Maria Grazia Vitobello passa il testimone a Giovanni Alfarano
"Sicuramente Vitobello", una lista per sostenere il candidato del centrodestra. Michele Dibenedetto tra gli ideatori della lista
sabato 13 aprile 2013
10.33
Una sala piena ha accolto la presentazione della lista elettorale "Sicuramente Vitobello". Una lista civica, presentata da Maria Grazia Vitobello, in sostegno del candidato sindaco per il centrodestra Giovanni Alfarano.
La professoressa ha dichiarato di voler partire dai 20mila voti che hanno sostenuto la propria candidatura a sindaco di Barletta nelle amministrative del 2011. Appello a una politica che comprenda i reali problemi del territorio, che riconosca le «necessità della comunità», come ha riferito la Vitobello. In più di un'occasione è stato palese il suo riferimento ai bambini, e dunque alle loro famiglie, come 'deformazione professionale' di un'insegnante. Bambini che hanno collaborato a realizzare le immagini che accompagneranno la campagna elettorale della sua lista.
«Nessun rammarico per non essere nuovamente il candidato sindaco, anzi credo che l'esperienza ventennale di Giovanni Alfarano in campo amministrativo, possa essere preziosa per Barletta», dunque il passaggio di un testimone simbolico al nuovo candidato.
La lista nasce da un progetto comune, nato anche dall'esperienza della Commissione Attività Produttive che ha consentito l'incontro con Michele Dibenedetto, allora della maggioranza di centrosinistra, ieri presente nell'incontro all'Ipanema, e creatore della lista con Vitobello. Riferimenti anche ai Servizi Sociali «che non funzionano», come l'ufficio Europa che avrebbe perso troppi finanziamenti europei. L'urgenza di intervenire sul sistema sicurezza della città, ormai al limite.
È intervenuto anche il candidato Alfarano che ha esordito con la richiesta di «Liberare la città» da un centrosinistra fallimentare di questi ultimi sette anni. «Anni trascorsi a parlare solo di edilizia pubblica, a spartirsi il potere e le poltrone». Denunciate le perdite di tempo, e gli aumenti delle tasse che hanno penalizzato soprattutto gli imprenditori. Ribadita anche la necessità di creare un nuovo Piano Urbanistico Generale.
La professoressa ha dichiarato di voler partire dai 20mila voti che hanno sostenuto la propria candidatura a sindaco di Barletta nelle amministrative del 2011. Appello a una politica che comprenda i reali problemi del territorio, che riconosca le «necessità della comunità», come ha riferito la Vitobello. In più di un'occasione è stato palese il suo riferimento ai bambini, e dunque alle loro famiglie, come 'deformazione professionale' di un'insegnante. Bambini che hanno collaborato a realizzare le immagini che accompagneranno la campagna elettorale della sua lista.
«Nessun rammarico per non essere nuovamente il candidato sindaco, anzi credo che l'esperienza ventennale di Giovanni Alfarano in campo amministrativo, possa essere preziosa per Barletta», dunque il passaggio di un testimone simbolico al nuovo candidato.
La lista nasce da un progetto comune, nato anche dall'esperienza della Commissione Attività Produttive che ha consentito l'incontro con Michele Dibenedetto, allora della maggioranza di centrosinistra, ieri presente nell'incontro all'Ipanema, e creatore della lista con Vitobello. Riferimenti anche ai Servizi Sociali «che non funzionano», come l'ufficio Europa che avrebbe perso troppi finanziamenti europei. L'urgenza di intervenire sul sistema sicurezza della città, ormai al limite.
È intervenuto anche il candidato Alfarano che ha esordito con la richiesta di «Liberare la città» da un centrosinistra fallimentare di questi ultimi sette anni. «Anni trascorsi a parlare solo di edilizia pubblica, a spartirsi il potere e le poltrone». Denunciate le perdite di tempo, e gli aumenti delle tasse che hanno penalizzato soprattutto gli imprenditori. Ribadita anche la necessità di creare un nuovo Piano Urbanistico Generale.