La vita è dura senza l’impalcatura

L'impalcatura, nuovo simbolo della città del cemento. Visitabile in qualunque momento

mercoledì 24 luglio 2013
A cura di Tommaso Francavilla
Il nuovo simbolo della città è l'impalcatura edile, dimenticatevi gli storici simboli: Eraclio, la Disfida, Canne della Battaglia e De Nittis, non contano più nulla, il vero turismo di Wannà City (Barletta) è quello edilizio, vera fonte di ricchezza (elettorale e non). Cosa c'è di meglio per identificare una città che vuole vivere nel cemento? Dopo il primo consiglio comunale, era evidente che l'impalcatura sarebbe divenuta simbolo della città e del Pa.Pa. (Partito Palazzinari), ben nascosto dietro i tradizionali partiti.

L'esemplare di classica impalcatura arrugginita lo troviamo a Piazza Federico di Svevia, dove è stata allestita per la gioia di tutti fin dal novembre 2012. In origine, avrebbe dovuto servire per puntellare un balcone sbriciolato da infiltrazioni di umidità, in seguito, visto il successo di visitatori, si è pensato di non smantellarla, per fare inciampare qualcuno, meglio se anziano. A breve, entrerà a far parte delle attrazioni turistiche della città, dopo il canale H, la periferia, Timac, sottovia di Via Callano, ex distilleria, e via dicendo.

Ironia della sorte, questa impalcatura puntella il balcone di un ufficio comunale del settore "Programmi Lavori Pubblici". Se ci spostiamo sulla piazza antistante, osserveremo uno splendido esempio di transenne di epoca tardo–barlettana, che avvolgono una panchina ortopedica di cemento, spezzata da una delle tante teste vuote di ogni età, che vagano a piede libero per la città. Anche questa installazione, che farebbe la gioia del nostro assessore alla cultura e di Vittorio Sgarbi, è permanente, sebbene manchi di descrizione in lingua inglese.

Profumo di cemento e spiagge contaminate, cosa volete di più da questa città?
Impalacatura © Tommaso Francavilla
Impalacatura © Tommaso Francavilla
Impalacatura © Tommaso Francavilla