Legambiente Puglia, a tutela dei cittadini contro "puzze" ed emissioni nocive

Condiviso l'appello dell'ARPA Puglia

lunedì 9 marzo 2015
La Legge Regionale n.7/99, aveva lo scopo di regolamentare le emissioni puntuali e diffuse di tutte le aziende responsabili di impatto osmogeno (impianti di depurazione, compostaggio, trattamento rifiuti, raffinerie, rendering animale, combustione di biomasse, ecc.), oltre che dei sansifici. Pur con evidenti limiti applicativi, tale articolato costituiva l'unico riferimento normativo in materia di emissioni odorigene. Per tale motivo, la L.R. 7/99 è stata ampiamente utilizzata come riferimento nei procedimenti autorizzativi regionali di AIA, VIA, ecc., ed ha consentito ad ARPA Puglia di effettuare numerosi controlli su vari insediamenti produttivi, con successiva attuazione di procedimenti correttivi a tutela della popolazione interessata.

Parte dalla regione una vivace protesta tutt'altro che lontana dagli ambienti barlettani tuttora in attesa, e più o meno preoccupati, di notizie riguardanti le strane "puzze, puzze, puzze" che maliziosamente fanno capolino tra le vie della città (e speriamo non illegalmente). A scricchiolare sembra tutto l'assetto normativo che ha consentito di monitorare accuratamente una consistente fetta di ambiente, per la massima tutela.

In considerazione delle carenze mostrate dalla normativa in questione, l'Assessorato alla Qualità dell'Ambiente della Regione Puglia ha istituito un apposito Tavolo tecnico, costituito da rappresentanti della Regione e di ARPA Puglia, che ha provveduto a rivedere l'articolo 1 della L.R. 7/99, aggiornando i suoi contenuti rispetto alle nuove conoscenze disponibili.

La V Commissione Consiliare della Regione Puglia, nell'ultima seduta, ha approvato un progetto di legge che prevede la sospensione degli artt. 1 e 1 bis della L.R. n.7/99, annullando, di fatto, la validità della normativa in questione, senza tener alcun conto della proposta approvata congiuntamente da Assessorato Regionale all'Ecologia e ARPA Puglia.

«Non possiamo non condividere e sostenere l'appello lanciato dal direttore generale dell'Arpa Puglia - dichiara Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia - affinché il Consiglio Regionale pugliese non recepisca la sospensione degli artt. 1 e 1 bis della L.r. 7/99 approvata dalla V Commissione Consiliare, ma approvi invece l'articolato messo a punto dal Tavolo Tecnico Assessorato Ambiente – Arpa, permettendo così l'applicazione dell'unico riferimento normativo sulle emissioni odorigene e consentendo la continuità del sistema di controlli, necessario per tutelare l'ambiente e la salute dei cittadini. A tal proposito, non possiamo non sottolineare – conclude Tarantini – che negli ultimi anni il Consiglio Regionale pugliese ha emanato importanti leggi sulla tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini quali quella sulla diossina, sul benzopirene e sulla valutazione del danno sanitario. Quindi ci auguriamo che non faccia passi indietro sul fronte delle emissioni odorifere».
Si svolgerà oggi un incontro alle 15:30 in via Capruzzi a Bari, sulle proposte di modifica alle norme regionali sulle emissioni odorifere. È l'iniziativa urgente del presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna, che ha convocato l'assessore regionale alla qualità dell'ambiente Lorenzo Nicastro, il presidente della commissione permanente all'ambiente Filippo Caracciolo, il consigliere regionale Giovanni Epifani, il direttore generale dell'ARPA Puglia Giorgio Assennato, il direttore dell'Area ambiente della Regione Antonello Antonicelli e il dirigente del servizio regionale rischio industriale Giuseppe Tedeschi.

«Si tratta, spiega Introna, di procedere ad una puntuale verifica su quanto lamentato, per definire eventuali decisioni insieme a tutti i soggetti interessati». Oggetto della riunione sarà in particolare la proposta di legge dei consiglieri Epifani e Caracciolo, approvata dalla commissione consiliare all'ambiente. Prevede modifiche e integrazioni alla legge regionale 7/1999 ("Disciplina delle emissioni odorifere derivanti dalla produzione e lavorazione delle sanse), modificata dalla l.r. 17/2007 ("Disposizioni in campo ambientale, anche in relazione al decentramento delle funzioni amministrative in materia ambientale").