Mennea: «Giusta l’estrazione, ancora più giusto scegliere disoccupati»
Proposta condivisibile. «Difendiamo i bisognosi»
mercoledì 29 dicembre 2010
«Condivido pienamente la proposta di Futuro e Libertà di selezionare tramite un'estrazione pubblica gli scrutatori che saranno impegnati nei seggi elettorali durante le elezioni amministrative che si terranno il prossimo anno a Barletta». Ruggiero Mennea, consigliere regionale e comunale, non esita a giudicare ottima l'idea lanciata dagli esponenti barlettani di Fli e formula anch'egli una proposta. «Un'estrazione pubblica garantirebbe massima trasparenza e spazzerebbe via ogni sospetto di mercimonio dei posti disponibili – sottolinea Mennea –. Assicurare la correttezza delle operazioni è assolutamente imprescindibile, soprattutto in un'epoca in cui la gente comune è sempre più lontana dalla politica, considerata un mix di lobby, interessi e spartizione di poltrone».
«Ma oltre a ragionare in quest'ottica, credo sia un nostro dovere favorire i cittadini e le famiglie più bisognose. Mi riferisco per esempio ai disoccupati, ai nuclei famigliari che purtroppo non hanno alcuna fonte di reddito. In una fase di crisi acuta come quella che stiamo attraversando, anche il semplice compenso da scrutatore può essere utile per alleviare leggermente le difficoltà gravissime in cui versano tante famiglie della nostra città. Per questo suggerisco di limitare il sorteggio ai cittadini che non hanno un posto di lavoro. Sono certo – conclude il consigliere regionale e comunale del PD – che i barlettani che non versano in uno stato di indigenza sono pronti a sposare questa causa con grande spirito di solidarietà e altruismo».
«Ma oltre a ragionare in quest'ottica, credo sia un nostro dovere favorire i cittadini e le famiglie più bisognose. Mi riferisco per esempio ai disoccupati, ai nuclei famigliari che purtroppo non hanno alcuna fonte di reddito. In una fase di crisi acuta come quella che stiamo attraversando, anche il semplice compenso da scrutatore può essere utile per alleviare leggermente le difficoltà gravissime in cui versano tante famiglie della nostra città. Per questo suggerisco di limitare il sorteggio ai cittadini che non hanno un posto di lavoro. Sono certo – conclude il consigliere regionale e comunale del PD – che i barlettani che non versano in uno stato di indigenza sono pronti a sposare questa causa con grande spirito di solidarietà e altruismo».