Le contestazioni inducono il sindaco a indire una conferenza stampa
Risposta pacata a chi chiede le sue dimissioni. Invito alla stampa a non esasperare i toni
giovedì 6 ottobre 2011
20.03
Ha indetto una conferenza stampa il sindaco Maffei alla fine del funerale, l'ha chiesta all'interno del comune, vuoi per evitare la rabbia di familiari e cittadini, vuoi per evitare striscioni e cori che, a detta dello stesso, avrebbero generato "situazioni di poca praticabilità". "Abbiamo vissuto momenti di grande commozione, ma anche di rispetto per le persone che sono decedute. Un momento di umanità e di dolore per le famiglie che hanno perso un proprio caro, alcuni hanno perso la casa, e ovviamente oggi si aspettano dalle istituzioni una risposta forte. La risposta ci sarà, ci sarà nell'accertamento della verità, delle verità, lo faremo noi per quanto possibile nell'ambito delle nostre competenze, ma lo farà la magistratura come già sta operando per dare una risposta concreta a quelle aspettative che oggi sono state in più occasioni e anche in maniera palese sollecitate." Ma le aspettative della cittadinanza tutta riguardano anche un'amministrazione inevitabilmente coinvolta e che dovrebbe offrire una presa di posizione seria, sulla speculazione edilizia che continua a soffocare la città, e sul lavoro nero che non può e non deve rimanere l'unica alternativa possibile.
La prima urgenza però è mettere in sicurezza - l'ha chiesto la magistratura - gli stabili sopravvissuti, immobili testimoni e simbolo di ciò che resta delle denuncie non ascoltate. "La magistratura ci ha invitato a coordinarci con i vigili del fuoco per mettere in sicurezza il fabbricato che è rimasto in piedi o anche verificare dell'altro che è ingabbiato. Abbiamo fatto fare dai tecnici delle prime verifiche, sappiamo che anche i vigili del fuoco ne hanno fatte alcune con delle valutazioni. Ho chiamato direttamente il procuratore della repubblica e quindi il dott. Maranfa, perché da parte loro favoriscono un dialogo tra i vigili del fuoco e il comune in modo che quelle operazioni, che noi riteniamo si debbano mettere in atto subito già da domani, possano partire, il timore della pioggia fa presagire alla possibilità di qualche altro cedimento o di qualche altro crollo parziale che potrebbe compromettere anche la stabilità di quello che rimane."
Infine un invito ai giornalisti ad abbassare i toni, come se la realtà possa essere in qualche modo addolcita da titoli senza accuse e da toni non esasperati. Il grido "assassini", "vogliamo la verità" non sono frutto di interpretazione, ma semplice citazione. Ciò non toglie che il dolore e la rabbia non debbano essere in alcun modo violati e manipolati per un populismo che non è mai servito e non ha mai portato ad una riflessione critica e costruttiva dei fatti.
Queste le domande di Barlettalife al sindaco Maffei:
Io volevo chiedere i cittadini sono esagitati perché magari nell'immediato non riescono ad avere delle risposte che li rasserenino in qualche modo. Un esempio può essere questo: lei ha parlato personalmente con i tecnici che hanno fatto venerdì il sopralluogo, li ha convocati, li ha ascoltati? Anche ufficiosamente?
No, nel momento in cui la magistratura segue un percorso ogni elemento che può essere acquisito da me e diventa di disturbo alla loro azione può rischiare di compromettere le valutazioni. Io sono pienamente rispettoso dell'operato della magistratura, lo pretendo in maniera piena, ma pretendo anche dalla magistratura una celerità dell'azione di acquisizione della verità che metta tranquillo anche il sottoscritto che rappresenta la città.
Cosa risponde a chi chiede le Sue dimissioni?
Credo che oggi a valle di un disastro è facile colpevolizzare e poi usare il ricorso alle dimissioni. Io credo di aver operato in pieno rispetto della legalità, di operare, di continuare a farlo in quella direzione e proprio in quella direzione io assicurerò la piena collaborazione alla magistratura, perché addivenga a quella verità che io spero dia soddisfazione a tutti. Non faccio sconti a nessuno, oggi la verità va acquisita perché le responsabilità che ognuno vive le deve onorare a pieno e fino in fondo. E come le onoriamo noi, e credo di onorarle, così lo devono fare tutti a qualunque titolo coinvolti e nella macchina amministrativa e negli enti collaterali o nella magistratura o in qualunque tecnico che viene coinvolto.
La prima urgenza però è mettere in sicurezza - l'ha chiesto la magistratura - gli stabili sopravvissuti, immobili testimoni e simbolo di ciò che resta delle denuncie non ascoltate. "La magistratura ci ha invitato a coordinarci con i vigili del fuoco per mettere in sicurezza il fabbricato che è rimasto in piedi o anche verificare dell'altro che è ingabbiato. Abbiamo fatto fare dai tecnici delle prime verifiche, sappiamo che anche i vigili del fuoco ne hanno fatte alcune con delle valutazioni. Ho chiamato direttamente il procuratore della repubblica e quindi il dott. Maranfa, perché da parte loro favoriscono un dialogo tra i vigili del fuoco e il comune in modo che quelle operazioni, che noi riteniamo si debbano mettere in atto subito già da domani, possano partire, il timore della pioggia fa presagire alla possibilità di qualche altro cedimento o di qualche altro crollo parziale che potrebbe compromettere anche la stabilità di quello che rimane."
Infine un invito ai giornalisti ad abbassare i toni, come se la realtà possa essere in qualche modo addolcita da titoli senza accuse e da toni non esasperati. Il grido "assassini", "vogliamo la verità" non sono frutto di interpretazione, ma semplice citazione. Ciò non toglie che il dolore e la rabbia non debbano essere in alcun modo violati e manipolati per un populismo che non è mai servito e non ha mai portato ad una riflessione critica e costruttiva dei fatti.
Queste le domande di Barlettalife al sindaco Maffei:
Io volevo chiedere i cittadini sono esagitati perché magari nell'immediato non riescono ad avere delle risposte che li rasserenino in qualche modo. Un esempio può essere questo: lei ha parlato personalmente con i tecnici che hanno fatto venerdì il sopralluogo, li ha convocati, li ha ascoltati? Anche ufficiosamente?
No, nel momento in cui la magistratura segue un percorso ogni elemento che può essere acquisito da me e diventa di disturbo alla loro azione può rischiare di compromettere le valutazioni. Io sono pienamente rispettoso dell'operato della magistratura, lo pretendo in maniera piena, ma pretendo anche dalla magistratura una celerità dell'azione di acquisizione della verità che metta tranquillo anche il sottoscritto che rappresenta la città.
Cosa risponde a chi chiede le Sue dimissioni?
Credo che oggi a valle di un disastro è facile colpevolizzare e poi usare il ricorso alle dimissioni. Io credo di aver operato in pieno rispetto della legalità, di operare, di continuare a farlo in quella direzione e proprio in quella direzione io assicurerò la piena collaborazione alla magistratura, perché addivenga a quella verità che io spero dia soddisfazione a tutti. Non faccio sconti a nessuno, oggi la verità va acquisita perché le responsabilità che ognuno vive le deve onorare a pieno e fino in fondo. E come le onoriamo noi, e credo di onorarle, così lo devono fare tutti a qualunque titolo coinvolti e nella macchina amministrativa e negli enti collaterali o nella magistratura o in qualunque tecnico che viene coinvolto.