Luigi Dicuonzo e lo Stormo dei “Quattro Gatti”
L’aviatore barlettano e un manipolo di piloti contro i nazisti
mercoledì 4 novembre 2015
Una manipolo di aviatori contro il nazismo, tra i quali c'era il barlettano Luigi Dicuonzo. Nato nel 1919, diviene sergente motorista della Regia Aeronautica. Luigi si distingue per azioni belliche che gli fanno guadagnare la Medaglia di Bronzo (8 dicembre 1940) e la Croce di Guerra al Valore Militare (24 luglio 1941). A ridosso dell'armistizio dell'8 settembre 1943, tutto cambia e Luigi entra a fare parte dell' 88° Stormo "Baltimore", dal nome omonimo del bombardiere americano da attacco leggero impiegato contro le truppe naziste.
La ricostituzione della Regia Aeronautica , lo Stormo Baltimore e i "Quattro Gatti"
La Regia Aeronautica si trovava alla data dell'armistizio (8 settembre 1943) logorata nel morale e nei mezzi. L'ordine di fuga e rischieramento su campi sicuri poté essere parzialmente eseguito, da equipaggi e velivoli che raggiunsero la Sardegna, la Puglia, la Sicilia. Poterono essere recuperati soltanto 133 aerei, di cui una quarantina da caccia ed una trentina da bombardamento. Si cercò di creare uno Stormo, denominato "Baltimore".
Le condizioni operative erano difficili ed il personale, aveva la motivazione di continuare a combattere contro l'invasore tedesco. Il personale era costituito da volontari e da tutti i militari che dopo l' 8 settembre sfuggirono alla prigionia tedesca (tra cui il sergente Dicuonzo). La linea di volo dello stormo Baltimore era composta da vari velivoli, tra cui anche sette Junker 87 Stuka, era carente di velivoli da bombardamento, solo 3 Cant Z 1007 (uno di questi pilotato da Luigi Dicuonzo) e quindici SM 79 efficienti. Gli Alleati non fornirono alcun aereo alla neo costituita Unità Aerea.
La Regia Aeronautica disponeva di pochi velivoli e piloti addestrati per questo compito. Le azioni svolte, furono condotte da pochi velivoli SM 79 con i loro equipaggi, appunto dai soliti "quattro gatti". Non fu difficile identificare la squadriglia come un insieme di 4 gatti, che attaccavano il nemico. Lo stemma dello Stormo ritraeva due gatti neri che avevano il compito di portare sfortuna al nemico, mentre gli altri due "bianchi", avrebbero dovuto portare fortuna alla squadriglia. Il 14 maggio 1944, il bombardiere su cui si trovava il tenente Dicuonzo - di ritorno da un bombardamento su postazioni naziste nel Montenegro - è intercettato da uno stormo di caccia nazisti, nel cielo del basso Adriatico. Si scatena una battaglia aerea in cui, gli agili caccia tedeschi riescono ad avere la meglio sul lento e pesante bombardiere.
Il velivolo di Luigi è abbattuto nelle acque antistanti il Gargano. Luigi Dicuonzo aveva 25 anni e fu insignito della Medaglia d'Argento al Valore Militare, alla memoria. Il Comune di Barletta ha intitolato a Luigi Dicuonzo l'omonima via.
A seguire, pubblichiamo gli elenchi dei soldati barlettani decorati al valore militare e gli elenchi dei soldati barlettani decorati, caduti, dispersi e deceduti per malattia durante la seconda guerra mondiale.
La ricostituzione della Regia Aeronautica , lo Stormo Baltimore e i "Quattro Gatti"
La Regia Aeronautica si trovava alla data dell'armistizio (8 settembre 1943) logorata nel morale e nei mezzi. L'ordine di fuga e rischieramento su campi sicuri poté essere parzialmente eseguito, da equipaggi e velivoli che raggiunsero la Sardegna, la Puglia, la Sicilia. Poterono essere recuperati soltanto 133 aerei, di cui una quarantina da caccia ed una trentina da bombardamento. Si cercò di creare uno Stormo, denominato "Baltimore".
Le condizioni operative erano difficili ed il personale, aveva la motivazione di continuare a combattere contro l'invasore tedesco. Il personale era costituito da volontari e da tutti i militari che dopo l' 8 settembre sfuggirono alla prigionia tedesca (tra cui il sergente Dicuonzo). La linea di volo dello stormo Baltimore era composta da vari velivoli, tra cui anche sette Junker 87 Stuka, era carente di velivoli da bombardamento, solo 3 Cant Z 1007 (uno di questi pilotato da Luigi Dicuonzo) e quindici SM 79 efficienti. Gli Alleati non fornirono alcun aereo alla neo costituita Unità Aerea.
La Regia Aeronautica disponeva di pochi velivoli e piloti addestrati per questo compito. Le azioni svolte, furono condotte da pochi velivoli SM 79 con i loro equipaggi, appunto dai soliti "quattro gatti". Non fu difficile identificare la squadriglia come un insieme di 4 gatti, che attaccavano il nemico. Lo stemma dello Stormo ritraeva due gatti neri che avevano il compito di portare sfortuna al nemico, mentre gli altri due "bianchi", avrebbero dovuto portare fortuna alla squadriglia. Il 14 maggio 1944, il bombardiere su cui si trovava il tenente Dicuonzo - di ritorno da un bombardamento su postazioni naziste nel Montenegro - è intercettato da uno stormo di caccia nazisti, nel cielo del basso Adriatico. Si scatena una battaglia aerea in cui, gli agili caccia tedeschi riescono ad avere la meglio sul lento e pesante bombardiere.
Il velivolo di Luigi è abbattuto nelle acque antistanti il Gargano. Luigi Dicuonzo aveva 25 anni e fu insignito della Medaglia d'Argento al Valore Militare, alla memoria. Il Comune di Barletta ha intitolato a Luigi Dicuonzo l'omonima via.
A seguire, pubblichiamo gli elenchi dei soldati barlettani decorati al valore militare e gli elenchi dei soldati barlettani decorati, caduti, dispersi e deceduti per malattia durante la seconda guerra mondiale.
Si ringrazia per la collaborazione Ruggiero Graziano, presidente dell'ANMIG (Associazione Nazionale Mutilati Invalidi di Guerra) - sezione Barletta (via Capua, 28).
Lo Stormo Baltimore era uno stormo da bombardamento della Aeronautica Cobelligerante Italiana, costituito a Napoli nel 1944, presso l'aeroporto di Campo Vesuvio, in prossimità di Ottaviano; a partire dall'autunno di quell'anno venne inquadrato nella Balkan Air Force, la forza aerea multinazionale che verso il termine della seconda guerra mondiale coordinò le attività aeree della Royal Air Force britannica, della South African Air Force, della Royal New Zealand Air Force e le componenti aeree che andavano ricostituendosi in Grecia e (dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943) nel Regno d'Italia del Sud.
Inquadrato tra i reparti della ricostituita Aeronautica Militare della Repubblica Italiana dopo il termine del conflitto, rimase operativo fino al 1º novembre 1948; in questa data venne ufficialmente ridesignato come 3º Stormo Caccia.
L'Aeronautica Cobelligerante Italiana (in inglese: Italian Co-Belligerent Air Force, ICBAF) è la denominazione convenzionalmente utilizzata per identificare la Regia Aeronautica ricostituitasi nel cosiddetto Regno del Sud (territorio del sud Italia liberato dagli alleati dove si era rifugiato il re Vittorio Emanuele III) con equipaggi italiani e mezzi di provenienza sia alleata che di produzione nazionale e germanica, dopo il proclama Badoglio dell'8 settembre 1943 sull'armistizio di Cassibile.
fonte Wikipedia
Lo Stormo Baltimore era uno stormo da bombardamento della Aeronautica Cobelligerante Italiana, costituito a Napoli nel 1944, presso l'aeroporto di Campo Vesuvio, in prossimità di Ottaviano; a partire dall'autunno di quell'anno venne inquadrato nella Balkan Air Force, la forza aerea multinazionale che verso il termine della seconda guerra mondiale coordinò le attività aeree della Royal Air Force britannica, della South African Air Force, della Royal New Zealand Air Force e le componenti aeree che andavano ricostituendosi in Grecia e (dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943) nel Regno d'Italia del Sud.
Inquadrato tra i reparti della ricostituita Aeronautica Militare della Repubblica Italiana dopo il termine del conflitto, rimase operativo fino al 1º novembre 1948; in questa data venne ufficialmente ridesignato come 3º Stormo Caccia.
L'Aeronautica Cobelligerante Italiana (in inglese: Italian Co-Belligerent Air Force, ICBAF) è la denominazione convenzionalmente utilizzata per identificare la Regia Aeronautica ricostituitasi nel cosiddetto Regno del Sud (territorio del sud Italia liberato dagli alleati dove si era rifugiato il re Vittorio Emanuele III) con equipaggi italiani e mezzi di provenienza sia alleata che di produzione nazionale e germanica, dopo il proclama Badoglio dell'8 settembre 1943 sull'armistizio di Cassibile.
fonte Wikipedia