Mezzogiorno di fuoco a Palazzo di Città
Sorteggiati gli scrutatori per le prossime elezioni amministrative di maggio. Nel rispetto dei principi di trasparenza e legalità
venerdì 22 aprile 2011
18.27
«In ossequio al ruolo degli scrutatori e nel rispetto della legge ma anche per evitare situazioni di dubbio, di forzature od altro, abbiamo convenuto sulla opportunità che, sebbene non prevista dalla norma, si proceda a designare gli scrutatori per sorteggio. Il sorteggio, per favorire anche un riavvicinamento della fascia più giovanile alla politica e alle istituzioni, lo limiteremo alla fascia di età compresa tra i 18 anni e coloro che non avranno compiuto il 51° anno il prossimo 15 maggio […]. Per fare in modo di offrire loro una condizione di conoscenza di tutti gli aspetti del ruolo dello scrutatore, noi faremo, a seconda dell'organizzazione che sarà affidata ai dirigenti, una specie di full immersion per trasferire agli scrutatori le norme, i compiti, le regole, le responsabilità di un ruolo che è comunque delicato e quindi merita rispetto e momenti formativi adeguati».
Queste le dichiarazioni del sindaco Nicola Maffei, presidente della commissione elettorale, riunitasi questa mattina presso la Sala Giunta di Palazzo di Città a Barletta, con i componenti Soricaro, Cafagna, Calabrese, alla presenza degli organi di informazione, per procedere al sorteggio degli scrutatori, momento delicato e centrale di tutta la macchina che porterà alle prossime elezioni amministrative del 15-16 maggio. Un meccanismo che da più parti è stato chiesto e rivendicato necessariamente come il più trasparente possibile e che anche la testata giornalistica di Barlettalife ritiene primo passo obbligatorio, al pari del contrasto alla compravendita del voto, per dare una parvenza di legalità all'intera competizione elettorale.
«Una sola difficoltà, rispetto a quella che all'interno della commissione era stata ritenuta utile, era quella di escludere i dipendenti pubblici; però consultandoci con gli uffici anagrafici, non abbiamo oggi un'anagrafe di appartenenza abbastanza puntuale perché i documenti anagrafici, di identità o le schede di ognuno sono formulate su dichiarazione del richiedente. Per cui non sono sottoposti a verifica e se nell'arco della formazione della scheda fino al giorno di selezione le situazioni cambiassero, rischieremmo di legittimare alcuni e penalizzarne altri, per cui almeno in questa fase non andremo ad escludere i dipendenti pubblici. Ci riserviamo per future designazioni di trovare altri criteri che possano essere migliorativi o legittimanti senza creare problemi o contenziosi perché non vogliamo averne, non ne vogliamo creare o ingenerare». Questo il commento del sindaco sull'altro tema delicato della questione sorteggio.
È lo stesso presidente della commissione elettorale a spiegare il meccanismo con cui poco dopo si è proceduto alla nomina degli scrutatori. «Agli uffici abbiamo chiesto di estrarre all'interno dell'albo degli scrutatori il numero dei possibili designati o tra i quali individuare i designati, e salvo errori od omissioni, da un elenco di 8066 scrutatori viventi […], escludendo quelle fasce di età di cui si è detto in precedenza, dovremmo essere intorno a poco più di settemila persone, da cui verranno formati quattro elenchi in ordine progressivo di nascita, in maniera bilanciata. È chiaro, poiché non abbiamo multipli di quattro perfetti, i resti vanno ad accumularsi sulla fascia più giovane, cioè sul primo elenco. All'interno di questi elenchi verranno designati gli scrutatori, che sono in totale 390; dividendo per quattro avremmo situazioni differenziate, allora avremo la seconda, la terza e la quarta fascia con 97 scrutatori da prelevare, la prima ne avrà due in più, quindi 99, in modo da quadrare con il totale.
Momento delicato di tutta l'operazione è legato al sorteggio della posizione o del numero o della persona dalla quale parte, all'interno di ogni singola fascia, il primo dei designati e il passo per designare i successivi. Per evitare dubbi ed ipotesi di manipolazione questi sorteggi saranno manuali e non informatizzati mentre per gli elenchi ufficiali od ufficializzati secondo i criteri precedentemente esposti, l'operazione, una volta individuato il punto di partenza del primo scrutatore con il passo che è stato sorteggiato, potrà essere fatta manualmente o in maniera meccanica. È chiaro, meccanicamente è più veloce ma ci sarà la possibilità di verificare secondo il cartaceo se il criterio è stato rispettato o meno. La possibilità che ci possa essere una ciclicità del passo che selezioni qualche persona già designata, porterà ad escluderla nominando il successivo. Per cui il programma informatico, una volta avuto il punto di partenza e il passo, stampa l'elenco delle persone. Verificata la dualità di qualche persona designata, la stessa viene cancellata e viene abilitata la persona successiva, per cui non ci sono posizioni né di privilegio né di raccomandazione. Aggiungo anche che, a valle di tutto questo, se nel corso delle operazioni di insediamento dei seggi, ci siano defezioni, la legge prevede che si faccia il sorteggio sulla bontà del complessivo dei componenti l'albo degli scrutatori. Per cui non ci sono spazi lasciati alla discrezione e alla scelta personale, alla nomina diretta».
«Responsabile della macchina elettorale saranno la prefettura al vertice e a scendere il dirigente responsabile dell'ufficio elettorale e il segretario generale». Sempre in ossequio dei principi di trasparenza e pulizia del voto, la nostra testata giornalistica ha suggerito al responsabile dell'ufficio elettorale di Barletta, Dott. Giuseppe De Luca, l'opportunità che i telefoni cellulari restino fuori dai seggi elettorali. Il sig. De Luca si è impegnato in tal senso a sollecitare i presidenti dei seggi.
Queste le dichiarazioni del sindaco Nicola Maffei, presidente della commissione elettorale, riunitasi questa mattina presso la Sala Giunta di Palazzo di Città a Barletta, con i componenti Soricaro, Cafagna, Calabrese, alla presenza degli organi di informazione, per procedere al sorteggio degli scrutatori, momento delicato e centrale di tutta la macchina che porterà alle prossime elezioni amministrative del 15-16 maggio. Un meccanismo che da più parti è stato chiesto e rivendicato necessariamente come il più trasparente possibile e che anche la testata giornalistica di Barlettalife ritiene primo passo obbligatorio, al pari del contrasto alla compravendita del voto, per dare una parvenza di legalità all'intera competizione elettorale.
«Una sola difficoltà, rispetto a quella che all'interno della commissione era stata ritenuta utile, era quella di escludere i dipendenti pubblici; però consultandoci con gli uffici anagrafici, non abbiamo oggi un'anagrafe di appartenenza abbastanza puntuale perché i documenti anagrafici, di identità o le schede di ognuno sono formulate su dichiarazione del richiedente. Per cui non sono sottoposti a verifica e se nell'arco della formazione della scheda fino al giorno di selezione le situazioni cambiassero, rischieremmo di legittimare alcuni e penalizzarne altri, per cui almeno in questa fase non andremo ad escludere i dipendenti pubblici. Ci riserviamo per future designazioni di trovare altri criteri che possano essere migliorativi o legittimanti senza creare problemi o contenziosi perché non vogliamo averne, non ne vogliamo creare o ingenerare». Questo il commento del sindaco sull'altro tema delicato della questione sorteggio.
È lo stesso presidente della commissione elettorale a spiegare il meccanismo con cui poco dopo si è proceduto alla nomina degli scrutatori. «Agli uffici abbiamo chiesto di estrarre all'interno dell'albo degli scrutatori il numero dei possibili designati o tra i quali individuare i designati, e salvo errori od omissioni, da un elenco di 8066 scrutatori viventi […], escludendo quelle fasce di età di cui si è detto in precedenza, dovremmo essere intorno a poco più di settemila persone, da cui verranno formati quattro elenchi in ordine progressivo di nascita, in maniera bilanciata. È chiaro, poiché non abbiamo multipli di quattro perfetti, i resti vanno ad accumularsi sulla fascia più giovane, cioè sul primo elenco. All'interno di questi elenchi verranno designati gli scrutatori, che sono in totale 390; dividendo per quattro avremmo situazioni differenziate, allora avremo la seconda, la terza e la quarta fascia con 97 scrutatori da prelevare, la prima ne avrà due in più, quindi 99, in modo da quadrare con il totale.
Momento delicato di tutta l'operazione è legato al sorteggio della posizione o del numero o della persona dalla quale parte, all'interno di ogni singola fascia, il primo dei designati e il passo per designare i successivi. Per evitare dubbi ed ipotesi di manipolazione questi sorteggi saranno manuali e non informatizzati mentre per gli elenchi ufficiali od ufficializzati secondo i criteri precedentemente esposti, l'operazione, una volta individuato il punto di partenza del primo scrutatore con il passo che è stato sorteggiato, potrà essere fatta manualmente o in maniera meccanica. È chiaro, meccanicamente è più veloce ma ci sarà la possibilità di verificare secondo il cartaceo se il criterio è stato rispettato o meno. La possibilità che ci possa essere una ciclicità del passo che selezioni qualche persona già designata, porterà ad escluderla nominando il successivo. Per cui il programma informatico, una volta avuto il punto di partenza e il passo, stampa l'elenco delle persone. Verificata la dualità di qualche persona designata, la stessa viene cancellata e viene abilitata la persona successiva, per cui non ci sono posizioni né di privilegio né di raccomandazione. Aggiungo anche che, a valle di tutto questo, se nel corso delle operazioni di insediamento dei seggi, ci siano defezioni, la legge prevede che si faccia il sorteggio sulla bontà del complessivo dei componenti l'albo degli scrutatori. Per cui non ci sono spazi lasciati alla discrezione e alla scelta personale, alla nomina diretta».
«Responsabile della macchina elettorale saranno la prefettura al vertice e a scendere il dirigente responsabile dell'ufficio elettorale e il segretario generale». Sempre in ossequio dei principi di trasparenza e pulizia del voto, la nostra testata giornalistica ha suggerito al responsabile dell'ufficio elettorale di Barletta, Dott. Giuseppe De Luca, l'opportunità che i telefoni cellulari restino fuori dai seggi elettorali. Il sig. De Luca si è impegnato in tal senso a sollecitare i presidenti dei seggi.