Luoghi del Cuore FAI, Villa Bonelli corre al primo posto

Si potrà ottenere un contributo fino a 70mila euro per la valorizzazione del bene

lunedì 23 settembre 2024 10.23
A cura di Anna Dicorato
Arte e storia sono incastonati nel maestoso giardino e nell'edificio costruito tra fine Settecento e metà Ottocento della Villa Bonelli a Barletta. Ideata come dimora di campagna della famiglia da cui prende il nome, oggi è inglobata nel tessuto urbano di Barletta. Apparteneva alla nobile famiglia Bonelli che durante gli anni commissionò vari lavori di ampliamento, come la costruzione di una cappella. Durante la Seconda guerra mondiale la Villa diventò quartier generale delle forze alleate ma il suo attuale stato di decadimento ha avuto inizio nel 1979, quando i Bonelli decisero di vendere la proprietà ormai inutilizzata al Comune di Barletta. Negli anni seguenti fu dimora di famiglie sfrattate finchè non ne furono murati i portoni di accesso.

Oggi l'edificio risulta ancora inaccessibile, in stato di abbandono e degrado: sporcizia e detriti nel fanno da padroni.

Dal 17 settembre 2024, la Villa Bonelli di Barletta partecipa alla XII edizione de I Luoghi del Cuore FAI in collaborazione con Intesa San Paolo, il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare. La campagna ha l'obiettivo di ottenere dall'associazione un contributo economico per un progetto di restauro o valorizzazione. I 3 luoghi più votati su scala nazionale otterranno un contributo fino a 70.000 euro per la messa in atto del progetto: il primo classificato si aggiudica 70.000 euro, il secondo 60.000 euro, il terzo 50.000 euro. Anche i luoghi che, alla scadenza del bando, hanno raggiunto almeno 2500 voti possono richiedere un contributo fino a 50.000 euro.

Al momento, la Villa Bonelli di Barletta è prima in classifica in tutta Italia con 4.344 voti. Si può votare gratuitamente sino al 10 aprile 2025 sul sito ufficiale del Fai o negli esercizi commerciali e nelle scuole aderenti.

È necessario che tutta la comunità si stringa intorno al bene e supporti l'iniziativa per rivalutare un patrimonio che per troppo tempo è stato ignorato e sottovalutato, ma fortemente meritevole di futuro.