Le molestie sessuali dell’otto marzo in provincia

Ancora ipotesi, ma ora più che mai raccontate e circostanziate. Se ne occuperà la Procura della Repubblica

giovedì 31 marzo 2011
A cura di Michele Sarcinelli
Voci sì. Ma abbiamo l'obbligo di verificarle, inseguirle, eccitarle sino al punto di renderle firme evidenti, denuncie inoppugnabili e non più inquietanti segreti del palazzo della Provincia che vogliamo, anche noi cittadini del territorio della sesta provincia, si trasformino in dichiarazioni conformi alla trasparenza e conseguente verità. Le voci sono state trascritte su un foglio intestato all'ente Provincia e sono talmente circostanziate dalla solidarietà dei colleghi di P.A. (nome e cognome della ragazza palpeggiata è riportato nella lettera), minutamente raccontate da diventare dato statistico tra i tanti dati statistici di molestie sessuali prodotte per difetto dai dati Istat 2009. Non li enumeriamo per non disperdere la forte emotività che il caso a noi vicino quello, chiamiamolo ancora presunto, accaduto in Provincia il giorno 8 marzo, quando noi di Barlettalife ascoltavamo la conferenza stampa proprio sulla giornata dedicata alle donne indetta e pubblicizzata dall'assessore ai servizi sociali Carmelinda Lombardi che amplificò, nell'occasione l'iniziativa provinciale di una lunga tournee di dibattiti sull'argomento, distribuiti in varie conferenze su gran parte del territorio della Bat. Ma del caso accaduto in Provincia, proprio quella mattina alle 8:45 circa, come descritto nella denuncia nervosa, ripetiamo circostanziata dei colleghi della ragazza (presumibilmente palpeggiata), non si è mai levata una voce seppur perplessa.

Tutte le nobili associazioni dai nomi consolidati che via via hanno ospitato l'assessore negli itineranti, estenuanti conferenze e dibattiti, non hanno creduto 'disturbare' l'ospite sull'accaduto di gran 'moda' in quelle ore. Comportamenti indesiderati questi, al pari del palmeggiamento presunto. Nel corso dei convegni non è stato rilevato che l'aspetto più inquietante è che molte donne non si rendono conto del momento in cui diventano vittime, ritenendosi persino complici inconsapevoli dell'atteggiamento maschile,da ritenerlo normale. D'altronde la conferma riviene anche dalla affermazione diluente, proprio sul caso, dell'On. Carlucci interpellata sulla vicenda che ritiene consueti e diffusi tali comportamenti di mani maschili. Anche leggendo con superficiale attenzione la lettera-denuncia dei colleghi della neo assunta P.A., si interpreta quale disagio psicologico, quale forma di ansia e quali riflessi negativi sulla vita personale e lavorativa stia vivendo la neo assunta laureata e vincitrice di concorso.

E' stata la sua bravura a farle subire le pesanti attenzioni del suo maschile più alto in grado? Certo è che la ragazza, quella rinvenuta dai colleghi, piangente nell'angolo più lontano del bagno al primo piano del palazzo della Provincia, l'interessamento sessuale subito non lo ha cercato e neppure desiderato ma solo subito. Nell'ultima parte della lettera riprodotta in Pdf e della quale celiamo il nome della ragazza e riferimenti precisi del presunto molestatore, gli scriventi richiamano l'attenzione delle autorità competenti affinchè accertino i fatti. Concludono rimarcando quanto omissiva sia la condotta degli organi rappresentativi dell'ente Provincia. Su quest'ultimo punto i consiglieri provinciali Patruno, Marmo, Landolfi, Lodispoto ed Evangelisti ci chiedono di comunicare di aver prodotto tempestiva interpellanza sia al Presidente della Provincia Ventolo che al Segretario Generale Mirella De Filippo sin dal 14 marzo scorso, quando alcune testate pubblicarono il possibile increscioso fatto di molestia sessuale. Anche questo documento provvediamo a renderlo pubblico e leggibile in pdf.