Lavori in corso al "Puttilli", BarlettaViva visita il cantiere
Marina Dimatteo: «Riconsegnare lo stadio ai cittadini in tempi brevi»
venerdì 17 marzo 2017
In città il dissenso legato allo stato e la gestione delle infrastrutture sportive a Barletta è esteso: sull'argomento abbiamo voluto ascoltare il parere dell'assessore ai Lavori Pubblici Marina Dimatteo. Dopo le numerose proteste da parte dei tifosi del Barletta 1922 inerenti la questione "stadio Puttilli", la redazione di BarlettaViva è riuscita ad ottenere delle immagini dei lavori attualmente in corso in tale impianto sportivo, con il supporto dello stesso assessore che ha esplicato i motivi specifici dell'intervento al "Puttilli".
«L'intento dell'amministrazione è quello di riconsegnare ai cittadini la struttura dello stadio in tempi brevi. È stato uno dei primi problemi che ho dovuto affrontare a partire dal mio insediamento, nel febbraio 2016 quando i lavori erano solo a meno del 50% dell'effettivo completamento nonostante la consegna fosse prevista per lo stesso febbraio 2016» ha riferito Marina Dimatteo ribadendo che si sarebbe verificato un contenzioso da parte dell'azienda appaltatrice che avrebbe poi creato un conflitto coi progettisti. «Nello specifico l'intervento al "Puttilli" si focalizza sulla ristrutturazione delle gradinate e dell'intera carpenteria metallica con monitoraggi giornalieri da parte dei tecnici competenti» ha proseguito, ammettendo che al termine dei lavori - già in corso d'opera - scatterà la questione agibilità che dovrà essere riconosciuta dal CONI, Vigili del Fuoco, Asl e Commissione Pubblico Spettacolo. «Grande è stato lo sforzo da parte dell'Amministrazione tutta di assicurare quantomeno al Barletta 1922 uno spazio casalingo in cui disputare la stagione calcistica in corso e che si identifica con lo stadio "Manzi – Chiapulin" evitando costi e disagi della trasferta».
Piccola parentesi per la polemica innescata nelle scorse ore sulla pista dei record di Mennea ormai distrutta e accantonata ad un angolo dello stadio (come è visibile in foto): «Purtroppo buona parte della pista era talmente rovinata (il termine tecnico è "ingottata") tanto da essersi sgretolata pezzo per pezzo durante la rimozione. Per la parte che siamo riusciti a recuperare stiamo pensando, d'intesa con l'assessore allo sport Patrizia Mele, un modo per valorizzarla e rendere onore al nostro campione».
L'attenzione è stata poi spostata sullo stadio "Simeone" che al momento, però, parrebbe soggetto ad una tempistica d'intervento più lunga rispetto al "Chiapulin" e che di certo, non assicurerebbe l'attestato di agibilità da parte del CONI. «Sono stati già eseguiti sopralluoghi e prove di resistività sismica sulle campate dell'impianto dagli organi competenti» ci ha tenuto a riferire l'assessore Dimatteo che ha però anche ammesso che la struttura non sarebbe comunque omologabile alle normative CONI, date le dimensioni non compatibili per la presenza del velodromo e dunque potrà essere riservata ai soli allenamenti.
Questione certo non di facile lettura, quella che si presenta agli occhi dei tifosi, per i quali la realtà sportiva locale è molto sentita e vissuta – come si suol dire – "di pancia". L'Amministrazione, dal canto suo, sembrerebbe aver accolto tale attaccamento allo sport da parte della cittadinanza, tentando di riportare la serenità in un ambiente agonistico scosso da turbolenze dentro e fuori dal campo.
«L'intento dell'amministrazione è quello di riconsegnare ai cittadini la struttura dello stadio in tempi brevi. È stato uno dei primi problemi che ho dovuto affrontare a partire dal mio insediamento, nel febbraio 2016 quando i lavori erano solo a meno del 50% dell'effettivo completamento nonostante la consegna fosse prevista per lo stesso febbraio 2016» ha riferito Marina Dimatteo ribadendo che si sarebbe verificato un contenzioso da parte dell'azienda appaltatrice che avrebbe poi creato un conflitto coi progettisti. «Nello specifico l'intervento al "Puttilli" si focalizza sulla ristrutturazione delle gradinate e dell'intera carpenteria metallica con monitoraggi giornalieri da parte dei tecnici competenti» ha proseguito, ammettendo che al termine dei lavori - già in corso d'opera - scatterà la questione agibilità che dovrà essere riconosciuta dal CONI, Vigili del Fuoco, Asl e Commissione Pubblico Spettacolo. «Grande è stato lo sforzo da parte dell'Amministrazione tutta di assicurare quantomeno al Barletta 1922 uno spazio casalingo in cui disputare la stagione calcistica in corso e che si identifica con lo stadio "Manzi – Chiapulin" evitando costi e disagi della trasferta».
Piccola parentesi per la polemica innescata nelle scorse ore sulla pista dei record di Mennea ormai distrutta e accantonata ad un angolo dello stadio (come è visibile in foto): «Purtroppo buona parte della pista era talmente rovinata (il termine tecnico è "ingottata") tanto da essersi sgretolata pezzo per pezzo durante la rimozione. Per la parte che siamo riusciti a recuperare stiamo pensando, d'intesa con l'assessore allo sport Patrizia Mele, un modo per valorizzarla e rendere onore al nostro campione».
L'attenzione è stata poi spostata sullo stadio "Simeone" che al momento, però, parrebbe soggetto ad una tempistica d'intervento più lunga rispetto al "Chiapulin" e che di certo, non assicurerebbe l'attestato di agibilità da parte del CONI. «Sono stati già eseguiti sopralluoghi e prove di resistività sismica sulle campate dell'impianto dagli organi competenti» ci ha tenuto a riferire l'assessore Dimatteo che ha però anche ammesso che la struttura non sarebbe comunque omologabile alle normative CONI, date le dimensioni non compatibili per la presenza del velodromo e dunque potrà essere riservata ai soli allenamenti.
Questione certo non di facile lettura, quella che si presenta agli occhi dei tifosi, per i quali la realtà sportiva locale è molto sentita e vissuta – come si suol dire – "di pancia". L'Amministrazione, dal canto suo, sembrerebbe aver accolto tale attaccamento allo sport da parte della cittadinanza, tentando di riportare la serenità in un ambiente agonistico scosso da turbolenze dentro e fuori dal campo.