Le 21 madri costiuenti, una mostra a Canosa promossa da UNCI e FIOF

Tra di loro c'era anche la barlettana Vittoria Anna Sterpeta Titomanlio

lunedì 17 marzo 2025
A quasi 80 anni di distanza, il Comune di Canosa, l'Unione Nazionale Cavalieri d'Italia U.N.C.I. Sezione Provinciale Barletta Andria Trani "Grande Ufficiale Pietro Paolo Mennea" e il FIOF hanno voluto ricordare, con un percorso espositivo allocato nella splendida cornice del Museo dei Vescovi a Canosa di Puglia, "Le 21 Madri Costituenti – Il giorno che le Donne si presero la Storia". Un momento cruciale che, oltre a determinare uno stravolgimento dell'assetto dello Stato italiano, segnò le conseguenze di una sofferta conquista: la prima volta al voto delle donne.

L'interessantissimo evento organizzato dal Comune di Canosa di Puglia nella figura dell'Assessore alle Politiche Sociali e al Welfare dott.ssa Mariangela Petroni e dall'U.N.C.I. nelle persone del Presidente Cav. Michele Grimaldi, curatore scientifico della mostra e del Vice Presidente Comm. Vito Dibitonto, ha avuto come madrina l'On. Wanda Ferro Sottosegretario di Stato al Ministero degli Interni. Presenti l'Euro Parlamentare Francesco Ventola, la Parlamentare Mariangela Matera, il Vice Prefetto Vicario della Provincia Barletta Andria Trani dott. Sergio Mazzia, il Questore della Provincia Barletta Andria dott.Alfredo Fabbrocini il Sindaco di Canosa di Puglia dott. Vito Malcangio, i Rappresentanti delle Forze dell'Ordine e una folta rappresentanza di Soci U.N.C.I. tra i quali il Cav. Carlo Zanada, il Cav. Vincenzo Forina e il sig. Alberto De Nisi.

Le italiane, in cinque giorni festivi dal 10 marzo al 7 aprile 1946, si trovarono di fronte al battesimo del voto, ovvero andarono a deporre per la prima volta la scheda nell'urna. Senza distinzione di censo o di cultura, signore e signorine, operaie e intellettuali erano attanagliate dall'ansia. Chi confessava che "mi tremavano le mani, le gambe, le braccia", mentre la scrittrice Maria Bellonci riferì di aver avuto "voglia di fuggire quando mi trovai in quella cabina di legno antico con in mano il lapis e la scheda" e la romanziera Anna Banti era ossessionata dal terrore di rendere nullo quel passo.

La partecipazione femminile diede uno schiaffo alla politica e fu altissima, anzi molto più alta che negli altri paesi europei: le votanti furono l'89 per cento delle aventi diritto, ovvero il 52, 2 per cento dell'elettorato, con una differenza irrisoria rispetto agli uomini. Sui banchi dell'Assemblea costituente sedettero le prime parlamentari: nove della DC, nove del PCI, due del PSIUP ed una dell'Uomo Qualunque.

Nella Commissione per la Costituzione incaricata di redigere il progetto da sottoporre all'approvazione dell'Assemblea, entra a far parte Maria Federici, Lina Merlin, Nilde Iotti, Teresa Noce e in un secondo momento Angela Gotelli. Maria Agamben Federici, eletta nel collegio unico nazionale per la lista della Democrazia cristiana, viene chiamata a far parte della "Commissione dei 75" ed è membro della Sottocommissione (III) incaricata della stesura della parte del Progetto di Costituzione relativa ai diritti e doveri economico-sociali. In tale Sottocommissione presenta una relazione sulle garanzie economiche e sociali per l'esistenza della famiglia. è eletta alla Camera dei deputati nella I legislatura.
Angela Gotelli. Eletta nelle liste della Democrazia cristiana, dal febbraio 1947 viene chiamata a far parte della "Commissione dei 75" ed è membro della Sottocommissione incaricata della stesura della parte del Progetto di Costituzione relativa ai diritti e doveri dei cittadini. Eletta deputata nelle prime tre legislature, nel 1958 è nominata Sottosegretaria di Stato alla Sanità e poi al Lavoro e Previdenza sociale.

Nilde Iotti, prima donna ad essere eletta Presidente della Camera dei deputati, nel 1979, confermata in tale incarico nel 1983 e nel 1987, presiede l'Assemblea di Montecitorio per tredici anni consecutivi, esercitando il mandato più lungo della storia repubblicana. Eletta deputata all'Assemblea Costituente nelle liste del Partito comunista italiano, entra a far parte della "Commissione dei 75" e della Sottocommissione incaricata della stesura della parte del Progetto di Costituzione relativa ai diritti e doveri dei cittadini. In tale Sottocommissione presenta una relazione sulla famiglia. Siede in Parlamento ininterrottamente dalla I alla XIII legislatura.

Teresa Noce, eletta nelle liste del Partito comunista italiano, entra a far parte della "Commissione dei 75" ed è membro della Sottocommissione (III) incaricata della stesura della parte del Progetto di Costituzione relativa ai diritti e doveri economico-sociali. In tale Sottocommissione presenta una relazione sulle garanzie economico-sociali per l'assistenza della famiglia. Membro della Consulta nazionale, è eletta deputata nella I e nella II legislatura.
Angelina Merlin, eletta nel collegio unico nazionale per la lista del Partito socialista italiano d'unità proletaria, entra a far parte della "Commissione dei 75" ed è membro della Sottocommissione (III) incaricata della stesura della parte del Progetto di Costituzione relativa ai diritti e doveri economico-sociali. In tale Sottocommissione presenta una relazione sulle garanzie economico-sociali per l'esistenza della famiglia Nella I e nella II legislatura è eletta al Senato e nella III legislatura è eletta alla Camera dei deputati.

Sui banchi dell'Assemblea costituente siede anche l'unica donna dei nostri territori, la barlettana Titomanlio Vittoria Anna Sterpeta eletta nel collegio di Napoli. Nata a Barletta in via Canosa al civico 20 alle due e venti del 22 aprile 1899 da Titomanlio Sabino, Ispettore Demaniale residente a Napoli ma a Barletta per lavoro e da De Boffe Carolina, Vittoria visse i suoi primi anni nella Città della Disfida. Tornata a Napoli, dove svolgerà l'attività di maestra elementare e terminerà la sua esistenza a 89 anni il 28 dicembre 1988, viene eletta, in quel collegio, nel 1946 a 47 anni, alla Costituente e poi il 3 giugno 1958 al Parlamento nel gruppo della Democrazia Cristiana sino al 15 maggio 1963. Durante quel mandato è componente della VIII Commissione Istruzione e Belle Arti, della XII Industria e Commercio ed infine della Commissione speciale per l'esame del disegno e delle proposte di legge concernenti provvedimenti per la Città di Napoli.

Quindi a quasi 80 anni di distanza, questa mostra documentaria, non solo vuole celebrare il conseguimento del diritto al voto acquisito dalle donne, in termini di elettorato attivo e passivo, ma anche l'occasione per dare forte e rinvigorito impulso alla parità di genere tra uomini e donne, sostanziale e non solo normativa, attraverso la promozione di azioni volte a eliminare le diseguaglianze in ambito sociale, lavorativo, politico e culturale.