Lanotte, «all'inizio di ogni estate, gli stessi problemi»
Tante le inadempienze da denunciare. «E i depuratori?»
mercoledì 14 luglio 2010
Riceviamo e volentieri pubblichiamo una nota di Marcello Lanotte.
«All' inizio di ogni estate ci troviamo, nostro malgrado, a denunciare e rimarcare tutte le inadempienze, nonché tutte le vessazioni che i barlettani devono subire.
Pensavamo che nella stagione balneare in corso non fossero ripristinati i parcheggi a pagamento. Invece? Un'altra illusione. Ecco rispuntare i parchimetri. Un conto sono i parcheggi custoditi, ma quelli delle "strisce blu" proprio non possono essere tollerati. Ogni tassa o tariffa obbligatoria può essere sopportata, ma a condizione che in cambio del pagamento corrisponda un servizio. E proprio qui che a Barletta si pecca. Oltre alla continua occupazione abusiva delle piste ciclabili da parte di automobili sulla Litoranea di Ponente, unico posto umanamente comprensibile in cui sono state realizzate, verrebbe da chiedersi come mai gli arenili delle nostre spiagge libere vengono a malapena arati e niente più? Come mai non vi sono torrette per i bagnini o non v'è traccia del salvataggio? E chiedere le docce pubbliche è una bestemmia? E per i diversamente abili, oltre alle passerelle occupate dalle moto, quali servizi sono previsti?»
«Per non parlare poi della necessità di verificare il funzionamento dei depuratori di Barletta ed Andria. Funzionano oppure gli si consente di scaricare a mare ogni forma di inquinamento? In questa città, in cui l'unica certezza è che si ha disperatamente bisogno di una nuova classe politica, ci accontenteremmo anche di elementari risposte e risoluzioni ai problemi su elencati, consapevoli che altre chiacchiere, come lo sviluppo della Litoranea di Ponente o di quella di Levante, sono chimere e che, fin quando a Barletta ci saranno politici miopi o autoreferenziali, noi non potremo che accontentarci ed apprezzare a dismisura un bagno in acque pulite e semplicemente odoranti di mare. Come dire: basta poco...»
«All' inizio di ogni estate ci troviamo, nostro malgrado, a denunciare e rimarcare tutte le inadempienze, nonché tutte le vessazioni che i barlettani devono subire.
Pensavamo che nella stagione balneare in corso non fossero ripristinati i parcheggi a pagamento. Invece? Un'altra illusione. Ecco rispuntare i parchimetri. Un conto sono i parcheggi custoditi, ma quelli delle "strisce blu" proprio non possono essere tollerati. Ogni tassa o tariffa obbligatoria può essere sopportata, ma a condizione che in cambio del pagamento corrisponda un servizio. E proprio qui che a Barletta si pecca. Oltre alla continua occupazione abusiva delle piste ciclabili da parte di automobili sulla Litoranea di Ponente, unico posto umanamente comprensibile in cui sono state realizzate, verrebbe da chiedersi come mai gli arenili delle nostre spiagge libere vengono a malapena arati e niente più? Come mai non vi sono torrette per i bagnini o non v'è traccia del salvataggio? E chiedere le docce pubbliche è una bestemmia? E per i diversamente abili, oltre alle passerelle occupate dalle moto, quali servizi sono previsti?»
«Per non parlare poi della necessità di verificare il funzionamento dei depuratori di Barletta ed Andria. Funzionano oppure gli si consente di scaricare a mare ogni forma di inquinamento? In questa città, in cui l'unica certezza è che si ha disperatamente bisogno di una nuova classe politica, ci accontenteremmo anche di elementari risposte e risoluzioni ai problemi su elencati, consapevoli che altre chiacchiere, come lo sviluppo della Litoranea di Ponente o di quella di Levante, sono chimere e che, fin quando a Barletta ci saranno politici miopi o autoreferenziali, noi non potremo che accontentarci ed apprezzare a dismisura un bagno in acque pulite e semplicemente odoranti di mare. Come dire: basta poco...»