Mercato merci varie, a Barletta è caos sui posteggi: domani si rischia di non aprire
Oggi un serrato confronto a Palazzo di Città tra i commercianti e il sindaco Cannito
venerdì 22 maggio 2020
21.45
Il rischio è che domani non si riapra. È questa la sintesi del confronto di circa due ore, svoltosi nel pomeriggio di oggi a Palazzo di città tra il sindaco Cosimo Cannito e i commercianti del mercato delle merci varie che, a partire da domani, dovrebbe riaprire con soli 143 posteggi, la metà dei totali, nel rispetto della turnazione settimanale già comunicata dal Comune di Barletta.
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A fare il punto è Savino Montaruli, presidente dell'associazione di categoria Casambulanti: «Gli operatori non sono in condizione di operare perché non possono operare in posteggi che non sono quelli assegnati loro. Il malcontento non è da poco e domani il sindaco dovrà gestire questa situazione».
«Il Comune – ha aggiunto Montaruli – ha dimezzato il numero di operatori e, invece di lasciare che ognuno occupasse il proprio posteggio, li ha disseminati in maniera sparsa. Il titolo autorizzatorio di ciascun operatore – ricorda Savino Montaruli – assegna un certo numero di posteggio, quindi li hanno messi a rischio di occupare posteggi che non sono quelli assegnati loro».
Il compromesso, a patto che la curva dei contagi non torni a salire, potrebbe essere la totale riapertura già a partire dal prossimo 3 giugno. «Non capisco perché – ha concluso Montaruli – non abbiano lavorato con le associazioni rappresentative per trovare la soluzione domani e non il giorno 3 giugno».
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A fare il punto è Savino Montaruli, presidente dell'associazione di categoria Casambulanti: «Gli operatori non sono in condizione di operare perché non possono operare in posteggi che non sono quelli assegnati loro. Il malcontento non è da poco e domani il sindaco dovrà gestire questa situazione».
«Il Comune – ha aggiunto Montaruli – ha dimezzato il numero di operatori e, invece di lasciare che ognuno occupasse il proprio posteggio, li ha disseminati in maniera sparsa. Il titolo autorizzatorio di ciascun operatore – ricorda Savino Montaruli – assegna un certo numero di posteggio, quindi li hanno messi a rischio di occupare posteggi che non sono quelli assegnati loro».
Il compromesso, a patto che la curva dei contagi non torni a salire, potrebbe essere la totale riapertura già a partire dal prossimo 3 giugno. «Non capisco perché – ha concluso Montaruli – non abbiano lavorato con le associazioni rappresentative per trovare la soluzione domani e non il giorno 3 giugno».