La scuola media "Baldacchini" vince al Gos
Primo premio del concorso "Itinerrando e Distillidea"
martedì 17 dicembre 2013
«Venerdì 13 Dicembre 2013, per noi alunni della classe III H e per tutta la S.S. di I° "S. Baldacchini" è stata una giornata ricca di emozioni e di festa, abbiamo vinto il I premio del Concorso promosso dal GOS (giovani open space, laboratorio urbano della città di Barletta): "ITINERRANDO E DISTILLIDEA", premiati dalla giuria costituita dal prof Paolo Vitali, docente al Liceo scientifico di Barletta, arch. Azzurra Pelle, docente c/o la Facoltà di architettura dell'Università della Basilicata e assessore alle politiche territoriali di Barletta, arch. Marialba Berardi, coordinatrice commissione cultura e consigliere Ordine degli Architetti BAT. Tale progetto, nato all'interno del "FRED 2012: partecipazione tra arte, architettura ed archeologia industriale", si proponeva, attraverso la formula del concorso di idee, articolato nelle sezioni narrativa (Itinerrando) e grafica (Distillidea), come strumento di conoscenza dell'ex Distilleria tra le fasce più giovani della popolazione e, al tempo stesso, come strumento propositivo di una nuova immagine di questo sito storico, in linea con i desideri e aspirazioni dei giovani barlettani.
Quando le nostre docenti ci hanno proposto di aderire a tale concorso, abbiamo risposto con entusiasmo e subito abbiamo cominciato a pensare alla modalità di partecipazione. Per la Sezione Narrativa abbiamo pensato di scrivere un documento sulla "Storia della Distilleria", ci siamo procurati il materiale cercando sui testi della storia di Barletta, i siti del Comune di Barletta e altre informazioni attraverso la tesi di un ingegnere. Abbiamo, inoltre, ospitato in classe il sig. Palmitessa, che ha lavorato come ragioniere nella distilleria dal 1961 fino alla chiusura dell'azienda. Con tutte le informazioni abbiamo redatto un documento, a partire dai fattori che ne hanno determinato la nascita ,alla fine del 1800, fino alle rivolte pacifiche degli operai del 1967 e la chiusura definitiva del 1990. Il documento è stato corredato anche di foto trovate su internet e di altre che, gentilmente, ci sono state prestate da alcuni anziani. Abbiamo, quindi, cominciato a pensare a come poter recuperare il sito archeologico. Si è deciso di fare un sondaggio tra le famiglie dei nostri condomìni. Dopo aver fatto lo spoglio delle schede pervenute e tabulato i dati, rappresentati in un grafico a barre e uno a torta, ci siamo resi conto che la maggior parte dei cittadini vorrebbe che venga costruita una piscina, un'area giochi con parco, palestra e laboratori scientifici, case popolari, uffici pubblici, oltre che un parcheggio strettamente necessario in questa zona di Barletta.
Per la Sezione Grafica, abbiamo pensato di realizzare la "Distilleria di domani" mediante un plastico che riassumesse tutte le esigenze emerse dal sondaggio, partendo, però, da disegni che rappresentassero la distilleria di ieri, vista in tutto il suo splendore e quella di oggi, attorniata da rovi. Abbiamo realizzato, altresì, uno stralcio planimetrico in scala 1:5000 per contestualizzare l'area progettata e sottolineare la sua importanza come posizione nella città. Quindi una pianta in scala 1:500 strettamente collegata al plastico perché mettesse in evidenza la destinazione d'uso delle varie parti, riconoscibili per i diversi colori e per la legenda posta accanto. Il plastico è un modellino in cartoncino, su base in legno, in scala 1:250. Nel plastico vengono utilizzati 3 tonalità differenti di beige: il colore beige-giallo per gli edifici già restaurati e funzionanti come questo del GOS; il colore più chiaro per gli edifici di nuovo progetto come la piscina e con il colore scuro quelli che possono essere restaurati e recuperati. Le fasi del lavoro sono state fotografate momento dopo momento e realizzato un filmato.
Abbiamo capito che, al di là di quanto noi abbiamo proposto, l'importante è che si avvii al più presto il recupero di questo sito archeologico prima che vada tutto in rovina. Vogliamo ringraziare le insegnanti che ci hanno seguito in questo lavoro: prof.ssa Zecca, Prof.ssa Squeo, Prof.ssa Dimiccoli e il Dirigente prof.ssa Capuano, che ci ha consentito la partecipazione».
[gli alunni della III H della scuolamedia "Baldacchini"]
Quando le nostre docenti ci hanno proposto di aderire a tale concorso, abbiamo risposto con entusiasmo e subito abbiamo cominciato a pensare alla modalità di partecipazione. Per la Sezione Narrativa abbiamo pensato di scrivere un documento sulla "Storia della Distilleria", ci siamo procurati il materiale cercando sui testi della storia di Barletta, i siti del Comune di Barletta e altre informazioni attraverso la tesi di un ingegnere. Abbiamo, inoltre, ospitato in classe il sig. Palmitessa, che ha lavorato come ragioniere nella distilleria dal 1961 fino alla chiusura dell'azienda. Con tutte le informazioni abbiamo redatto un documento, a partire dai fattori che ne hanno determinato la nascita ,alla fine del 1800, fino alle rivolte pacifiche degli operai del 1967 e la chiusura definitiva del 1990. Il documento è stato corredato anche di foto trovate su internet e di altre che, gentilmente, ci sono state prestate da alcuni anziani. Abbiamo, quindi, cominciato a pensare a come poter recuperare il sito archeologico. Si è deciso di fare un sondaggio tra le famiglie dei nostri condomìni. Dopo aver fatto lo spoglio delle schede pervenute e tabulato i dati, rappresentati in un grafico a barre e uno a torta, ci siamo resi conto che la maggior parte dei cittadini vorrebbe che venga costruita una piscina, un'area giochi con parco, palestra e laboratori scientifici, case popolari, uffici pubblici, oltre che un parcheggio strettamente necessario in questa zona di Barletta.
Per la Sezione Grafica, abbiamo pensato di realizzare la "Distilleria di domani" mediante un plastico che riassumesse tutte le esigenze emerse dal sondaggio, partendo, però, da disegni che rappresentassero la distilleria di ieri, vista in tutto il suo splendore e quella di oggi, attorniata da rovi. Abbiamo realizzato, altresì, uno stralcio planimetrico in scala 1:5000 per contestualizzare l'area progettata e sottolineare la sua importanza come posizione nella città. Quindi una pianta in scala 1:500 strettamente collegata al plastico perché mettesse in evidenza la destinazione d'uso delle varie parti, riconoscibili per i diversi colori e per la legenda posta accanto. Il plastico è un modellino in cartoncino, su base in legno, in scala 1:250. Nel plastico vengono utilizzati 3 tonalità differenti di beige: il colore beige-giallo per gli edifici già restaurati e funzionanti come questo del GOS; il colore più chiaro per gli edifici di nuovo progetto come la piscina e con il colore scuro quelli che possono essere restaurati e recuperati. Le fasi del lavoro sono state fotografate momento dopo momento e realizzato un filmato.
Abbiamo capito che, al di là di quanto noi abbiamo proposto, l'importante è che si avvii al più presto il recupero di questo sito archeologico prima che vada tutto in rovina. Vogliamo ringraziare le insegnanti che ci hanno seguito in questo lavoro: prof.ssa Zecca, Prof.ssa Squeo, Prof.ssa Dimiccoli e il Dirigente prof.ssa Capuano, che ci ha consentito la partecipazione».
[gli alunni della III H della scuolamedia "Baldacchini"]