La Terra trema. Ancora una volta distruzione e morte
Accaduto eccezionale, ma è proprio così?. Quarto terremoto più potente di sempre
giovedì 24 marzo 2011
13.22
La nostra redazione di Barlettalife, riceve una lettera da Ruggiero Quarto, docente di geofisica dell'università di Bari. Ringraziamo per questa ottima analisi di un evento che non può essere considerato lontano da noi, con la possibilità più o meno remota, che un "braccio" della nuvola radiottiva possa toccare il nostro territorio. Ma dobiamo considerarci in salvo? Dobbiamo considerare un mondo al completo e un mondo senza Italia?
Si imputa la catastrofe alle "spaventose forze naturali". Si pensa anche ad una sorta di vendetta della natura nei confronti dell'uomo che violenta l'ambiente. Vacillano perfino le convinzioni religiose, come se oscure forze del male hanno scatenato l'inferno, con l'indifferenza di un dio che ha lasciato accadere un disastro, quasi a voler sottilmente punire i peccati umani. Terremoto devastante (20.000 volte più potente di quello dell'Aquila). Maremoto smisurato, con onde alte dieci metri. Terremoto tanto rovinoso da danneggiare anche centrali nucleari sicure.
I mass media fanno a gara ad esaltare l'eccezionalità dell'accaduto. Ma è proprio così?
Ancora una volta, da geofisico, il mio cuore soffre atrocemente, perché guardo scene terrificanti, che reputo evitabili in un luogo progredito. Da cristiano, poi, soffro ancor più, in quanto non riusciamo a comprendere lo stupendo dono del Signore, non ci armonizziamo con il Creato e non lo salvaguardiamo. Né possiamo mettere in discussione l'Amore infinito ed eterno, con cui un Dio Padre (Creatore) non può che avvolgere i suoi figli. La verità è che solo un uomo che ha dentro di sé il "terremoto" può morire di terremoto! E ne darò prova.
Il terremoto in questione è senza dubbio di grande potenza (Magnitudo 9): è il quarto più potente del globo, nell'ultimo secolo. L'energia sprigionata è grandiosa, ma limitarsi a ciò è parziale o, peggio, fuorviante. Ciò che più interessa è l'intensità dello scuotimento nelle aree abitate (valutabile secondo la scala Mercalli Modificata MM da I a XII). Un'area può essere pericolosa ma a rischio zero (zone disabitate). Ebbene, l'intensità del terremoto dell'11 marzo non ha superato in tutto il Giappone il grado VIII MM. A Fukushima e Tokyo è stato del VII. Tali intensità sono del tutto normali e previste in zone ad elevata sismicità, come il Giappone. Qui, solo negli ultimi 33 anni, altri 5 terremoti hanno raggiunto l'VIII grado e altri due sono arrivati al IX (pur con Magnitudo 6.6; 3500 volte meno del presente). Per non parlare dei grandi terremoti giapponesi (per es. Kanto nel 1923), nei confronti dei quali l'attuale è solo un "brontolio", in termini di risentimento. In effetti, i danni da terremoto sono stati molto ridotti.
Risulta, quindi, per lo meno sconvolgente ciò che è successo alle centrali nucleari! E che dire del maremoto? Niente di eccezionale. Forse molto meno dei 10m di altezza dell'onda, valutati a vista. Le registrazioni ufficiali parlano di circa 4m. Basti pensare che dal 1611 ad oggi, ben otto maremoti, nella sola area NE del Giappone, hanno superato i 4m. Anche questo fenomeno era, quindi, ampiamente prevedibile. Non solo. È raccapricciante sapere che l'attuale maremoto è poca cosa rispetto ad altri tre eventi abbattutisi vicino a Sendai e Fukushima: 1611 (onda alta 25m! e 5000 morti), 1896 (onda di 38m!! e 27000 morti), 1933 (onda di 29m! e 3000 morti). Ma 400 anni sono un'inezia nei confronti dei tempi geologici e, quindi, tanti grandi maremoti hanno interessato le aree oggi distrutte.
E allora di chi è la responsabilità della catastrofe? Di una natura maligna? Proprio no, questa ha fatto solo il suo normale corso. Del tutto sciocco e blasfemo è ricercare cause diaboliche o divine. Ogni volta che un evento naturale diventa catastrofe, ci sono gravi colpe umane. È grave colpa aver costruito città fragili in luoghi potenzialmente soggetti a grandi maremoti. Tante casette di legno, con il loro sacro carico umano, sono state staccate da terra, trasportate e disintegrate dall'onda. Solidi palazzi avrebbero retto (come l'ospedale di Sendai). Poi, si può mai essere così folli da costruire 6 reattori nucleari a Fukushima, in riva ad una spiaggia investibile da onde alte 38m? Solo uomini accecati dal profitto e storditi dall'egoismo sfrenato possono concepire coscientemente tale rischio. Ma la cosa più grave è che le centrali nucleari sembrano andate in tilt per il solo terremoto. Appena il VII grado MM, in aree potenzialmente scuotibili fino al XII grado! Già un'altra centrale nucleare (Kashiwazaki) andò in panne in seguito al terremoto di Niigata del 2007, tanto da far ammettere alla commissione governativa che il progetto aveva sottostimato il rischio sismico. Sbalorditivo! Inoltre, è riportato che la stessa centrale di Fukushima ha subito incidenti tra il 2000 e il 2008, tanto da far ammettere al gestore TEPCO di aver manipolato informazioni al riguardo e da far dimettere più dirigenti.
Nonostante la tragedia planetaria in corso, il piano nucleare italiano prosegue senza ripensamenti. In una nazione dove quasi ovunque si può raggiungere l'VIII grado; anche a Barletta (sfiorato nel 1560 e nel 1731) o a Canosa (raggiunto nel 1361, 1627, 1694, 1743, 1857 e superato nel 1457 e 1731). Nel "tranquillo" e "asismico" Salento, Nardò fu distrutta dal terremoto del 1743 (IX grado MM). Più del terremoto giapponese! È lì che si vuol costruire una centrale nucleare. Follia pura. Che tristezza per me interpretare il ruolo di odiosa Cassandra!
Quando capiremo che Dio ci ha messo ha disposizione una fonte energetica inesauribile? E, allora, forza con impianti solari di tutti i tipi, ecocompatibili! Termici, fotovoltaici, termodinamici. Ma ci dicono che l'energia solare costa più della nucleare. Se non si considera il problema della sicurezza (scorie comprese), forse è così. Ma possiamo sopportare rischi inauditi, anche a nome dei non ancora viventi? Non è meglio vivere con più sobrietà? Non è meglio assecondare il progetto d'Amore, costruendo case e impianti più sicuri, non oppressi dai costi, tra l'altro sempre "drogati" da mercati imperscrutabili? Questi sì, diabolici!
Ruggiero Quarto
Docente di Geofisica – Università di Bari
Si imputa la catastrofe alle "spaventose forze naturali". Si pensa anche ad una sorta di vendetta della natura nei confronti dell'uomo che violenta l'ambiente. Vacillano perfino le convinzioni religiose, come se oscure forze del male hanno scatenato l'inferno, con l'indifferenza di un dio che ha lasciato accadere un disastro, quasi a voler sottilmente punire i peccati umani. Terremoto devastante (20.000 volte più potente di quello dell'Aquila). Maremoto smisurato, con onde alte dieci metri. Terremoto tanto rovinoso da danneggiare anche centrali nucleari sicure.
I mass media fanno a gara ad esaltare l'eccezionalità dell'accaduto. Ma è proprio così?
Ancora una volta, da geofisico, il mio cuore soffre atrocemente, perché guardo scene terrificanti, che reputo evitabili in un luogo progredito. Da cristiano, poi, soffro ancor più, in quanto non riusciamo a comprendere lo stupendo dono del Signore, non ci armonizziamo con il Creato e non lo salvaguardiamo. Né possiamo mettere in discussione l'Amore infinito ed eterno, con cui un Dio Padre (Creatore) non può che avvolgere i suoi figli. La verità è che solo un uomo che ha dentro di sé il "terremoto" può morire di terremoto! E ne darò prova.
Il terremoto in questione è senza dubbio di grande potenza (Magnitudo 9): è il quarto più potente del globo, nell'ultimo secolo. L'energia sprigionata è grandiosa, ma limitarsi a ciò è parziale o, peggio, fuorviante. Ciò che più interessa è l'intensità dello scuotimento nelle aree abitate (valutabile secondo la scala Mercalli Modificata MM da I a XII). Un'area può essere pericolosa ma a rischio zero (zone disabitate). Ebbene, l'intensità del terremoto dell'11 marzo non ha superato in tutto il Giappone il grado VIII MM. A Fukushima e Tokyo è stato del VII. Tali intensità sono del tutto normali e previste in zone ad elevata sismicità, come il Giappone. Qui, solo negli ultimi 33 anni, altri 5 terremoti hanno raggiunto l'VIII grado e altri due sono arrivati al IX (pur con Magnitudo 6.6; 3500 volte meno del presente). Per non parlare dei grandi terremoti giapponesi (per es. Kanto nel 1923), nei confronti dei quali l'attuale è solo un "brontolio", in termini di risentimento. In effetti, i danni da terremoto sono stati molto ridotti.
Risulta, quindi, per lo meno sconvolgente ciò che è successo alle centrali nucleari! E che dire del maremoto? Niente di eccezionale. Forse molto meno dei 10m di altezza dell'onda, valutati a vista. Le registrazioni ufficiali parlano di circa 4m. Basti pensare che dal 1611 ad oggi, ben otto maremoti, nella sola area NE del Giappone, hanno superato i 4m. Anche questo fenomeno era, quindi, ampiamente prevedibile. Non solo. È raccapricciante sapere che l'attuale maremoto è poca cosa rispetto ad altri tre eventi abbattutisi vicino a Sendai e Fukushima: 1611 (onda alta 25m! e 5000 morti), 1896 (onda di 38m!! e 27000 morti), 1933 (onda di 29m! e 3000 morti). Ma 400 anni sono un'inezia nei confronti dei tempi geologici e, quindi, tanti grandi maremoti hanno interessato le aree oggi distrutte.
E allora di chi è la responsabilità della catastrofe? Di una natura maligna? Proprio no, questa ha fatto solo il suo normale corso. Del tutto sciocco e blasfemo è ricercare cause diaboliche o divine. Ogni volta che un evento naturale diventa catastrofe, ci sono gravi colpe umane. È grave colpa aver costruito città fragili in luoghi potenzialmente soggetti a grandi maremoti. Tante casette di legno, con il loro sacro carico umano, sono state staccate da terra, trasportate e disintegrate dall'onda. Solidi palazzi avrebbero retto (come l'ospedale di Sendai). Poi, si può mai essere così folli da costruire 6 reattori nucleari a Fukushima, in riva ad una spiaggia investibile da onde alte 38m? Solo uomini accecati dal profitto e storditi dall'egoismo sfrenato possono concepire coscientemente tale rischio. Ma la cosa più grave è che le centrali nucleari sembrano andate in tilt per il solo terremoto. Appena il VII grado MM, in aree potenzialmente scuotibili fino al XII grado! Già un'altra centrale nucleare (Kashiwazaki) andò in panne in seguito al terremoto di Niigata del 2007, tanto da far ammettere alla commissione governativa che il progetto aveva sottostimato il rischio sismico. Sbalorditivo! Inoltre, è riportato che la stessa centrale di Fukushima ha subito incidenti tra il 2000 e il 2008, tanto da far ammettere al gestore TEPCO di aver manipolato informazioni al riguardo e da far dimettere più dirigenti.
Nonostante la tragedia planetaria in corso, il piano nucleare italiano prosegue senza ripensamenti. In una nazione dove quasi ovunque si può raggiungere l'VIII grado; anche a Barletta (sfiorato nel 1560 e nel 1731) o a Canosa (raggiunto nel 1361, 1627, 1694, 1743, 1857 e superato nel 1457 e 1731). Nel "tranquillo" e "asismico" Salento, Nardò fu distrutta dal terremoto del 1743 (IX grado MM). Più del terremoto giapponese! È lì che si vuol costruire una centrale nucleare. Follia pura. Che tristezza per me interpretare il ruolo di odiosa Cassandra!
Quando capiremo che Dio ci ha messo ha disposizione una fonte energetica inesauribile? E, allora, forza con impianti solari di tutti i tipi, ecocompatibili! Termici, fotovoltaici, termodinamici. Ma ci dicono che l'energia solare costa più della nucleare. Se non si considera il problema della sicurezza (scorie comprese), forse è così. Ma possiamo sopportare rischi inauditi, anche a nome dei non ancora viventi? Non è meglio vivere con più sobrietà? Non è meglio assecondare il progetto d'Amore, costruendo case e impianti più sicuri, non oppressi dai costi, tra l'altro sempre "drogati" da mercati imperscrutabili? Questi sì, diabolici!
Ruggiero Quarto
Docente di Geofisica – Università di Bari