Lidl al Castello di Barletta, presentato ricorso straordinario al Capo dello Stato
Il documento preparato da Italia Nostra per fare chiarezza sui permessi a costruire nell'area accanto al fossato
lunedì 5 luglio 2021
10.55
La sezione di Barletta dell'Associazione Italia Nostra comunica che "in data 4-5 luglio 2021 ha provveduto a notificare il ricorso straordinario al Capo dello Stato, contro i provvedimenti del Comune di Barletta e della Soprintendenza di Foggia, che hanno reso possibile il rilascio del PAU (Provvedimento Autorizzativo Unico) e dei titoli edilizi endoprocedimentali, per la costruzione in adiacenza al fossato del Castello di una media struttura commerciale LIDL (struttura di vendita M2) e del relativo parcheggio privato "a raso", i cui lavori iniziavano nello scorso mese di marzo, con demolizione e ricostruzione su un'area estesa di 8.329 mq".
"L'avvio dei lavori di cantierizzazione e demolizione - si legge nella nota a firma della presidente della Sezione di Barletta di Italia Nostra Luisa Filannino - ha suscitato grande indignazione e risentimento nella collettività barlettana, tanto da provocare la nascita di un comitato spontaneo (Comitato "Salviamo il Castello"), senza il cui fattivo impegno e massiccia mobilitazione - concretizzati nella raccolta di migliaia di firme consegnate all'amministrazione comunale - sicuramente il Castello di Barletta e il territorio circostante avrebbero subito un irrimediabile sfregio, segnando in negativo la storia della nostra Città. E' così cominciata una collaborazione fra il Comitato "Salviamo il Castello" e la sezione cittadina di Italia Nostra. Cittadini comuni, tecnici (avvocati, architetti, ingegneri) e soci hanno lavorato fianco a fianco per un unico scopo, la salvaguardia del bene comune, a vantaggio della collettività, culminato nel ricorso odierno, autorizzato dalla sede nazionale di Italia Nostra, associazione che ha lo scopo di concorrere alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico e naturale del nostro Paese. Per questi motivi la Onlus Italia Nostra, interpretando i sentimenti dell'intera cittadinanza, manifesta la propria gratitudine a chi, ponendosi a capo del Comitato e pur non figurando direttamente tra i soggetti propositori, ha posto le basi ed offerto anche il proprio sostegno economico per la redazione di un ricorso amministrativo avverso i titoli abilitativi dello sciagurato intervento edilizio, confidando nella possibilità di evitare uno scempio che deturperebbe il paesaggio urbano in modo definitivo ed irrimediabile.
Un ringraziamento speciale va al Socio, avvocato Francesco Mazzola, che, unitamente all'avv. Francesco Nanula, ha curato in modo disinteressato e con grande impegno e professionalità lo studio della intricatissima vicenda, dipanatasi nel corso di circa sessant'anni, e la redazione del ricorso".
"L'avvio dei lavori di cantierizzazione e demolizione - si legge nella nota a firma della presidente della Sezione di Barletta di Italia Nostra Luisa Filannino - ha suscitato grande indignazione e risentimento nella collettività barlettana, tanto da provocare la nascita di un comitato spontaneo (Comitato "Salviamo il Castello"), senza il cui fattivo impegno e massiccia mobilitazione - concretizzati nella raccolta di migliaia di firme consegnate all'amministrazione comunale - sicuramente il Castello di Barletta e il territorio circostante avrebbero subito un irrimediabile sfregio, segnando in negativo la storia della nostra Città. E' così cominciata una collaborazione fra il Comitato "Salviamo il Castello" e la sezione cittadina di Italia Nostra. Cittadini comuni, tecnici (avvocati, architetti, ingegneri) e soci hanno lavorato fianco a fianco per un unico scopo, la salvaguardia del bene comune, a vantaggio della collettività, culminato nel ricorso odierno, autorizzato dalla sede nazionale di Italia Nostra, associazione che ha lo scopo di concorrere alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico e naturale del nostro Paese. Per questi motivi la Onlus Italia Nostra, interpretando i sentimenti dell'intera cittadinanza, manifesta la propria gratitudine a chi, ponendosi a capo del Comitato e pur non figurando direttamente tra i soggetti propositori, ha posto le basi ed offerto anche il proprio sostegno economico per la redazione di un ricorso amministrativo avverso i titoli abilitativi dello sciagurato intervento edilizio, confidando nella possibilità di evitare uno scempio che deturperebbe il paesaggio urbano in modo definitivo ed irrimediabile.
Un ringraziamento speciale va al Socio, avvocato Francesco Mazzola, che, unitamente all'avv. Francesco Nanula, ha curato in modo disinteressato e con grande impegno e professionalità lo studio della intricatissima vicenda, dipanatasi nel corso di circa sessant'anni, e la redazione del ricorso".