Manca il personale, a Pasquetta porte chiuse a Canne della Battaglia
Il sito archeologico resterà chiuso, interviene il sindaco Cannito
mercoledì 17 aprile 2019
15.35
Il personale manca e il sito archeologico e l'Antiquarium di Canne della Battaglia resteranno chiusi il giorno di Pasquetta. E' stato comunicato dalla direttrice del sito, Miranda Carrieri, la quale ha riferito di non avere il numero minimo indispensabile di addetti, pari a due, per consentire l'apertura al pubblico del noto e importante sito archeologico e storico dove, nel 216 a. C., si combatté una delle più importanti battaglie della seconda guerra punica, fra romani e cartaginesi guidati da Annibale.
"A poco sono servite le proposte di collaborazione e aiuto da parte de Comune di Barletta – spiega il sindaco Cosimo Cannito – visto che possiamo solo essere di supporto nel momento in cui ci sia la disponibilità del personale, dipendenti del Ministero per i beni e le attività culturali, disponibilità che non c'è a causa di una atavica carenza". Sono infatti tre, in totale, gli addetti di cui il sito di Canne dispone per la vigilanza e l'accoglienza e che si destreggiano fra turni, ferie e riposi per garantirne l'apertura al pubblico. Il comune di Barletta è disposto a mettere in campo sue risorse, volontari, addetti per la vigilanza, vigili urbani, ma questo non consentirebbe comunque l'apertura del Sito, per la quale è necessaria e indispensabile la presenza di personale di ruolo, in numero minimo di due unità.
"Ho anche interpellato personalmente l'Assessore regionale per la valorizzazione dei beni culturali Loredana Capone – ha aggiunto il sindaco – per capire con lei quale soluzione trovare, ma la stessa ha riferito di avere più volte sollecitato, in vano, il Mibac per risolvere l'incresciosa questione della carenza di risorse umane, proponendo anche un protocollo d'intesa con la Regione Puglia".
"L'amara conclusione – chiosa il primo cittadino – è che a pochi giorni dalla festività pasquale, all'orizzonte sono davvero pochi gli spiragli di trovare una soluzione, che comunque non si potrebbe definire neanche tale, perché questo è un problema da affrontare e risolvere in maniera strutturale e non con interventi spuri o grazie alla buona volontà dei lavoratori. Canne è un sito importante, per il quale abbiamo progetti ambiziosi, che merita rispetto, attenzione e maggiore promozione e non solo sul piano locale e regionale, dove questo già accade".
"A poco sono servite le proposte di collaborazione e aiuto da parte de Comune di Barletta – spiega il sindaco Cosimo Cannito – visto che possiamo solo essere di supporto nel momento in cui ci sia la disponibilità del personale, dipendenti del Ministero per i beni e le attività culturali, disponibilità che non c'è a causa di una atavica carenza". Sono infatti tre, in totale, gli addetti di cui il sito di Canne dispone per la vigilanza e l'accoglienza e che si destreggiano fra turni, ferie e riposi per garantirne l'apertura al pubblico. Il comune di Barletta è disposto a mettere in campo sue risorse, volontari, addetti per la vigilanza, vigili urbani, ma questo non consentirebbe comunque l'apertura del Sito, per la quale è necessaria e indispensabile la presenza di personale di ruolo, in numero minimo di due unità.
"Ho anche interpellato personalmente l'Assessore regionale per la valorizzazione dei beni culturali Loredana Capone – ha aggiunto il sindaco – per capire con lei quale soluzione trovare, ma la stessa ha riferito di avere più volte sollecitato, in vano, il Mibac per risolvere l'incresciosa questione della carenza di risorse umane, proponendo anche un protocollo d'intesa con la Regione Puglia".
"L'amara conclusione – chiosa il primo cittadino – è che a pochi giorni dalla festività pasquale, all'orizzonte sono davvero pochi gli spiragli di trovare una soluzione, che comunque non si potrebbe definire neanche tale, perché questo è un problema da affrontare e risolvere in maniera strutturale e non con interventi spuri o grazie alla buona volontà dei lavoratori. Canne è un sito importante, per il quale abbiamo progetti ambiziosi, che merita rispetto, attenzione e maggiore promozione e non solo sul piano locale e regionale, dove questo già accade".