Maltrattamenti in asilo, altre denunce alla maestra
I genitori di altri due bambini si aggregano alle azioni legali in corso
martedì 10 dicembre 2013
13.32
Sono i genitori di altri due piccoli allievi della maestra d'asilo barlettana Mariangela Tupputi ad aver denunciato i presunti maltrattamenti subiti dai loro figli dalla cosiddetta "maestra cattiva". In un caso teatro delle supposte violenze e vessazioni sarebbe stata la stessa scuola dell'infanzia "Musti – Di Miccoli" dove la 43enne supplente fu immortalata, in un filmato girato con una telecamera nascosta dai Carabinieri, a trattare "come sacchi di patate" alcuni bimbi di una prima classe d'asilo. In un altro caso, invece, i maltrattamenti sarebbero stati perpetrati in un differente asilo cittadino, in occasione di una precedente supplenza della Tupputi.
I genitori che hanno sporto le nuove denunce sono assistiti dall'avvocato Francesco Filograsso, che ha compiuto indagini difensive per fornire elementi investigativi al pubblico ministero Michele Ruggiero, già titolare dell'originario fascicolo d'inchiesta sfociato lo scorso 28 maggio negli arresti domiciliari dell'insegnante, ora a piede libero e che per quelle contestazioni ha chiesto di patteggiare un anno e sei mesi di reclusione col beneficio della pena sospesa. Il patteggiamento potrebbe esser formalizzato venerdì prossimo, 13 dicembre, davanti al gip del Tribunale di Trani, ma non sembra destinato a chiudere definitivamente la brutta vicenda giudiziaria.
I genitori che hanno sporto le nuove denunce sono assistiti dall'avvocato Francesco Filograsso, che ha compiuto indagini difensive per fornire elementi investigativi al pubblico ministero Michele Ruggiero, già titolare dell'originario fascicolo d'inchiesta sfociato lo scorso 28 maggio negli arresti domiciliari dell'insegnante, ora a piede libero e che per quelle contestazioni ha chiesto di patteggiare un anno e sei mesi di reclusione col beneficio della pena sospesa. Il patteggiamento potrebbe esser formalizzato venerdì prossimo, 13 dicembre, davanti al gip del Tribunale di Trani, ma non sembra destinato a chiudere definitivamente la brutta vicenda giudiziaria.