Luigi De Martino Norante, da Barletta alla McLaren campione costruttori in F1

Dietro il titolo mondiale della scuderia di Woking c’è anche il duro e prezioso lavoro del giovane ingegnere barlettano

giovedì 19 dicembre 2024 9.25
A cura di Cosimo Campanella
Domenica 27 marzo 1994, alle ore 19:00 in Italia, sul circuito "Carlos Pace" di San Paolo prende il via il Gran Premio del Brasile che andrà ad aprire il mondiale più controverso e drammatico della storia recente della F1. Davanti a tutti, manco a dirlo, l'idolo di casa Ayrton Senna, alla 63a pole position della sua immensa carriera, ma soprattutto al debutto sulla tanto agognata Williams Renault, la macchina da battere per la quale l'asso brasiliano aveva detto addio alla sua amata (ma non più competitiva) McLaren, sulla quale debuttavano i motori Peugeot, dopo che in inverno si era addirittura ipotizzata una partnership con Lamborghini.

E a proposito di McLaren, esattamente un mese prima di quella gara a Interlagos, nasceva a Barletta Luigi De Martino Norante: un ragazzo con la F1 nel destino, che dopo una laurea triennale a tempo di record in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino e in seguito, magistrale sempre in aerodinamica all'università di Delft (Olanda), nel luglio del 2018 entrerà a far parte proprio del team di ingegneri aerodinamici della storica scuderia inglese. Scuderia che, ricordiamo, ha visto i trionfi iridati di piloti leggendari come Emerson Fittipaldi, James Hunt, Niki Lauda, Alain Prost, Ayrton Senna, Mika Hakkinen e Lewis Hamilton. Successi firmati anche da manager come il tanto antipatico quanto grandissimo Ron Dennis, o come il mitico Jo Ramirez. In poche parole il "Gotha", l'olimpo della Formula 1 al quale si sta a grandi passi avvicinando l'attuale McLaren-Mercedes, quella dei giovani piloti e aspiranti campioni Lando Norris e Oscar Piastri, del "boss" Zak Brown e del team principal Andrea Stella, tra i cui pupilli figura per l'appunto Luigi De Martino Norante, che in McLaren si occupa di sviluppo aerodinamico. Mansione tutt'altro che banale dal momento che, grazie al preciso ed efficiente lavoro di Luigi e dei suoi colleghi la McLaren (di nuovo motorizzata Mercedes dopo i fasti della coppia Hakkinen-Coulthard e di un giovanissimo Lewis Hamilton), a partire dalla seconda parte del campionato 2023, le vetture di Woking hanno iniziato a far registrare quei sensibilissimi miglioramenti dal punto di vista aerodinamico che, nell'attesa del titolo piloti, quest'anno hanno riportato in McLaren il titolo costruttori che mancava dal 1998. Un risultato che in molti nell'ambiente del circus vedono solo come un primo mattoncino di un qualcosa di ben più grande, dal momento che McLaren, come noto, oltre al titolo mondiale in Formula 1, la scuderia con al vertice Zak Brown è grande protagonista anche negli Stati Uniti, nel campionato Indycar, dove il messicano Pato O'Ward è da qualche anno tra i big della categoria e che anche per il 2025 è tra i massimi favoriti al titolo.

Un risultato che, nell'attesa di nuovi e più ambiziosi obiettivi, colloca di diritto il team guidato da Andrea Stella e di cui fa parte il barlettano Luigi De Martino Norante nella storia di un team che in Formula Uno, quanto a prestigio e tradizione è secondo alla sola Ferrari.