Le scuole con il Fai alla scoperta della storia di Barletta

Il progetto educativo verte alla sensibilizzazione dei cittadini di domani. Un itinerario locale per trasformare il vicino ignoto in noto

venerdì 23 novembre 2012
Una visita a misura di studente quella organizzata dagli enti locali del FAI (fondo ambiente italiano) nella Città della Disfida, l'unica coinvolta in Puglia oltre alla città di Lecce. Oggetto della visita è il centro storico di Barletta e in particolare il complesso architettonico Real Monte di Pietà e le sette Rue della barocca Via Cialdini. I soggetti attivi del progetto sono gli studenti barlettani di ogni ordine e grado scolastico, chi col ruolo di guida e chi con quello di turista nella propria città.
L'iniziativa del FAI tiene impegnati i ragazzi degli Istituti turistici e artistici dal 19 al 23 Novembre in una sorta di tirocinio in cui devono far da ciceroni ai giovanissimi studenti che si approcciano ad esplorare la storia e l'arte della loro città. Molti ragazzi dell'IISS Garrone di Barletta, infatti, sono stati appositamente formati per descrivere formalmente gli edifici e appassionare i giovani spettatori di scuole elementari e medie che non hanno esitato a far foto e a prendere nota delle curiosità più interessanti. L'itinerario prevede la considerazione della chiesa di S. Ruggiero, le cui reliquie sono tuttora conservate, la visita interna del palazzo della Prefettura, il più antico del complesso perché costruito nel 1639 dai gesuiti e sottoposto a un laborioso restauro nel 2010 (tuttora in corso), il palazzo Della Marra interamente commissionato e finanziato dal mecenate barlettano Ettore Della Marra, la visita interna della chiesa del Monte di Pietà in cui non mancano riferimenti encomiastici alla famiglia del grande mecenate e, infine, il percorso delle sette Rue con piccoli cenni sulla chiesa di S. Pasquale. L'ampia preparazione degli studenti-guide ha permesso, inoltre, una dinamica comunicazione intergruppo nella quale si è avuto modo di ripercorrere la storia dell'arte del XVII secolo nell'allora regno di Napoli; le domande degli studenti visitatori, le risposte delle guide e i preziosi approfondimenti dei docenti hanno dato vita ai tanti artisti barlettani come Cesare Fracanzano che hanno lasciato il segno con dipinti, affreschi e contributi architettonici.

Al progetto locale hanno partecipato così tante scuole di primo e secondo grado al punto da rendere necessaria l'attuazione di turni per fasce orarie; sorprendentemente, la curiosità dei ragazzi è stata destata in maniera molto attiva e il tutto si è svolto in maniera entusiastica e sinergica. Il risultato sembra aver risposto adeguatamente all'obiettivo prefissato dal FAI: consentire la formazione di una coscienza civica e localmente culturale a chi ancora non la possiede ben salda o a chi ancora non la possiede affatto! Entrare nelle menti e nei cuori dei più piccoli significa poter agevolare una risposta positiva a quella domanda che noi ci eravamo posti nel nostro precedente articolo.

Sebbene i fruitori di questa iniziativa siano i ragazzi che ancora non hanno scoperto appieno il loro territorio, il progetto vuole implicitamente richiamare l'attenzione anche di quei giovani meno giovani che vivono, si incontrano nel cuore di Barletta senza neanche conoscerla veramente. Siamo circondati da strutture purtroppo sconosciute, forse perché questo tipo di iniziative si realizza con ritardo o forse perché noi ragazzi siamo affetti da una miopia culturale che ci rende sempre più vogliosi di esplorare il lontano senza avere piena coscienza del vicino.
Mattinate FAI con le scuole
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