Lettera ai maturandi, «voi giovani siete la forza del mondo»

La preghiera dell'arcivescovo D'Ascenzo

lunedì 15 giugno 2020 9.46
«Cari ragazzi e ragazze, fra qualche giorno comincerà per voi la prova di maturità. Sicuramente nei mesi scorsi avrete tanto desiderato queste settimane che, come vi avranno raccontato i vostri compagni più grandi, sono cariche di emozioni, timori e aspettative. Ma i vostri sogni si sono, in un certo modo, modificati a causa dell'emergenza sanitaria che ha coinvolto tutti noi. In questi mesi di "didattica a distanza" non avete potuto vivere le emozioni delle ultime settimane, degli ultimi mesi di Scuola Superiore. Penso alle vostre ambizioni, ai vostri progetti e, con i vostri docenti e genitori, vi incoraggio a non spegnerli. Come ci insegna san Giovanni Apostolo, voi giovani siete la forza del mondo: è per questo motivo che la Chiesa guarda a voi con fiducia e speranza. Abbiamo bisogno di voi! Perché il vostro cuore giovane, ricco di sogni belli e autentici, non viene mai meno di fronte alle difficoltà. Anche in questi mesi, dove avete vissuto un modo diverso di apprendere e imparare la nostra cultura, non vi siete arresi e, sono -certo, che gli esami di maturità, ormai alle porte, vi permetteranno di mostrare, con ottimi risultati, tutto il lavoro svolto.

Cinque anni di Scuola superiore, sono trascorsi, e ora si apre dinnanzi a voi l'esperienza universitaria e del lavoro. Non cessate mai di guardare avanti, non cessate mai di continuare ad inseguire i vostri sogni e di realizzare tutto ciò che batte nel vostro cuore: il mondo ha bisogno di voi: la Chiesa ha bisogno di voi ed io, vostro Pastore, faccio il tifo per voi e per tutto ciò che è nel vostro cuore.

Buona preparazione, e in bocca al lupo per questa tappa tanto attesa; vi sono vicino con l'affetto paterno che nutro per ciascuno di voi. A Dio affido, nella mia preghiera, voi, i vostri insegnanti, le commissioni esaminatrici, perché in tutti soffi il dono della Sapienza che lo Spirito Santo concede a coloro che confidano in Dio».