Le sezioni distaccate del Tribunale di Trani chiudono a settembre
La Corte Costituzionale ha rigettato i ricorsi. Intervento di Massimo Marcone, segretario Fp Cgil Bat
sabato 13 luglio 2013
Ormai non ci sono più speranze, persino il giorno è stato anche fissato: la Corte Costituzionale ha respinto i dubbi di legittimità sollevati sulla legge che prevede la chiusura e l'accorpamento di tribunali, sezioni distaccate e Uffici del Giudice di Pace, confermandone dunque la soppressione. Resta quindi confermata la data del 12 settembre prossimo per la chiusura delle sezioni distaccate del circondario di Trani quali Andria, Barletta, Canosa di Puglia, Molfetta e Ruvo di Puglia. Mentre, per quanto riguarda la chiusura degli Uffici del Giudice di Pace, il Ministero della Giustizia ha tempo fino al 28 aprile 2014 per emettere l'eventuale decreto di mantenimento dell'ufficio a seguito della richiesta formulata, per il circondario di Trani, dai comuni di Andria, Barletta, Canosa di Puglia, Corato e Minervino Murge. Quindi, il personale delle sezioni distaccate entrerà dal 13 settembre di diritto a far parte dell'organico del Tribunale di Trani.
"La Funzione pubblica Cgil Bat – commenta Massimo Marcone, segretario Fp Cgil Bat - che pure è sempre stata contraria alla chiusura degli uffici giudiziari, così come prevista dai ministri Palma, Severino e Cancellieri, vigilerà affinché vengano rispettate le norme a tutela dei lavoratori e della sicurezza degli stessi, anche in virtù del fatto che attualmente gli immobili dove si amministra la giustizia a Trani sono insufficienti ad ospitare altro carico di lavoro. Siamo convinti – conclude Marcone – che questa decisione di chiudere gli uffici giudiziari, di fatto, si tradurrà in un maggiore aggravio di costi per i lavoratori e soprattutto per i cittadini che, sicuramente, vedranno peggiorare e reso più caotico il servizio giustizia".
"La Funzione pubblica Cgil Bat – commenta Massimo Marcone, segretario Fp Cgil Bat - che pure è sempre stata contraria alla chiusura degli uffici giudiziari, così come prevista dai ministri Palma, Severino e Cancellieri, vigilerà affinché vengano rispettate le norme a tutela dei lavoratori e della sicurezza degli stessi, anche in virtù del fatto che attualmente gli immobili dove si amministra la giustizia a Trani sono insufficienti ad ospitare altro carico di lavoro. Siamo convinti – conclude Marcone – che questa decisione di chiudere gli uffici giudiziari, di fatto, si tradurrà in un maggiore aggravio di costi per i lavoratori e soprattutto per i cittadini che, sicuramente, vedranno peggiorare e reso più caotico il servizio giustizia".