Larve di “processionaria” per le strade di Barletta
Rischi per la salute di uomini e animali domestici
mercoledì 18 febbraio 2015
In questo periodo, si sa, la natura si risveglia. E insieme a tante altre specie di insetti, le larve di processionaria escono dai nidi e scendono in processione lungo il tronco degli alberi, in cerca di un luogo adatto del suolo dove interrarsi e formare la crisalide. L'ultimissimo avvistamento nella nostra città è avvenuto in via Vitrani, su segnalazione di un lettore, che ha chiesto ulteriori dettagli su questo animaletto, all'apparenza innocuo. La processionaria del pino è un parassita che spesso distrugge completamente la pianta su cui vive, grazie alle forti mandibole. Ma per uomini e animali il problema è costituito dai peli urticanti che ne ricoprono il corpo durante lo stadio larvale. Questi peli, che possono anche essere trasportati dal vento, rappresentano un vero rischio per la salute, essendo in grado di scatenare infiammazione dei tessuti e reazioni allergiche. Gli effetti sull'uomo possono essere di variabile gravità. Dal contatto con la pelle possono insorgere dermatiti, mentre conseguenze più gravi si hanno dal contatto con le mucose. L'inalazione è irritante per le vie respiratorie e, in alcuni casi, può portare a dispnea e shock anafilattico; il contatto con gli occhi, infine, può provocare congiuntiviti.
Tuttavia, mentre per gli uomini i casi con tragico epilogo sono molto rari, la situazione è assai più grave quando a fare lo spiacevole incontro sono i nostri amici a quattro zampe. Loro infatti, essendo più esposti al contatto e all'ingestione dei bruchi, manifestano reazioni che possono condurre anche alla morte. Generalmente, i primi sintomi sono un'improvvisa e intensa salivazione, seguita da un ingrossamento della lingua, la quale può raggiungere dimensioni tali da provocare il soffocamento dell'animale. Dal contatto con la lingua invece possono insorgere processi di necrosi con conseguente perdita di porzioni di lingua.
Nella speranza che vengano presi dei provvedimenti, per i padroni di cani è consigliabile evitare le zone di Barletta più "rischiose", ovvero quelle popolate da un alto numero di pini, e consultare il veterinario sin dalla manifestazione dei primi sintomi.
Tuttavia, mentre per gli uomini i casi con tragico epilogo sono molto rari, la situazione è assai più grave quando a fare lo spiacevole incontro sono i nostri amici a quattro zampe. Loro infatti, essendo più esposti al contatto e all'ingestione dei bruchi, manifestano reazioni che possono condurre anche alla morte. Generalmente, i primi sintomi sono un'improvvisa e intensa salivazione, seguita da un ingrossamento della lingua, la quale può raggiungere dimensioni tali da provocare il soffocamento dell'animale. Dal contatto con la lingua invece possono insorgere processi di necrosi con conseguente perdita di porzioni di lingua.
Nella speranza che vengano presi dei provvedimenti, per i padroni di cani è consigliabile evitare le zone di Barletta più "rischiose", ovvero quelle popolate da un alto numero di pini, e consultare il veterinario sin dalla manifestazione dei primi sintomi.