Mele, Memeo, Antonucci: «Parliamo di autentico odio misto a ignoranza»

La risposta dei consiglieri al commento di un rappresentante del Collettivo Exit

giovedì 2 luglio 2020 16.48
"Dove c'è uno sbirro, c'è sempre un/a fascista!". «Così un rappresentante del Collettivo Exit commenta la cerimonia di ripristino di un'aiuola dedicata ai due poliziotti Tommaso Capossele e Savino Antonucci che hanno perso la vita mentre prestavano servizio. Commentare dichiarazioni così denigratorie, irrispettose per le istituzioni, per le vittime e per i parenti sarebbe inutile; siamo ben oltre la semplice polemica politica, parliamo di autentico odio (per giunta ingiustificato) misto a profonda ignoranza».

Non le mandano a dire i consiglieri comunali Stella Mele, Riccardo Memeo, Luigi Rosario Antonucci dopo l'episodio corso su Facebook a margine del ripristino della zona verde in cui sono posizionate le targhe che ricordano i due concittadini barlettani, Tommaso Capossele e Savino Antonucci. Un commento che appare francamente infelice scatena alcune piccate repliche anche da alcuni maggiorenti cittadini.

«Ciò che invece andrebbe approfondito, nel rispetto dei parenti delle vittime, delle istituzioni e della collettività tutta - precisano i consiglieri - è se questo patetico personaggio davvero abbia ricevuto incarichi pubblici ben remunerati per lavori di restauro nella nostra Città, così come si evincerebbe dalle carte degli uffici comunali e dalle foto pubblicate sul suo profilo fb. Per coerenza, chi offende lo Stato non dovrebbe accettare soldi dallo Stato, che dunque rinunci agli incarichi ricevuti per coerenza alle sue affermazioni; in caso contrario intervenga il Sindaco perché nessun famigliare di Tommaso e Savino può continuare ad essere offeso ed il Comune di Barletta non può essere "complice" di questo gesto inqualificabile».

«Nei giorni scorsi abbiamo onorato la memoria dei due Servitori dello Stato, scusandoci con infinita mortificazione per i gesti vandalici che hanno deturpato l'area a loro dedicata, convinti che l'"etica" non debba appartenere solo alle istituzioni, ma anche ai cittadini e questa la pretendiamo soprattutto da coloro che si alimentano con i soldi pubblici. Ringraziamo quanti hanno manifestato solidarietà ai due agenti e alle istituzioni e indignazione di fronte alle infelici parole del protagonista di questa triste pagina espressione di una carenza assoluta di senso civico. Alle nostre Forze dell'ordine, a tutti i loro famigliari un profondo sentimento di rispetto e riconoscenza dalla intera Comunità Civile».