Le dolorose scale del Camposanto di Barletta
Difficoltoso e pericoloso raggiungere I loculi più alti per riassettarli e pregare. L’amministrazione comunale non trova le risorse per dotare il cimitero di scale idonee?
martedì 11 gennaio 2011
20.52
Se una urgente e circostanziata interrogazione inoltrata un anno fa da un consigliere comunale (vedi PDF) e indirizzata al Sindaco Nicola Maffei, non ha ottenuto non solo la dovuta risposta ufficiale, ma la benché minima nota di interesse, sono poche le speranze per Barlettalife di scomporre la sensibilità, invece reclamizzata dall'Amministrazione della città.
L'argomento di cui ci occupiamo, ad inizio 2011 è di inaudita gravità: le scale del cimitero di Barletta che dovrebbero consentire ai cittadini di raggiungere i piani alti dei loculi, sono pressochè inesistenti, inadeguate e non a norma. Vogliamo sottolineare che questo caso che trattiamo, è diventato collegiale e incomprensibile per tutta la redazione di Barlettalife, pur abituata a fatti di cronaca apparentemente ben più infausti e dolorosi. Ci pervengono segnalazioni di dolore, di pericolo con conseguenti traumi anche fisici da parte di cittadini che non possono portare un fiore, accendere un lume, riassettare la tomba, unire il proprio dolore al loro caro defunto, destinato ai loculi più alti del cimitero.
Il problema scale, dovrebbe lasciare cristianamente e umanamente dolorante anche il più incallito politico che evidentemente vive in una alienazione morale indegna dell'uomo e dell'amministratore (ogni riferimento deve intendersi generalizzato, in quanto il problema specifico è sentito purtroppo anche in altre città italiane). Il politico, il potente vive come se non dovesse mai morire, preoccupato solo di godersi la vita, formarsi una posizione politica o personale che sia. Oppure, perfino dimentico dei problemi dei congiunti che un giorno, ovviamente il più lontano possibile, potrebbero incontrare analoga difficoltà, nel volerlo accudire con la loro spiritualità, anche cristiana, nel Camposanto. Ma egli, il potente, probabilmente, contraddicendo ogni ipotesi di livellamento umano descritto da Totò nella sua celeberrima " ironica orazione", pensa che sarà adagiato, definitivamente, nella zona più comoda, più pianeggiante, persino monumentale del camposanto e allora Totò ha torto?
Ma chi te cride d'essere...nu ddio?
Ccà dinto,'o vvuo capi,ca simmo eguale?...
...Muorto si'tu e muorto so' pur'io;
ognuno comme a 'na'ato é tale e quale".
"Lurido porco!...Come ti permetti
paragonarti a me ch'ebbi natali
illustri,nobilissimi e perfetti,
da fare invidia a Principi Reali?".
"Tu qua' Natale...Pasca e Ppifania!!!
T''o vvuo' mettere 'ncapo...'int'a cervella
che staje malato ancora e' fantasia?...
'A morte 'o ssaje ched''e?...è una livella.
Fatto sta che onorare i defunti situati nel cimitero di Barletta è un rischio. Non per tutti la morte sta comodamente accovacciata ai piedi per essere rispettata, considerata e anche allegramente ricordata. Difficile farlo se le scale che devono portare ai loculi alti non sono a norma e comode per tutti e specialmente per le persone più anziane. Sono tanti che nella pericolosa periferia del cimitero, scale ancora più inadeguate, le portano con se da casa assicurandole con catenelle agli alberi per utilizzarle all'occorrenza.
Nell'intervista del collega, Tommaso Francavilla, che sta seguendo la cronaca di questa grave inadempienza amministrativa è descritto, ma solo in parte,il nostro lavoro di ricerca dei responsabili dell'amministrazione e servizio manutenzione: Il dirigente è l'ing. Sebastiano Longano che, anch'egli, altrettanto insensibile, ha dribblato i nostri inseguimenti da un ufficio all'altro. Ma anche altri dirigenti che abbiamo interessato , hanno preferito lanciare la palla del grave problema in fallo laterale, pur assicurando un improcrastinabile intervento.
L'argomento di cui ci occupiamo, ad inizio 2011 è di inaudita gravità: le scale del cimitero di Barletta che dovrebbero consentire ai cittadini di raggiungere i piani alti dei loculi, sono pressochè inesistenti, inadeguate e non a norma. Vogliamo sottolineare che questo caso che trattiamo, è diventato collegiale e incomprensibile per tutta la redazione di Barlettalife, pur abituata a fatti di cronaca apparentemente ben più infausti e dolorosi. Ci pervengono segnalazioni di dolore, di pericolo con conseguenti traumi anche fisici da parte di cittadini che non possono portare un fiore, accendere un lume, riassettare la tomba, unire il proprio dolore al loro caro defunto, destinato ai loculi più alti del cimitero.
Il problema scale, dovrebbe lasciare cristianamente e umanamente dolorante anche il più incallito politico che evidentemente vive in una alienazione morale indegna dell'uomo e dell'amministratore (ogni riferimento deve intendersi generalizzato, in quanto il problema specifico è sentito purtroppo anche in altre città italiane). Il politico, il potente vive come se non dovesse mai morire, preoccupato solo di godersi la vita, formarsi una posizione politica o personale che sia. Oppure, perfino dimentico dei problemi dei congiunti che un giorno, ovviamente il più lontano possibile, potrebbero incontrare analoga difficoltà, nel volerlo accudire con la loro spiritualità, anche cristiana, nel Camposanto. Ma egli, il potente, probabilmente, contraddicendo ogni ipotesi di livellamento umano descritto da Totò nella sua celeberrima " ironica orazione", pensa che sarà adagiato, definitivamente, nella zona più comoda, più pianeggiante, persino monumentale del camposanto e allora Totò ha torto?
Ma chi te cride d'essere...nu ddio?
Ccà dinto,'o vvuo capi,ca simmo eguale?...
...Muorto si'tu e muorto so' pur'io;
ognuno comme a 'na'ato é tale e quale".
"Lurido porco!...Come ti permetti
paragonarti a me ch'ebbi natali
illustri,nobilissimi e perfetti,
da fare invidia a Principi Reali?".
"Tu qua' Natale...Pasca e Ppifania!!!
T''o vvuo' mettere 'ncapo...'int'a cervella
che staje malato ancora e' fantasia?...
'A morte 'o ssaje ched''e?...è una livella.
Fatto sta che onorare i defunti situati nel cimitero di Barletta è un rischio. Non per tutti la morte sta comodamente accovacciata ai piedi per essere rispettata, considerata e anche allegramente ricordata. Difficile farlo se le scale che devono portare ai loculi alti non sono a norma e comode per tutti e specialmente per le persone più anziane. Sono tanti che nella pericolosa periferia del cimitero, scale ancora più inadeguate, le portano con se da casa assicurandole con catenelle agli alberi per utilizzarle all'occorrenza.
Nell'intervista del collega, Tommaso Francavilla, che sta seguendo la cronaca di questa grave inadempienza amministrativa è descritto, ma solo in parte,il nostro lavoro di ricerca dei responsabili dell'amministrazione e servizio manutenzione: Il dirigente è l'ing. Sebastiano Longano che, anch'egli, altrettanto insensibile, ha dribblato i nostri inseguimenti da un ufficio all'altro. Ma anche altri dirigenti che abbiamo interessato , hanno preferito lanciare la palla del grave problema in fallo laterale, pur assicurando un improcrastinabile intervento.