Mennea: «Chi ha governato e ha poi cacciato il sindaco, dovrà rispondere di quello che ha fatto»

L'area Modem inaugura le primarie a sostegno di Bersani. Spadafora: «Spiegheremo perché abbiamo chiesto l’espulsione degli 8 consiglieri»

mercoledì 14 novembre 2012
A cura di Edoardo Centonze
Ormai si sta perdendo il conto del numero dei comitati a sostegno della candidatura del segretario Pd Pierluigi Bersani alle primarie del centrosinistra del 25 Novembre, che rientrano a loro volta all'interno del comitato "TuttixBersani". A Barletta, in una conferenza stampa, hanno presentato il comitato "Domani Italia con Bersani al centro" (creato dall'area Modem del Pd, e coordinato a livello nazionale dall'ex ministro dell'Istruzione, Beppe Fioroni), il consigliere regionale del Pd, Ruggiero Mennea, l'ex vicesegretaria del Pd di Barletta, Caterina Spadafora, e il capogruppo consiliare del Pd a Trinitapoli, Donato Piccinino. «I nostri comitati sono diversi da quelli dell'area Bersani, in quanto l'area Modem ha sostenuto al congresso la mozione di Franceschini - ha detto Mennea - Riteniamo comunque che il segretario Bersani, rispetto a Renzi, incarni meglio lo spirito del Pd, e abbia maggiori competenze per governare il paese. Vogliamo essere riferimento di quella parte del Pd di provenienza cattolico-democratica, un ponte per un'alleanza con la parte moderata del paese. Essere riformisti significa avere una visione equilibrata e bilanciata del paese. Crediamo che nel Pd ci sia bisogno di far venir fuori la parte migliore delle diverse identità». «Bersani ha anteposto il programma alla campagna mediatica - ha detto Spadafora - con i dieci punti della Carta d'Intenti, che ha come pilastri democrazia e lavoro. Durante queste primarie vogliamo affermare che c'è un Pd differente». «Riteniamo che la coalizione costituita (Pd, Sel, Psi) sia riduttiva per il governo del paese - ha aggiunto Piccinino, a sostegno di un allargamento al centro - ».

«Barletta è una città che emblematicamente ha espresso una dimostrazione di cattiva politica - ha continuato Mennea - C'è un modo diverso di fare politica. Noi lanciamo questa iniziativa per riavvicinare i cittadini barlettani che hanno subito questa violenza inaudita. E sarà anche l'occasione per spiegare ai cittadini cosa è successo a Barletta». «Spiegheremo perché abbiamo chiesto l'espulsione degli 8 consiglieri comunali e il commissariamento cittadino del Pd - ha aggiunto Spadafora - ».

Consigliere Mennea, con questa conferenza stampa ufficializzate l'appoggio dell'area Modem alla candidatura del segretario Pd Bersani alle primarie del centrosinistra. Qual è il senso di tutto questo oggi a Barletta, nella situazione in cui versa il centrosinistra e il Pd? Non sarebbe stato meglio evitare di spingersi oltre i confini cittadini, e concentrarsi in una seria pausa di riflessione interna?
«No, invece io ritengo ci sia un motivo in più per dare contenuto politico e forza politica ad un evento importante come le primarie. Il nostro gruppo esprime con chiarezza e in maniera incondizionata la sua posizione, sostenendo Bersani, e aprendo dei comitati autonomi che vanno in questa direzione. Questo momento ci da ancora più forza per fare politica, anche alla luce di quello che abbiamo visto. La riflessione la faremo quando sarà il momento: negli organi provinciali, dove stiamo discutendo di vicende più meramente interne».

Abbiamo visto, in questi giorni, la crisi politico-amministrativa di Barletta scivolare in Procura a Trani. Lei, essendo uno dei principali esponenti del Pd barlettano, è stato convocato o ha intenzione di andare anche lei in Procura?
«Io non ho avuto un ruolo attivo in questo Consiglio comunale. Ho fatto il provocatore e lo spettatore di una situazione che è esplosa, purtroppo scivolando in Procura, in una sede non appropriata rispetto a quella naturale, che doveva essere quella politica. Ciò che sta emergendo ha dei protagonisti che giustamente sono stati ascoltati, saranno ascoltati. Io né sono stato ascoltato, né al momento intendo dire nulla, perché la vicenda amministrativa mi ha visto completamente fuori. All'epoca, coloro i quali hanno cacciato il Sindaco, ritennero opportuno di tenere fuori dall'amministrazione l'area a cui faccio riferimento, e quindi si sono assunti loro la responsabilità di governare in questo anno e mezzo, e dovranno rispondere loro di quello che hanno fatto, non chi è stato fuori».

In una precedente intervista a Barlettalife, lei aveva dichiarato che le sarebbe piaciuto «continuare l'esperienza in consiglio regionale, magari con un incarico di governo». Ma, alla luce della situazione attuale, siamo sicuri che non si candiderà invece a sindaco di Barletta?
«Le candidature non nascono da chi le desidera. Le candidature sono frutto di una discussione, sono il risultato di un progetto che si vuole costruire per una città. Al momento il mio obiettivo è quello di continuare la mia esperienza in Regione e di puntare a migliorarla e a rafforzarla con un incarico di governo».
Comitato “Domani Italia con Bersani al Centro” © Tommaso Francavilla
Comitato “Domani Italia con Bersani al Centro” © Tommaso Francavilla
Comitato “Domani Italia con Bersani al Centro” © Tommaso Francavilla
Comitato “Domani Italia con Bersani al Centro” © Tommaso Francavilla
Comitato “Domani Italia con Bersani al Centro” © Tommaso Francavilla