Manager Asl? Una tempesta in un bicchiere d'acqua
Interviene Disabato, presidente del gruppo La Puglia per Vendola. «Occorre fare sacrifici in questo momento di crisi»
mercoledì 16 giugno 2010
"La polemica sull'aumento degli stipendi dei manager della sanità ci sembra una tempesta in un bicchiere d'acqua. A nostro parere la questione va posta in termini costruttivi senza dividersi sulla forma, ma andando al cuore della buona amministrazione che ci viene richiesta dai cittadini utenti". A dirlo è il presidente del gruppo "La Puglia per Vendola" in Consiglio regionale, Angelo Disabato."
"Tutti noi sappiamo – spiega – che i direttori generali delle aziende ospedaliere hanno una funzione che deve adempiere a un obiettivo generale: riorganizzare la sanità in termini di efficienza, mantenendo la qualità delle prestazioni. In estrema sintesi, occorre ridurre la spesa e ottimizzare la qualità delle prestazioni sanitarie".
"In questo contesto – precisa il capogruppo – hanno degli obiettivi specifici da raggiungere. Il nostro scopo di rappresentanti dei pugliesi non è negare un riconoscimento economico previsto dalla legge, ma verificare che esso sia erogato in corrispondenza dell'effettivo raggiungimento degli obiettivi. È chiaro che, in questo momento di crisi, se occorre fare dei sacrifici è necessario che ognuno faccia la sua parte".
"In tal senso si è mosso il presidente Nichi Vendola – chiarisce – quando ha chiesto la disponibilità del loro mandato. Non si è trattato di sfiduciare dei professionisti seri, verso le cui capacità gestionali c'è il massimo rispetto da parte del presidente: ma di aprire con loro, con il Consiglio regionale e con l'intera comunità pugliese un confronto aperto e leale sulla programmazione sanitaria rispetto agli obiettivi".
"Proprio in relazione a ciò – sottolinea l'esponente PpV – la nostra proposta è di dare la massima attenzione al compito dei nuclei di valutazione. A loro compete vagliare l'operato dei vertici Asl ed è alla loro capacità di verifica che occorre fare riferimento".
"Invito quindi tutti i colleghi del centrosinistra – conclude Disabato – ad essere propositivi rispetto al contenimento della spesa e alla qualità del servizio sanitario. È questo il banco di prova della dialettica politica tra la maggioranza e l'opposizione".
"Tutti noi sappiamo – spiega – che i direttori generali delle aziende ospedaliere hanno una funzione che deve adempiere a un obiettivo generale: riorganizzare la sanità in termini di efficienza, mantenendo la qualità delle prestazioni. In estrema sintesi, occorre ridurre la spesa e ottimizzare la qualità delle prestazioni sanitarie".
"In questo contesto – precisa il capogruppo – hanno degli obiettivi specifici da raggiungere. Il nostro scopo di rappresentanti dei pugliesi non è negare un riconoscimento economico previsto dalla legge, ma verificare che esso sia erogato in corrispondenza dell'effettivo raggiungimento degli obiettivi. È chiaro che, in questo momento di crisi, se occorre fare dei sacrifici è necessario che ognuno faccia la sua parte".
"In tal senso si è mosso il presidente Nichi Vendola – chiarisce – quando ha chiesto la disponibilità del loro mandato. Non si è trattato di sfiduciare dei professionisti seri, verso le cui capacità gestionali c'è il massimo rispetto da parte del presidente: ma di aprire con loro, con il Consiglio regionale e con l'intera comunità pugliese un confronto aperto e leale sulla programmazione sanitaria rispetto agli obiettivi".
"Proprio in relazione a ciò – sottolinea l'esponente PpV – la nostra proposta è di dare la massima attenzione al compito dei nuclei di valutazione. A loro compete vagliare l'operato dei vertici Asl ed è alla loro capacità di verifica che occorre fare riferimento".
"Invito quindi tutti i colleghi del centrosinistra – conclude Disabato – ad essere propositivi rispetto al contenimento della spesa e alla qualità del servizio sanitario. È questo il banco di prova della dialettica politica tra la maggioranza e l'opposizione".