Mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil per una «vera riforma» della Pubblica Amministrazione
Iniziativa davanti a tutte le prefetture d'Italia
lunedì 7 luglio 2014
12.50
Mettere in campo un vero processo di riforma della Pubblica Amministrazione. E' questa la sfida lanciata al governo Renzi dai tre sindacati della Funzione Pubblica di Cgil, Cisl, Uil, che nella mattinata di oggi si sono ritrovati davanti a tutte le prefetture d'Italia, compresa quella della nostra provincia di Barletta-Andria-Trani, per una giornata nazionale di mobilitazione.
Sono queste le principali proposte dei sindacati confederali per una riforma degli Enti Locali:
«L'8 luglio scadrà il termine entro il quale il Governo avrebbe dovuto applicare la cosiddetta legge Delrio, con un apposito Dpcm di riattribuzione delle funzioni del sistema degli enti locali - si legge in una nota congiunta di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl - Un ritardo che ci preoccupa - aggiungono le tre federazioni sindacali - perché mette a rischio la continuità dei servizi. In questo modo il Governo abbandona l'unico provvedimento approvato dopo un confronto vero e che prevede un percorso di applicazione partecipato, a partire dalle cabine di regia, ma soprattutto l'unico che contiene soluzioni praticabili a garanzia dell'offerta di servizi e dei lavoratori che li offrono».
Sono queste le principali proposte dei sindacati confederali per una riforma degli Enti Locali:
- avvio di cabine di regia nazionali e locali per ridisegnare funzioni e servizi
- applicazione di costi standard e Lep in ogni ente locale, centrale unica di acquisto a livello regionale
- turn-over generazionale e investimento nelle competenze (ingresso di 50mila giovani, stabilizzazione dei precari, certezze per i vincitori di concorso);
- rilancio della contrattazione (superare il blocco dei ccnl che dura dal 2010, salvaguardare il salario accessorio, recuperare la funzione organizzativo-sociale del contratto integrativo con attenzione alle specificità territoriali).
«L'8 luglio scadrà il termine entro il quale il Governo avrebbe dovuto applicare la cosiddetta legge Delrio, con un apposito Dpcm di riattribuzione delle funzioni del sistema degli enti locali - si legge in una nota congiunta di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl - Un ritardo che ci preoccupa - aggiungono le tre federazioni sindacali - perché mette a rischio la continuità dei servizi. In questo modo il Governo abbandona l'unico provvedimento approvato dopo un confronto vero e che prevede un percorso di applicazione partecipato, a partire dalle cabine di regia, ma soprattutto l'unico che contiene soluzioni praticabili a garanzia dell'offerta di servizi e dei lavoratori che li offrono».