Michele Agostinetto e il suo "Viaggio da sclero", dal Veneto in Puglia
Dopo la diagnosi di sclerosi multipla, Michele ha deciso di mettersi in cammino per ripercorrere la sua storia
lunedì 1 agosto 2022
14.49
Michele Agostinetto, è il nome del quarantaquattrenne che sta intraprendendo un "Viaggio da sclero" per girare tutta l'Italia a piedi da Valdobbiadene, comune italiano in Veneto in cui è nato il papà, per arrivare in Puglia, dove è nata la mamma. Michele, persona con sclerosi multipla diagnosticata da due anni, ha compiuto circa duemila kilometri, per un totale di 87 tappe previste, con il solo scopo di portare un messaggio di resilienza, affinché possa smuovere le persone e fare qualcosa per se stesso, dopo due anni in cui non è riuscito a camminare.
È uno sportivo, caparbio, che non ha permesso ad un incidente di percorso di fermarlo. Racconta che inizialmente, i suoi timidi passi di ripresa erano accompagnati da delle stampelle, più tardi invece, grazie alla forza di volontà è riuscito a ripartire «piano, con dei tempi diversi rispetto a prima, ma ho cominciato a camminare».
Sono le parole di un uomo che non vuole avere alcun tipo di rimpianto. Un domani se non dovesse riuscire più ad avere la stessa agilità, ricorderà questo viaggio come lo sprint finale, l'occasione in cui ha potuto visitare, viaggiare e ripercorrere grazie a quei sentieri, la sua storia personale.
Tra le tappe, anche Barletta in cui ha incontrato l'associazione "Gli amici del cammino" e la sezione provinciale AISM, associazione italiana sclerosi multipla. Il tour di Michele comprende Trani e il porto turistico di Bisceglie, un'occasione per lui per scoprire la provincia e per il territorio di inserire un nuovo avventuriero passato per queste vie, che ha lasciato un segno indelebile solo grazie alla sua storia. Di volta in volta, quando un viaggio incrocia le vie di questa città, sembrano arricchirsi di storie fatte di dolori, coraggio e voglia di vivere.
Non è mancata la stanchezza, la perdita delle forze e a volte anche della vista, imprevisti che non hanno permesso a Michele di demordere neanche di un passo. Qual è stata la spinta che lo ha portato a mettersi in cammino? Aiutare la gente a dare importanza alle piccole cose, come in questo caso, l'abilità di camminare.
Prima di arrivare in Puglia, Michele ha scritto nel suo gruppo Facebook in cui aggiorna frequentemente la sua community: « 1400km, ho mal di testa, le gambe mi stanno scoppiando e la stanchezza è sempre più presente, anche quando mi sveglio alla mattina per partire. Non so di preciso cosa mi permetta di proseguire.
Sarà lo spirito competitivo, la voglia di dimostrare che si può fare, oppure sarà che è diventato il Viaggio di tutti, del quale mi sono oramai promosso portabandiera.
Mi chiedo se sia un gesto imprudente continuare, devo cercare di capire se andare così oltre ai miei limiti possa essere utile oppure possa provocare danni irreversibili.
Per ora, andiamo avanti… verso la Puglia!».
È uno sportivo, caparbio, che non ha permesso ad un incidente di percorso di fermarlo. Racconta che inizialmente, i suoi timidi passi di ripresa erano accompagnati da delle stampelle, più tardi invece, grazie alla forza di volontà è riuscito a ripartire «piano, con dei tempi diversi rispetto a prima, ma ho cominciato a camminare».
Sono le parole di un uomo che non vuole avere alcun tipo di rimpianto. Un domani se non dovesse riuscire più ad avere la stessa agilità, ricorderà questo viaggio come lo sprint finale, l'occasione in cui ha potuto visitare, viaggiare e ripercorrere grazie a quei sentieri, la sua storia personale.
Tra le tappe, anche Barletta in cui ha incontrato l'associazione "Gli amici del cammino" e la sezione provinciale AISM, associazione italiana sclerosi multipla. Il tour di Michele comprende Trani e il porto turistico di Bisceglie, un'occasione per lui per scoprire la provincia e per il territorio di inserire un nuovo avventuriero passato per queste vie, che ha lasciato un segno indelebile solo grazie alla sua storia. Di volta in volta, quando un viaggio incrocia le vie di questa città, sembrano arricchirsi di storie fatte di dolori, coraggio e voglia di vivere.
Non è mancata la stanchezza, la perdita delle forze e a volte anche della vista, imprevisti che non hanno permesso a Michele di demordere neanche di un passo. Qual è stata la spinta che lo ha portato a mettersi in cammino? Aiutare la gente a dare importanza alle piccole cose, come in questo caso, l'abilità di camminare.
Prima di arrivare in Puglia, Michele ha scritto nel suo gruppo Facebook in cui aggiorna frequentemente la sua community: « 1400km, ho mal di testa, le gambe mi stanno scoppiando e la stanchezza è sempre più presente, anche quando mi sveglio alla mattina per partire. Non so di preciso cosa mi permetta di proseguire.
Sarà lo spirito competitivo, la voglia di dimostrare che si può fare, oppure sarà che è diventato il Viaggio di tutti, del quale mi sono oramai promosso portabandiera.
Mi chiedo se sia un gesto imprudente continuare, devo cercare di capire se andare così oltre ai miei limiti possa essere utile oppure possa provocare danni irreversibili.
Per ora, andiamo avanti… verso la Puglia!».