Maturità, il messaggio agli studenti pugliesi dell'assessore regionale Leo
«Care ragazze e cari ragazzi, trovate la vostra strada e ricordate che ognuno di voi può essere un genio, basta solo riconoscersi»
mercoledì 22 giugno 2022
Il messaggio dell'assessore regionale all'Istruzione agli studenti pugliesi alla vigilia dell'esame di maturità. «Care ragazze e cari ragazzi, ci siamo! È arrivato anche per voi il momento della maturità. Mentre vi scrivo sicuramente starete in giro a stemperare la paura con i riti della notte prima degli esami o a ripetere le materie di studio sentendo il cuore battere forte in preda all'ansia.
Sarà una prova come ce ne saranno tante nella vostra vita, sia per chi deciderà di proseguire gli studi, sia per chi deciderà di entrare nel mondo del lavoro.
Si, mie cari/e, quella di domani è una prova che non deve spaventarvi, ma incoraggiarvi, farvi capire che la vita si costruisce nel tempo, che fino al nostro ultimo respiro avremo sempre qualcosa da imparare e migliorare. Voi l'avete costruita in questi cinque anni, tra studio, sorrisi, lacrime e paure, tra alti e bassi.
Prendete tutto, mettetelo insieme e vivete quelle emozioni il più a lungo possibile.
Ricordate anche questi ultimi tre anni, anni incredibili.
Voi siete stati leoni, li avete superati, e se avete superato i limiti delle vostre camerette, le restrizioni della pandemia, la paura del covid, miei cari ragazzi e ragazze, siete già abbastanza forti da superare una prova scritta e una orale. Siete abbastanza forti da guardare alla vita con la vostra tenacia, con la vostra giovinezza.
Arrivate agli esami con il rispetto verso i docenti che in questi anni hanno svolto un lavoro enorme per tenere viva la vostra attenzione dietro uno schermo, che hanno dovuto studiare nuovi metodi d'insegnamento. A loro va anche il mio ringraziamento perché accompagnano le giovani generazioni per molti anni decisivi della loro vita. Alle vostre famiglie, che con voi vivono emozioni importanti e che oggi, forse più di voi saranno in ansia, vanno i miei auguri perché possano essere sempre certe di avervi indicato la strada giusta.
Siete giunti alla fine di questi cinque anni e probabilmente a qualcuno di voi verrà il magone nel lasciare quei banchi, i giorni vissuti saranno sempre scolpiti nella vostra memoria, e sono certo che vi capiterà di ricordarli con nostalgia.
Oggi però voglio rivolgervi i miei auguri affinché la vostra vita vi soddisfi, vi renda uomini e donne onesti: è questo il mio migliore augurio per voi, lo auspico da padre, da uomo delle istituzioni e da docente.
Care ragazze e cari ragazzi, trovate la vostra strada e ricordate che ognuno di voi può essere un genio, basta solo riconoscersi»
Sarà una prova come ce ne saranno tante nella vostra vita, sia per chi deciderà di proseguire gli studi, sia per chi deciderà di entrare nel mondo del lavoro.
Si, mie cari/e, quella di domani è una prova che non deve spaventarvi, ma incoraggiarvi, farvi capire che la vita si costruisce nel tempo, che fino al nostro ultimo respiro avremo sempre qualcosa da imparare e migliorare. Voi l'avete costruita in questi cinque anni, tra studio, sorrisi, lacrime e paure, tra alti e bassi.
Prendete tutto, mettetelo insieme e vivete quelle emozioni il più a lungo possibile.
Ricordate anche questi ultimi tre anni, anni incredibili.
Voi siete stati leoni, li avete superati, e se avete superato i limiti delle vostre camerette, le restrizioni della pandemia, la paura del covid, miei cari ragazzi e ragazze, siete già abbastanza forti da superare una prova scritta e una orale. Siete abbastanza forti da guardare alla vita con la vostra tenacia, con la vostra giovinezza.
Arrivate agli esami con il rispetto verso i docenti che in questi anni hanno svolto un lavoro enorme per tenere viva la vostra attenzione dietro uno schermo, che hanno dovuto studiare nuovi metodi d'insegnamento. A loro va anche il mio ringraziamento perché accompagnano le giovani generazioni per molti anni decisivi della loro vita. Alle vostre famiglie, che con voi vivono emozioni importanti e che oggi, forse più di voi saranno in ansia, vanno i miei auguri perché possano essere sempre certe di avervi indicato la strada giusta.
Siete giunti alla fine di questi cinque anni e probabilmente a qualcuno di voi verrà il magone nel lasciare quei banchi, i giorni vissuti saranno sempre scolpiti nella vostra memoria, e sono certo che vi capiterà di ricordarli con nostalgia.
Oggi però voglio rivolgervi i miei auguri affinché la vostra vita vi soddisfi, vi renda uomini e donne onesti: è questo il mio migliore augurio per voi, lo auspico da padre, da uomo delle istituzioni e da docente.
Care ragazze e cari ragazzi, trovate la vostra strada e ricordate che ognuno di voi può essere un genio, basta solo riconoscersi»