Le parole dell’Ambiente a largo Primavera
L’assessore Pisicchio apre alla partecipazione e ai professionisti del settore. Aria, acque, Ofanto tra le principali questioni
domenica 25 agosto 2013
11.30
Tornano al centro del dibattito le problematiche ambientali che colpiscono Barletta e il suo territorio. L'occasione è stato l'incontro dal titolo "Lotte e proposte per difendere l'ambiente", organizzato dall'associazione Sinistra per Barletta, in seno alle quattro giornate di "Periferia in festa", iniziativa volta a valorizzare la periferia barlettana, in particolare la 167 e largo Primavera dove si svolge.
L'incontro più che dare risposte, si è presentato come un'elencazione di problematiche, sottoposte all'assessore alle Politiche ambientali del Comune di Barletta, Irene Pisicchio, che più che confortare concretamente sui vari temi proposti, ha preferito annunciare le modalità con cui quest'Amministrazione, che si è detta particolarmente attenta ai problemi dell'ambiente, affronterà le diverse questioni, e cioè ponendo al centro la partecipazione, soprattutto aprendo ai professionisti del settore per cercare insieme soluzioni condivise.
È stata questa la risposta data al prof. Ruggiero Dellisanti, geologo, intervenuto spesso sulle pagine di Barlettalife su temi soprattutto che riguardano la costa e la sua erosione. Ieri, invece, ha parlato dell'Ofanto e del suo parco, rimasto sulla carta dal 2007. Dopo aver chiarito la grande opportunità turistica e paesaggistica che l'Ofanto rappresenta, l'ha incluso tra le tre cause principali della mancata purezza del nostro mare, insieme ai canali di scolo e al Ciappetta Camaggio.
Di acque più specificamente ha parlato il geologo Raffaele Lopez, ribadendo la necessità di un accordo tra i comuni limitrofi per risolvere i problemi del Ciappetta Camaggio; inoltre ha ricordato l'importanza di intervenire sul Canale H, dove nei giorni di pioggia la fogna bianca si mischia alla fogna nera finendo in mare, visto che la capienza non è sufficiente al numero della popolazione barlettana, indicando tuttavia molti altri corsi d'acqua nel territorio su cui intervenire. Lopez ha proposto anche di utilizzare le acque di una falda superficiale per l'irrigazione del verde, sempre troppo poco in città.
Infine è intervenuto il regista Daniele Cascella, da sempre attento alle problematiche ambientali, e dell'aria che respiriamo; più volte anche lui intervenuto sulle pagine del nostro giornale, in particolare riguardo al monitoraggio dell'aria, e sulla dismissione da parte dell'ARPA della centralina di via Canosa, dove più volte si erano palesati dati allarmanti relativi al benzene, e dunque dovuti al traffico automobilistico, assurdamente troppo elevato in una città come Barletta. Inoltre riproposto il problema della Cementeria che brucia fino a 65.000 tonnellate l'anno di rifiuti, producendo effetti non certo positivi soprattutto per la popolazione che risiede nei pressi dell'industria. Il Sindaco ha delle responsabilità costituzionali riguardo "la salute pubblica", ci aiuti a tutelarci.
Un brevissimo dibattito cui ha fatto seguito la visione di un film-documento "L'anno che verrà" del regista Simone Salvemini, presente alla serata, sulla «drammatica situazione ambientale di Brindisi e del suo vastissimo polo di grandi industrie dai nomi altisonanti.
Appare chiaro che ci sono tanti problemi da doversi risolvere al più presto, ma quelle ambientali sono emergenze che riguardano la salute del cittadino, e che non posso concedere troppo tempo per essere risolte.
L'incontro più che dare risposte, si è presentato come un'elencazione di problematiche, sottoposte all'assessore alle Politiche ambientali del Comune di Barletta, Irene Pisicchio, che più che confortare concretamente sui vari temi proposti, ha preferito annunciare le modalità con cui quest'Amministrazione, che si è detta particolarmente attenta ai problemi dell'ambiente, affronterà le diverse questioni, e cioè ponendo al centro la partecipazione, soprattutto aprendo ai professionisti del settore per cercare insieme soluzioni condivise.
È stata questa la risposta data al prof. Ruggiero Dellisanti, geologo, intervenuto spesso sulle pagine di Barlettalife su temi soprattutto che riguardano la costa e la sua erosione. Ieri, invece, ha parlato dell'Ofanto e del suo parco, rimasto sulla carta dal 2007. Dopo aver chiarito la grande opportunità turistica e paesaggistica che l'Ofanto rappresenta, l'ha incluso tra le tre cause principali della mancata purezza del nostro mare, insieme ai canali di scolo e al Ciappetta Camaggio.
Di acque più specificamente ha parlato il geologo Raffaele Lopez, ribadendo la necessità di un accordo tra i comuni limitrofi per risolvere i problemi del Ciappetta Camaggio; inoltre ha ricordato l'importanza di intervenire sul Canale H, dove nei giorni di pioggia la fogna bianca si mischia alla fogna nera finendo in mare, visto che la capienza non è sufficiente al numero della popolazione barlettana, indicando tuttavia molti altri corsi d'acqua nel territorio su cui intervenire. Lopez ha proposto anche di utilizzare le acque di una falda superficiale per l'irrigazione del verde, sempre troppo poco in città.
Infine è intervenuto il regista Daniele Cascella, da sempre attento alle problematiche ambientali, e dell'aria che respiriamo; più volte anche lui intervenuto sulle pagine del nostro giornale, in particolare riguardo al monitoraggio dell'aria, e sulla dismissione da parte dell'ARPA della centralina di via Canosa, dove più volte si erano palesati dati allarmanti relativi al benzene, e dunque dovuti al traffico automobilistico, assurdamente troppo elevato in una città come Barletta. Inoltre riproposto il problema della Cementeria che brucia fino a 65.000 tonnellate l'anno di rifiuti, producendo effetti non certo positivi soprattutto per la popolazione che risiede nei pressi dell'industria. Il Sindaco ha delle responsabilità costituzionali riguardo "la salute pubblica", ci aiuti a tutelarci.
Un brevissimo dibattito cui ha fatto seguito la visione di un film-documento "L'anno che verrà" del regista Simone Salvemini, presente alla serata, sulla «drammatica situazione ambientale di Brindisi e del suo vastissimo polo di grandi industrie dai nomi altisonanti.
Appare chiaro che ci sono tanti problemi da doversi risolvere al più presto, ma quelle ambientali sono emergenze che riguardano la salute del cittadino, e che non posso concedere troppo tempo per essere risolte.