Le prevedibili disgrazie dei botti di Capodanno
A Barletta un 29enne ha perso due dita. Tanti i feriti in tutt'Italia durante i festeggiamenti
sabato 1 gennaio 2011
Neppure quest'anno sono bastati gli avvertimenti di istituzioni e forze dell'ordine. Neppure quest'anno sono bastati i numerosi sequestri preventivi di petardi illegali. Siamo abituati ad aprire l'anno nuovo con la notizia dell'ennesima disgrazia legata ai botti di Capodanno, e la nostra città non ne è rimasta indenne.
A Barletta un romeno di 29 anni, per lo scoppio di un petardo, ha perso le falangi di due dita della mano destra. E' ora ricoverato nel reparto di chirurgia plastica con un prognosi di 30 giorni. Stessa prognosi per un ragazzo di 17 anni di Gravina di Puglia, ricoverato presso il Policlinico di Bari, al quale lo scoppio di un petardo ha provocato l'amputazione di tre dita della mano sinistra. A Modugno un cinese di 42 anni ha perso un occhio per lo scoppio di un petardo che stava maneggiando in casa. In tutto sono 13 i feriti, di cui tre piuttosto gravi, per i botti di fine anno nel Barese.
Altre notizie di ferite più o meno gravi si ascoltano in tutt'Italia: in Calabria una bambina di otto anni è rimasta ferita ad un occhio. Purtroppo si registra anche una vittima in provincia di Napoli: un 39enne è stato colpito da un proiettile vagante mentre festeggiava l'arrivo del 2011. E proprio a Napoli non è bastata neppure la preghiera anti-botti di padre Antonio Rungi pronunciata qualche giorno fa: «Signore, proteggici tu dalla guerra di San Silvestro».
Attenzione altissima per i pericoli del giorno dopo, quelli dei botti inesplosi e delle cartucce che riempiono le strade della nostra città. Particolare premura nell'attraversamento del passaggio a livello di via Milano: questa notte infatti i binari ferroviari sono stati presi dall'assalto per l'esplosione di numerosi petardi che hanno causato danni parziali alle grate metalliche e ai muretti di protezione che costaggiano le rotaie.
A Barletta un romeno di 29 anni, per lo scoppio di un petardo, ha perso le falangi di due dita della mano destra. E' ora ricoverato nel reparto di chirurgia plastica con un prognosi di 30 giorni. Stessa prognosi per un ragazzo di 17 anni di Gravina di Puglia, ricoverato presso il Policlinico di Bari, al quale lo scoppio di un petardo ha provocato l'amputazione di tre dita della mano sinistra. A Modugno un cinese di 42 anni ha perso un occhio per lo scoppio di un petardo che stava maneggiando in casa. In tutto sono 13 i feriti, di cui tre piuttosto gravi, per i botti di fine anno nel Barese.
Altre notizie di ferite più o meno gravi si ascoltano in tutt'Italia: in Calabria una bambina di otto anni è rimasta ferita ad un occhio. Purtroppo si registra anche una vittima in provincia di Napoli: un 39enne è stato colpito da un proiettile vagante mentre festeggiava l'arrivo del 2011. E proprio a Napoli non è bastata neppure la preghiera anti-botti di padre Antonio Rungi pronunciata qualche giorno fa: «Signore, proteggici tu dalla guerra di San Silvestro».
Attenzione altissima per i pericoli del giorno dopo, quelli dei botti inesplosi e delle cartucce che riempiono le strade della nostra città. Particolare premura nell'attraversamento del passaggio a livello di via Milano: questa notte infatti i binari ferroviari sono stati presi dall'assalto per l'esplosione di numerosi petardi che hanno causato danni parziali alle grate metalliche e ai muretti di protezione che costaggiano le rotaie.