Lotta agli sprechi in sanità, proposta di legge di Marino e Mennea
Obiettivo: dimezzare i compensi dei componenti del CIV. In linea con la manovra Monti, con tetti di stipendi massimi per i manager
mercoledì 1 febbraio 2012
Il Presidente della Commissione Sanità della regione Puglia, Leonardo Marino, e il consigliere regionale del Pd Ruggiero Mennea, sono stati i primi firmatari di un provvedimento legislativo per combattere ed eliminare gli sprechi nella gestione della Sanità Pugliese.
Ieri mattina, infatti, è stata depositata una proposta di legge che dimezza i compensi dei componenti del CIV (Comitato di Indirizzo di Valutazione degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico pubblici e delle Università di Bari e Foggia – Facoltà di Medicina). La motivazione di tale proposta è legata alla sproporzione del compenso, stante allo stesso regolamento vigente, che prevede che il CIV si riunisca "di norma" almeno una volta al mese. Basterebbe stare nella "norma" per capire la sproporzione del compenso che risulterebbe, ad esempio, per il Presidente di oltre quattromila euro a seduta (mensile). Nel merito, quindi, la proposta di legge interviene sull'entità del trattamento economico del Presidente del CIV, dimezzandolo, ragionevolmente, così come viene ridotto dal 35% al 30% del trattamento economico percepito dal Presidente, quello dei componenti.
Infine, Marino e Mennea rivolgono un appello al Presidente della Giunta affinché prenda in considerazione l'utilizzo dello stesso metodo adottato dal Governo Nazionale per definire il tetto massimo "insuperabile" per tutti i manager e i dirigenti regionali. "In questo senso – concludono Marino e Mennea – stiamo lavorando alla stesura di una nuova proposta di legge".
Ieri mattina, infatti, è stata depositata una proposta di legge che dimezza i compensi dei componenti del CIV (Comitato di Indirizzo di Valutazione degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico pubblici e delle Università di Bari e Foggia – Facoltà di Medicina). La motivazione di tale proposta è legata alla sproporzione del compenso, stante allo stesso regolamento vigente, che prevede che il CIV si riunisca "di norma" almeno una volta al mese. Basterebbe stare nella "norma" per capire la sproporzione del compenso che risulterebbe, ad esempio, per il Presidente di oltre quattromila euro a seduta (mensile). Nel merito, quindi, la proposta di legge interviene sull'entità del trattamento economico del Presidente del CIV, dimezzandolo, ragionevolmente, così come viene ridotto dal 35% al 30% del trattamento economico percepito dal Presidente, quello dei componenti.
Infine, Marino e Mennea rivolgono un appello al Presidente della Giunta affinché prenda in considerazione l'utilizzo dello stesso metodo adottato dal Governo Nazionale per definire il tetto massimo "insuperabile" per tutti i manager e i dirigenti regionali. "In questo senso – concludono Marino e Mennea – stiamo lavorando alla stesura di una nuova proposta di legge".