Maffei, «E' la volontà di tutta la città di Barletta»
Il sindaco risponde a Giorgino e alle associazioni andriesi sul ricorso al Tar. «Fanno finta di non conoscere»
sabato 23 ottobre 2010
«Mi sorprende scoprire che le Associazioni andriesi e persino il Sindaco Giorgino si meraviglino del ricorso che ho inoltrato a nome della città di Barletta al Tribunale Amministrativo sulla questione della sede legale della Provincia di Barletta-Andria-Trani». Ne dà notizia il primo cittadino, Nicola Maffei, dalle pagine del suo blog, intervendo nell'annosa questione. Il sindaco continua ed affonda: «Mi fa sorridere che arrivino critiche su questa materia proprio da persone che avrebbero, qualora le cose fossero andate diversamente, rivendicato ad Andria altrettanto».
«Sia il Sindaco di Andria che le Associazioni dimenticano, o fanno finta di non conoscere, i motivi per i quali oggi la città di Andria è cocapoluogo della Sesta Provincia Pugliese. Una storia, quella della Provincia, di battaglie e rivendicazioni portate avanti dalla mia città con orgoglio e senso civico. Battaglie cui gli andriesi stessi dovrebbero essere grati; battaglie combattute da molti grandi uomini e donne della mia terra, ai quali si deve rispetto e memoria. Invece Giorgino taccia di campanilismo la mia città e addirittura si arriva a deridermi dicendo che starei cavalcando la situazione per farmi campagna elettorale. Voglio semplicemente ricordare a questi signori che il ricorso al TAR è il frutto non solo della mia volontà ma di quella di tutta l'Amministrazione che io rappresento e che, inoltre, sulla questione si è espresso favorevolmente anche l'intero Consiglio Comunale di Barletta in seduta monotematica, a dimostrazione di quanto Barletta sia unita su questa questione. Mi sembra che sia facile capire come la decisione della assegnazione della sede legale ad Andria sia vissuta da tutta la città di Barletta come un sopruso e in palese assenza di regole condivise. Vogliamo ricordare come si è svolto quel Consiglio Provinciale nel quale quella decisione è stata presa? Non si tratta di lotta di campanile, ma di giuste rivendicazioni che poggiano sulla storia dell'intero territorio e sulla giustezza delle regole».
«Su una cosa Giorgino ha ragione: evitiamo inutili "gazzarre da bar dello sport". Sia coerente, dunque, e cominci lui stesso a tenere a bada le Associazioni andriesi che da molto tempo ormai offendono me e la mia città, come del resto oggi è ancora una volta avvenuto. Lasciamo che la giustizia faccia il suo corso. I barlettani sono gente civile e perbene e sapranno attendere fiduciosi lo svolgersi degli eventi».
«Sia il Sindaco di Andria che le Associazioni dimenticano, o fanno finta di non conoscere, i motivi per i quali oggi la città di Andria è cocapoluogo della Sesta Provincia Pugliese. Una storia, quella della Provincia, di battaglie e rivendicazioni portate avanti dalla mia città con orgoglio e senso civico. Battaglie cui gli andriesi stessi dovrebbero essere grati; battaglie combattute da molti grandi uomini e donne della mia terra, ai quali si deve rispetto e memoria. Invece Giorgino taccia di campanilismo la mia città e addirittura si arriva a deridermi dicendo che starei cavalcando la situazione per farmi campagna elettorale. Voglio semplicemente ricordare a questi signori che il ricorso al TAR è il frutto non solo della mia volontà ma di quella di tutta l'Amministrazione che io rappresento e che, inoltre, sulla questione si è espresso favorevolmente anche l'intero Consiglio Comunale di Barletta in seduta monotematica, a dimostrazione di quanto Barletta sia unita su questa questione. Mi sembra che sia facile capire come la decisione della assegnazione della sede legale ad Andria sia vissuta da tutta la città di Barletta come un sopruso e in palese assenza di regole condivise. Vogliamo ricordare come si è svolto quel Consiglio Provinciale nel quale quella decisione è stata presa? Non si tratta di lotta di campanile, ma di giuste rivendicazioni che poggiano sulla storia dell'intero territorio e sulla giustezza delle regole».
«Su una cosa Giorgino ha ragione: evitiamo inutili "gazzarre da bar dello sport". Sia coerente, dunque, e cominci lui stesso a tenere a bada le Associazioni andriesi che da molto tempo ormai offendono me e la mia città, come del resto oggi è ancora una volta avvenuto. Lasciamo che la giustizia faccia il suo corso. I barlettani sono gente civile e perbene e sapranno attendere fiduciosi lo svolgersi degli eventi».