La truffa viaggia in Lancia
Il truffatore e il sarcastico cittadino barlettano. Gira per la città, fermando i cittadini
sabato 23 febbraio 2013
E' successo in via Baccarini, potrebbe succedere in qualunque via della città. Un cittadino barlettano viene salutato da un individuo dalla apparente età di 40 anni, che viaggia su una Lancia Ypsilon. Il quarantenne, vedendosi ricambiato il saluto, accosta l'automobile, scende e inizia un discorso, narrando improbabili episodi di vita e amicizie comuni col cittadino barlettano, utilizzando una parlantina loquace e convincente, e un decisivo accento settentrionale. Il cittadino barlettano ascolta, scavando nei suoi ricordi, cercando di ricordare il viso dell'uomo, ma proprio non ricorda.
Intanto, il quarantenne settentrionale gli confida di essere un rappresentante di una grossa grande azienda di pelletteria, di trovarsi a Barletta per affari, e che quello è l'ultimo giorno in città, nel pomeriggio ripartirà.
Mentre il "settentrionale" parla con modi squisiti, il cittadino barlettano guarda le mani dell'affabulatore, notando che sono rovinate e callose, non potrebbero mai essere le mani di un rappresentante di commercio, arrivato in Puglia per conto di una grande ditta di pelletteria. Dopo alcuni minuti di monologo da parte del "rappresentante di commercio", questi esce allo scoperto, affermando che deve disfarsi degli ultimi campionari di pelletteria, ovvero due giacche di pelle, di "ottima fattura", e che gliele svenderà alla simbolica somma di 200 euro, per un controvalore di 1000 euro, poiché deve ripartire nel pomeriggio in aereo, e non potrà portare con se quelle giacche ingombranti.
Il cittadino barlettano si accorge che le giacche non sono di pelle e sono anche di pessima fattura, e gli risponde sarcasticamente che un settentrionale non può scendere in meridione a truffare un meridionale, dato che la truffa è un'invenzione del sud Italia, e che potrebbe essere offensivo nei suoi confronti. Forse, sentendosi preso per i fondelli a sua volta, il truffatore dall'accento settentrionale non controbatte e con grande sveltezza, sale in auto e va via, alla ricerca di qualche altra preda.
Intanto, il quarantenne settentrionale gli confida di essere un rappresentante di una grossa grande azienda di pelletteria, di trovarsi a Barletta per affari, e che quello è l'ultimo giorno in città, nel pomeriggio ripartirà.
Mentre il "settentrionale" parla con modi squisiti, il cittadino barlettano guarda le mani dell'affabulatore, notando che sono rovinate e callose, non potrebbero mai essere le mani di un rappresentante di commercio, arrivato in Puglia per conto di una grande ditta di pelletteria. Dopo alcuni minuti di monologo da parte del "rappresentante di commercio", questi esce allo scoperto, affermando che deve disfarsi degli ultimi campionari di pelletteria, ovvero due giacche di pelle, di "ottima fattura", e che gliele svenderà alla simbolica somma di 200 euro, per un controvalore di 1000 euro, poiché deve ripartire nel pomeriggio in aereo, e non potrà portare con se quelle giacche ingombranti.
Il cittadino barlettano si accorge che le giacche non sono di pelle e sono anche di pessima fattura, e gli risponde sarcasticamente che un settentrionale non può scendere in meridione a truffare un meridionale, dato che la truffa è un'invenzione del sud Italia, e che potrebbe essere offensivo nei suoi confronti. Forse, sentendosi preso per i fondelli a sua volta, il truffatore dall'accento settentrionale non controbatte e con grande sveltezza, sale in auto e va via, alla ricerca di qualche altra preda.