Mancati pagamenti ai dipendenti del canile di Barletta, scatta la protesta
Agli operatori sarebbero stati negati lo stipendio di luglio e la quattordicesima
martedì 28 agosto 2018
Lavoratori del canile comunale di Barletta in stato di agitazione. La Filcams Cgil Bat chiede che intervenga il Comune dopo che nessuna comunicazione in merito alle questioni sollevate dal sindacato sia giunta dall'associazione "Gli amici di Fido" che opera in regime d'appalto presso la struttura. Si tratta, cioè, della mancata retribuzione della quattordicesima mensilità che, stando a ciò che è previsto nel CCNL di categoria, deve essere corrisposta entro il 15 del mese di luglio, inadempienza cui si aggiunge anche il mancato pagamento dello stipendio stesso di luglio.
La Filcams ha scritto il 10 agosto scorso all'associazione ed al Comune di Barletta in qualità di soggetto committente, in quanto solidalmente responsabile nei confronti dei lavoratori del pagamento delle retribuzioni, invitando l'ente a provvedere direttamente al pagamento delle mensilità non corrisposte o di congelare le somme dovute ai lavoratori, a garanzia dei pagamenti degli stipendi. Il 20 agosto scorso, inoltre, è stata inviata un'altra nota all'associazione ed al Sindaco (oltre che alla commissione di garanzia per lo sciopero) per la proclamazione dello stato di agitazione e la comunicazione di un sit-in di protesta davanti a Palazzo di Città in data da definirsi. A nessuna delle due lettere c'è stata una risposta.
«Tale condotta inadempiente evidenzia nuovamente la precaria gestione d'appalto del canile di Barletta. Chiediamo il giusto pagamento della retribuzione e la regolare applicazione del CCNL di categoria, nonché il rispetto dell'articolo 36 della Costituzione che il gestore d'appalto non di rado omette di tenere nella dovuta considerazione. In virtù di tutto questo, si sottolineano le preoccupazioni ed i notevoli disagi economici a cui sono sottoposte le famiglie dei lavoratori, abbondantemente provate dalle ripetute inadempienze contrattuali. Per questo abbiamo proclamato lo stato d'agitazione permanente di tutto il personale operante nell'appalto e siamo pronti ad incrociare le braccia ed a tenere una manifestazione con sit-in di protesta davanti al Comune se la procedura di raffreddamento e conciliazione che abbiamo avviato non dovesse portare all'esito sperato», commenta Mimmo Spera, segretario Filcams Cgil Bat.
La Filcams ha scritto il 10 agosto scorso all'associazione ed al Comune di Barletta in qualità di soggetto committente, in quanto solidalmente responsabile nei confronti dei lavoratori del pagamento delle retribuzioni, invitando l'ente a provvedere direttamente al pagamento delle mensilità non corrisposte o di congelare le somme dovute ai lavoratori, a garanzia dei pagamenti degli stipendi. Il 20 agosto scorso, inoltre, è stata inviata un'altra nota all'associazione ed al Sindaco (oltre che alla commissione di garanzia per lo sciopero) per la proclamazione dello stato di agitazione e la comunicazione di un sit-in di protesta davanti a Palazzo di Città in data da definirsi. A nessuna delle due lettere c'è stata una risposta.
«Tale condotta inadempiente evidenzia nuovamente la precaria gestione d'appalto del canile di Barletta. Chiediamo il giusto pagamento della retribuzione e la regolare applicazione del CCNL di categoria, nonché il rispetto dell'articolo 36 della Costituzione che il gestore d'appalto non di rado omette di tenere nella dovuta considerazione. In virtù di tutto questo, si sottolineano le preoccupazioni ed i notevoli disagi economici a cui sono sottoposte le famiglie dei lavoratori, abbondantemente provate dalle ripetute inadempienze contrattuali. Per questo abbiamo proclamato lo stato d'agitazione permanente di tutto il personale operante nell'appalto e siamo pronti ad incrociare le braccia ed a tenere una manifestazione con sit-in di protesta davanti al Comune se la procedura di raffreddamento e conciliazione che abbiamo avviato non dovesse portare all'esito sperato», commenta Mimmo Spera, segretario Filcams Cgil Bat.