli amici oppure in pizzeria.
La vicenda è ancora tutta da chiarire. La presunta vittima, trasferita in una struttura protetta, sarà nuovamente ascoltata venerdì prossimo di fronte al giudice Marina Chiddo nell'ambito dell'incidente probatorio. In un'altra situazione similare aveva rilasciato delle dichiarazioni, che poi aveva negato e tirato di nuovo in causa di fronte al pubblico ministero Lucio Vaira per ragioni ancora ignote. Attraverso la propria consulente, il giudice chiarirà la capacità della ragazza di testimoniare.