Le impressioni di Pino Crudele a poche ore dalla fine della tornata elettorale
Il candidato del Partito Democratico analizza le amministrative 2011. «Scontata la riconferma di Maffei»
martedì 17 maggio 2011
A pochi istanti dal termine di questa lunga ed estenuante tornata elettorale, che ha visto vincere, seppur con percentuali inferiori rispetto alla precedente consultazione, il candidato sindaco Nicola Maffei, abbiamo raggiunto per un commento a caldo il candidato al consiglio comunale Giuseppe "Pino" Crudele, che ha analizzato l'andamento delle elezioni, parafrasando sia gli esiti che tutto ciò che ha scandito come "companatico" in negativo questo appuntamento con il voto.
Pino Crudele, come giudica la riconferma del sindaco Maffei, nonostante il calo di circa 15 punti percentuali rispetto alla scorsa tornata elettorale?
È una riconferma scontata che parte dalle primarie del centro-sinistra. L'esito finale di questa competizione era pressoché scontato a favore di Maffei, in quanto molti elettori hanno fermamente creduto nel doppio mandato e quindi nella riconferma del sindaco uscente, indispensabile in fin dei conti per vedere realizzate tutta una serie di infrastrutture e di opere, come in passato è già avvenuto con altri sindaci. Il fattore riconferma è stato un elemento fondamentale che ha giocato a favore della coalizione del centro-sinistra, che al di là dei numeri è riuscita a spuntarla in una competizione elettorale quanto mai difficile e complessa.
Percentualmente, si riconferma lo stesso numero di elettori rispetto a 5 anni fa, nonostante non ci siano più le circoscrizioni, e malgrado un numero esagerato di candidati consiglieri comunali. Come giudica questo fenomeno?
La coalizione del centro-sinistra è riuscito a riportare al voto numeri simili alla scorsa tornata elettorale nonostante un numero risicato di liste rispetto ai "rivali" del centro-destra e nonostante la cancellazione delle liste circoscrizionali. Questi numeri sono importanti e davvero significativi, sintomo del grande lavoro che ogni candidato ha svolto. Il riscontro numerico sarebbe stato più alto se la coalizione si fosse allargata a più liste per colmare il gap numerico con il centro-destra.
Molti erano certi che questa tornata si sarebbe risolta con il ballottaggio. Lei ha mai pensato a questa ipotesi, prima, durante e dopo gli esiti di questa campagna elettorale?
Sinceramente non ho mai intravisto all'orizzonte l'opzione ballottaggio. Con questo non voglio offendere la Vitobello, ma credo che la scelta del candidato sindaco da parte del centro-destra è stata sbagliata e deleteria per loro. È stato un autogol, che non ha permesso loro di mantenere il passo con lo strapotere del centro-sinistra, ma dall'altro ha agevolato il nostro compito.
Uno dei malcostumi imperanti in questa tornata è stato l'elevato numero di rappresentanti di lista per seggio. Si parla addirittura di una media altissima di circa 40-50 rappresentanti. Che ne pensa di questa piaga?
Il malcostume non si intravede solo nel reclutare i rappresentanti di lista, ma preoccupanti sono tanti altri fenomeni, come l'affissione selvaggia, le "aggressioni" ai cittadini con cene, spettacoli, volantini, e chi più ne ha, più ne metta. Questi fenomeni negativi portano in sé il rischio che gli elettori scelgano di non votare, e si allontanino dalla politica. Secondo la mia opinione, la recluta dei rappresentanti di lista è un modo per circondarsi di un gran numero di persone che formano un team, la squadra di ogni candidato. Certamente questo non giustifica la compravendita dei voti, ma il grosso lavoro che ogni candidato ha fatto.
Le lamentele principali in questa tornata sono dovute all'estrema lentezza dello spoglio, dovuto a detta di molti, all'incompetenza di alcuni scrutatori e presidenti. Che ne pensa?
È una lama a doppio taglio. Fino alla scorsa competizione, la commissione comunale elettorale ha optato per la scelta "politica" degli scrutatori. Ora, onde evitare polemiche e critiche, si è invertita la rotta ma, ahimè, non è cambiato nulla, anzi la situazione è forse peggiorata.
Cosa si sente di dire a bocce ormai ferme? Vuole fare un augurio al sindaco e ai suoi colleghi che saranno eletti in consiglio comunale?
Faccio un grande in bocca al lupo al sindaco Maffei, a cui auguro un lavoro sempre proficuo, più intenso e concreto. Lo stesso augurio va esteso a tutti i consiglieri eletti, che siano di maggioranza o di opposizione.
Pino Crudele, come giudica la riconferma del sindaco Maffei, nonostante il calo di circa 15 punti percentuali rispetto alla scorsa tornata elettorale?
È una riconferma scontata che parte dalle primarie del centro-sinistra. L'esito finale di questa competizione era pressoché scontato a favore di Maffei, in quanto molti elettori hanno fermamente creduto nel doppio mandato e quindi nella riconferma del sindaco uscente, indispensabile in fin dei conti per vedere realizzate tutta una serie di infrastrutture e di opere, come in passato è già avvenuto con altri sindaci. Il fattore riconferma è stato un elemento fondamentale che ha giocato a favore della coalizione del centro-sinistra, che al di là dei numeri è riuscita a spuntarla in una competizione elettorale quanto mai difficile e complessa.
Percentualmente, si riconferma lo stesso numero di elettori rispetto a 5 anni fa, nonostante non ci siano più le circoscrizioni, e malgrado un numero esagerato di candidati consiglieri comunali. Come giudica questo fenomeno?
La coalizione del centro-sinistra è riuscito a riportare al voto numeri simili alla scorsa tornata elettorale nonostante un numero risicato di liste rispetto ai "rivali" del centro-destra e nonostante la cancellazione delle liste circoscrizionali. Questi numeri sono importanti e davvero significativi, sintomo del grande lavoro che ogni candidato ha svolto. Il riscontro numerico sarebbe stato più alto se la coalizione si fosse allargata a più liste per colmare il gap numerico con il centro-destra.
Molti erano certi che questa tornata si sarebbe risolta con il ballottaggio. Lei ha mai pensato a questa ipotesi, prima, durante e dopo gli esiti di questa campagna elettorale?
Sinceramente non ho mai intravisto all'orizzonte l'opzione ballottaggio. Con questo non voglio offendere la Vitobello, ma credo che la scelta del candidato sindaco da parte del centro-destra è stata sbagliata e deleteria per loro. È stato un autogol, che non ha permesso loro di mantenere il passo con lo strapotere del centro-sinistra, ma dall'altro ha agevolato il nostro compito.
Uno dei malcostumi imperanti in questa tornata è stato l'elevato numero di rappresentanti di lista per seggio. Si parla addirittura di una media altissima di circa 40-50 rappresentanti. Che ne pensa di questa piaga?
Il malcostume non si intravede solo nel reclutare i rappresentanti di lista, ma preoccupanti sono tanti altri fenomeni, come l'affissione selvaggia, le "aggressioni" ai cittadini con cene, spettacoli, volantini, e chi più ne ha, più ne metta. Questi fenomeni negativi portano in sé il rischio che gli elettori scelgano di non votare, e si allontanino dalla politica. Secondo la mia opinione, la recluta dei rappresentanti di lista è un modo per circondarsi di un gran numero di persone che formano un team, la squadra di ogni candidato. Certamente questo non giustifica la compravendita dei voti, ma il grosso lavoro che ogni candidato ha fatto.
Le lamentele principali in questa tornata sono dovute all'estrema lentezza dello spoglio, dovuto a detta di molti, all'incompetenza di alcuni scrutatori e presidenti. Che ne pensa?
È una lama a doppio taglio. Fino alla scorsa competizione, la commissione comunale elettorale ha optato per la scelta "politica" degli scrutatori. Ora, onde evitare polemiche e critiche, si è invertita la rotta ma, ahimè, non è cambiato nulla, anzi la situazione è forse peggiorata.
Cosa si sente di dire a bocce ormai ferme? Vuole fare un augurio al sindaco e ai suoi colleghi che saranno eletti in consiglio comunale?
Faccio un grande in bocca al lupo al sindaco Maffei, a cui auguro un lavoro sempre proficuo, più intenso e concreto. Lo stesso augurio va esteso a tutti i consiglieri eletti, che siano di maggioranza o di opposizione.