Mobilitazione nazionale, gli studenti di Barletta scendono in piazza
Oggi la manifestazione per il diritto allo studio e per un codice etico nell'edilizia scolastica
venerdì 12 ottobre 2018
Migliaia di studenti e studentesse in tutt'Italia scenderanno oggi in piazza per la mobilitazione nazionale promossa dell'Unione degli Studenti. Anche i giovani barlettani saranno coinvolti nell'iniziativa: il corteo si snoderà per le strade del centro partendo dal liceo scientifico "Cafiero" e convogliando verso palazzo di città.
Tra le rivendicazioni al centro della protesta studentesca c'è il diritto allo studio, per facilitare l'accesso a un valido percorso d'istruzione per tutti, compresa la richiesta di alloggi per facilitare gli studenti pendolari. Attenzione molto viva sul tema dell'alternanza scuola-lavoro: «Ci mobilitiamo per la certezza di non essere sfruttati da aziende che distruggono i nostri territori e che con noi, studenti in alternanza o tirocinio, sostituiscono gratuitamente lavoratori». Così si legge nella nota diramata dell'UdS.
«Negli ultimi giorni la discussione sul Documento di Economia e Finanza (DEF) ha visto un grande assente: investimenti sull'istruzione pubblica e il ministro dell'istruzione Marco Bussetti, rifiutando un confronto con gli studenti, non ha ascoltato proprio chi avrebbe tanto da proporre e da pretendere da questo nuovo Governo. Nessuna delle promesse fatte in campagna elettorale sarà messa in campo: nessuna abolizione della legge 107 e nessun superamento dell'alternanza scuola-lavoro, solo provvedimenti che peggioreranno la condizione degli studenti. La riduzione delle ore obbligatorie di alternanza scuola-lavoro non risolve alla radice la necessità di una totale riforma del sistema didattico e crea ulteriori classificazione tra licei, istituti tecnici ed istituti professionali. Anche le linee guida dell'Esame di stato non rispondono alle aspettative che avevamo: eliminare la terza prova e sospendere solo temporaneamente l'obbligatorietà dei Test Invalsi non è una risposta alle nostre esigenze. Esigiamo reali finanziamenti sull'edilizia scolastica, la garanzia del diritto allo studio, l'approvazione del Codice Etico per impedire che gli Enti Privati lucrino sulla nostra formazione».
Tra le rivendicazioni al centro della protesta studentesca c'è il diritto allo studio, per facilitare l'accesso a un valido percorso d'istruzione per tutti, compresa la richiesta di alloggi per facilitare gli studenti pendolari. Attenzione molto viva sul tema dell'alternanza scuola-lavoro: «Ci mobilitiamo per la certezza di non essere sfruttati da aziende che distruggono i nostri territori e che con noi, studenti in alternanza o tirocinio, sostituiscono gratuitamente lavoratori». Così si legge nella nota diramata dell'UdS.
«Negli ultimi giorni la discussione sul Documento di Economia e Finanza (DEF) ha visto un grande assente: investimenti sull'istruzione pubblica e il ministro dell'istruzione Marco Bussetti, rifiutando un confronto con gli studenti, non ha ascoltato proprio chi avrebbe tanto da proporre e da pretendere da questo nuovo Governo. Nessuna delle promesse fatte in campagna elettorale sarà messa in campo: nessuna abolizione della legge 107 e nessun superamento dell'alternanza scuola-lavoro, solo provvedimenti che peggioreranno la condizione degli studenti. La riduzione delle ore obbligatorie di alternanza scuola-lavoro non risolve alla radice la necessità di una totale riforma del sistema didattico e crea ulteriori classificazione tra licei, istituti tecnici ed istituti professionali. Anche le linee guida dell'Esame di stato non rispondono alle aspettative che avevamo: eliminare la terza prova e sospendere solo temporaneamente l'obbligatorietà dei Test Invalsi non è una risposta alle nostre esigenze. Esigiamo reali finanziamenti sull'edilizia scolastica, la garanzia del diritto allo studio, l'approvazione del Codice Etico per impedire che gli Enti Privati lucrino sulla nostra formazione».