Minacce a Marcello Lanotte, a processo parcheggiatore abusivo

"Ti faccio saltare in aria, ti taglio la testa”, le frasi rivolte al presidente del consiglio comunale

venerdì 18 ottobre 2024 12.34
"Ti faccio saltare in aria, ti taglio la testa, prepara la sedia a rotelle che ti sparo". Questa è la frase che il 47enne Abid Adil, attualmente detenuto nel carcere di Trani, avrebbe pronunciato nei confronti del presidente del consiglio comunale di Barletta, Marcello Lanotte. Adil è accusato di resistenza a pubblico ufficiale, tentata estorsione e minacce aggravate. Lanotte si costituirà parte civile durante l'udienza di giudizio immediato fissata dal gip del tribunale di Trani, Marina Chiddo, per il prossimo 21 ottobre.

Gli eventi contestati ad Abid, di nazionalità marocchina e residente a Barletta, si sarebbero verificati tra il 5 e il 6 giugno 2024, principalmente nell'area del parcheggio retrostante Palazzo di città. Secondo le indagini, Adil esercitava illegalmente l'attività di parcheggiatore abusivo, minacciando cittadini e funzionari pubblici per ottenere denaro. Tra gli episodi segnalati, ci sarebbe stata un'aggressione verbale a due agenti di polizia locale, durante la quale Adil avrebbe minacciato uno degli agenti mimando un gesto di sparo.

In un altro episodio, il 5 giugno, Adil avrebbe tentato di estorcere denaro a una coppia, minacciando uno degli automobilisti con una bottiglia di vetro. Lo stesso giorno, ha intimato a due donne di pagarlo per il parcheggio, ma le vittime sono riuscite a fuggire nel vicino palazzo di città. Il giorno successivo, Adil avrebbe cercato di ottenere denaro da quattro poliziotti, affermando falsamente di essere il custode del parcheggio. Al rifiuto degli agenti, avrebbe danneggiato l'auto di servizio, rompendo uno specchietto laterale.

L'episodio più grave riguarda la minaccia al presidente del consiglio comunale, il quale aveva fatto notare a Adil l'illegalità della sua attività di parcheggiatore abusivo. Adil, in risposta, avrebbe proferito frasi minacciose e mimato gesti di violenza. L'accusa include anche l'aggravante dell'uso di una bottiglia di vetro come arma impropria, oltre alla già citata misura di sorveglianza speciale a cui Adil era sottoposto.