Le ferite della democrazia: la loggia massonica P2 e lo stato parallelo
Carlo Lucarelli a Barletta per parlare della P2, uno Stato nello Stato. Una lista di 962 persone che ufficialmente scambiavano «favori»
giovedì 25 novembre 2010
Venerdì 19 novembre, nella sala rossa del castello svevo, si è tenuto l'incontro con lo scrittore Carlo Lucarelli sul tema«Le ferite della democrazia:la loggia massonica P2 e lo Stato parallelo». L'evento è stato organizzato da "La democrazia delle Parole". Lucarelli ci ha raccontato di come fin dalla fine degli anni '60 sia esistito uno Stato parallelo, la P2 ( Propaganda 2), oscura loggia massonica in cui gravitavano nomi di spicco del mondo della politica, dei servizi segreti, dell'esercito, e addirittura del giornalismo ( Maurizio Costanzo) e dello spettacolo (Claudio Villa). Una lista di 962 persone che ufficialmente scambiavano «favori», ma che hanno anche influito sulle sorti dell'Italia, attuando la così detta «strategia della tensione», un vero e proprio golpe silenzioso, consistente nel''attuazione di attentati mirati e stragi.
Stragi iniziate con la bomba nella Banca dell'Agricoltura a Milano nel 1969, e proseguite con le bombe a piazza della Loggia Brescia, l'attentato sul treno Italicus, la strage alla stazione di Bologna, la strage di Ustica. Questi sono solo alcuni esempi. Le inchieste e i processi seguiti, hanno appurato che dietro ogni attentato , ci sia stato almeno un componente della loggia P2, in veste di mandante. Non potendo cambiare la Costituzione o attuare un colpo di stato, la P2 agisce tramite servizi segreti e vertici militari «deviati». A capo di della P2, il «gran maestro venerabile» Licio Gelli, personaggio camaleontico e ambiguo, il quale fin dalla giovinezza passa dal fascismo della repubblica di Salò alle formazioni partigiane con molta disinvoltura, riuscendo diventare persona stimata e potente nel giro di pochi anni, fino alla creazione della P2 .
Al culmine della mania di grandezza (o della follia), Licio Gelli avrebbe voluto attuare un «piano di rinascita democratica», consistente nel «comprare uomini di buona volontà» sparsi per il mondo e stravolgere tutto. Il costo per attuare questo piano? 60 miliardi di vecchie lire ( negli anni '70).Carlo Lucarelli ha affermato che i misteri italiani sono come romanzi, ma al contrario dei romanzi, nel «romanzo Italia» i colpevoli, i mandanti , gli ideatori delle stragi sono stati spesso assolti, e grazie ai parenti delle vittime, che si sono organizzati in associazioni, i processi sono stati istruiti e la memoria di quei fatti continua a vivere.
Stragi iniziate con la bomba nella Banca dell'Agricoltura a Milano nel 1969, e proseguite con le bombe a piazza della Loggia Brescia, l'attentato sul treno Italicus, la strage alla stazione di Bologna, la strage di Ustica. Questi sono solo alcuni esempi. Le inchieste e i processi seguiti, hanno appurato che dietro ogni attentato , ci sia stato almeno un componente della loggia P2, in veste di mandante. Non potendo cambiare la Costituzione o attuare un colpo di stato, la P2 agisce tramite servizi segreti e vertici militari «deviati». A capo di della P2, il «gran maestro venerabile» Licio Gelli, personaggio camaleontico e ambiguo, il quale fin dalla giovinezza passa dal fascismo della repubblica di Salò alle formazioni partigiane con molta disinvoltura, riuscendo diventare persona stimata e potente nel giro di pochi anni, fino alla creazione della P2 .
Al culmine della mania di grandezza (o della follia), Licio Gelli avrebbe voluto attuare un «piano di rinascita democratica», consistente nel «comprare uomini di buona volontà» sparsi per il mondo e stravolgere tutto. Il costo per attuare questo piano? 60 miliardi di vecchie lire ( negli anni '70).Carlo Lucarelli ha affermato che i misteri italiani sono come romanzi, ma al contrario dei romanzi, nel «romanzo Italia» i colpevoli, i mandanti , gli ideatori delle stragi sono stati spesso assolti, e grazie ai parenti delle vittime, che si sono organizzati in associazioni, i processi sono stati istruiti e la memoria di quei fatti continua a vivere.