Maffei e le short list medioevali

Per Barletta lifiting grafico o trapianto politico-amministrativo?. Il "severo concorso" lo vinceranno i soliti ignoti...

giovedì 5 aprile 2012
A cura di Franco Caputo
Mentre si è in attesa che possano definirsi in "tutta calma" crisi politica e amministrativa (all'esito delle quali il Comune di Barletta tornerà certamente ad occupare la posizione che le compete ai vertici delle prossime classifiche del Sole 24 Ore), le buone pratiche ed il glossario dell'Amministrazione Maffei si arricchiscono ulteriormente privilegiando gli "inglesismi" con le "SHORT LIST".

Forse una strategia anche per segnare una distanza, almeno nel gergo, rispetto ai nefasti effetti comunicativi provocati dai fenomeni del malcostume politico-gastronomico della vicina Bari, un intreccio di truffe, malaffare, spigole, cozze e provolone. Di ben altro tenore sarà certamente la nuova stagione all'inglese che si inaugura nella Città della Disfida con le "short list". In italiano: "liste ristrette d'attesa o rose di candidati", con il rischio incombente che diventino semplici liste di collocamento "politico".

In un recente comunicato stampa del 27 marzo u.s., infatti, si legge: indagine conoscitiva per la formazione di una SHORT LIST di esperti grafici. Obiettivo di tale indagine sarebbe quello di creare una lista di "esperti" cui affidare "…l'elaborazione e la realizzazione di soluzioni comunicative per inserzioni, brochure, manifesti e altro materiale pubblicitario per divulgare le iniziative poste in essere dal Comune".

L'argomento, per un insieme di questioni é meritevole di alcune considerazioni che attengono sia al metodo che al merito.

La Short List, una procedura dal nome nuovo e dal suono fonicamente delicato, un po' come la famigerata "vision …2020", che al pari di quest'ultima forse conserverà l'antica e collaudata "virtù" della scelta discrezionale dal sapore politico. Presumibilmente il punto più alto di "trasparenza" sarà unicamente l'inevitabile e "odioso" adempimento formale dell'avviso pubblico, per il resto niente di nuovo.
Un insieme di aspetti che evidenziano ancora una volta il preoccupante e dannoso approccio di un profilo amministrativo a di un'idea di Amministrazione più consona ad una modesto Paesino di collina, poco adeguato invece per una Città dal grande potenziale come Barletta. Sul piano più politico e pratico vi è il prevedibile il rischio che le "short list", oltre che diventare motivo di mortificazione morale e professionale per coloro che decideranno di proporsi, possano rivelarsi come l'ennesimo gioco ingannevole della politica.

Per dirla secondo con lo schema del "sommo poeta": pochi (graditi intimi) vedranno il Paradiso, ai più toccherà il resto, tra l'illusione del Purgatorio o durissimo Inferno.